Intervista al sindaco di Drapia Alessandro Porcelli

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I tantissimi amici che seguono il mio blog sanno che, periodicamente, realizzo interviste con i principali attori politici del comune di Drapia, e lo faccio  sia con quelli di maggioranza che di opposizione.

Un modo per tenervi aggiornati sulle questioni che riguardano tutti e per incentivare e ravvivare il dibattito e il confronto politico.

L’ultima l’avevo realizzata con il leader della minoranza Pino Rombolà (rileggi il post).

Giorni fa l’intervista l’ho fatta al sindaco Alessandro Porcelli, che ringrazio.

E’ molto lunga. Il primo cittadino ruota attorno alle questioni anziché rispondere con precisione e sintesi; e, a mio parere, talvolta si concentra più sull’attacco che sulla spiegazione e illustrazione. Ma la pubblico ugualmente e integralmente e in un unico post: io non ho mai censurato e mai censurerò nessuno: ho dato e darò sempre spazio, pur non avendo mai nascosto le mie idee e tendenze politiche.

Ne consegue che, naturalmente,  chiunque può intervenire: il blog è aperto a tutti.

Preciso che le sottolineature nel testo sono state “inserite” e “volute” dall’intervistato.

Non aggiungo altro.

Vi lascio alla lettura e attendo vostri contributi.

MarioVallone

Partiamo dall’emergenza covid. Complessivamente, fino a fine gennaio, la cosa è stata gestita bene. Abbiamo avuto dei focolai nel nostro comune ma sono stati prontamente spenti, grazie alla collaborazione di tutti. Poi, a febbraio, abbiamo avuto un nuovo focolaio e, purtroppo, ben sei morti…

Nel corso di questo difficile anno 2020 siamo riusciti a dare prova di grande umiltà, unità e collaborazione tra noi amministratori, che ci siamo trovati, nel primo anno di amministrazione, a fronteggiare una situazione di una complessità assoluta e storica e i cittadini che sin dal primo momento hanno dimostrato maturità e senso di responsabilità seguendo le indicazioni via via trasmesse grazie ai canali di diffusione delle informazioni istituzionali che abbiamo attivato poco dopo il nostro insediamento (il sistema “NIC”, la pagina facebook ecc.).

Quando si affronta una problematica di tale portata, mai verificatasi prima, è chiaro, anzi fisiologico, che si commettano errori sia come singoli, sia come istituzioni. Riteniamo tuttavia di essere stati capaci di imparare dai nostri errori avendo l’umiltà di riconoscerli come tali.

Per il resto sappiamo che la democrazia prevede anche un preciso “gioco dei ruoli”.  In talune occasioni però ritengo sia opportuno avere la lucidità e la capacità per andare oltre il ruolo che si ricopre, senza trascendere dalla responsabilità di vigilanza e controllo, affidata, per l’appunto dalle regole della democrazia offrendo un contributo fattivo e costruttivo per superare insieme la prova che la comunità intera si trova ad affrontare.

Troppo facile, in altri termini, stare seduti comodamente a guardare ciò che avviene limitandosi a giudicare, senza immedesimarsi, senza “sporcarsi le mani” senza rischiare di “immischiarsi” e di compromettersi solo per perseguire scopi che poco hanno con il bene comune.

Per quanto ci riguarda, noi abbiamo accolto con apertura e gratitudine ogni aiuto, ogni contributo che ci è stato offerto con semplice spontaneità, da chiunque, a prescindere da ogni questione politica che, in taluni casi non può che scendere ad un livello secondario e irrilevante. Altri hanno ritenuto di non guardare. Lo accetto ma non posso condividere questo genere di scelte perché non ci appartengono.

Non sappiamo cosa succederà in futuro, confidiamo nella scienza, ma ciò che rimane agli atti, sino ad oggi è che abbiamo avuto la forza di attivare una macchina organizzativa senza precedenti durante il primo lockdown, di avere gestito i flussi turistici estivi, di avere poi affrontato l’arrivo dei contagi nel nostro territorio e di averne anestetizzato prontamente la diffusione grazie, lo ripeto, ai cittadini (menzione speciale per i volontari del COC e della Pro Loco), all’ASP, alla Croce Rossa Italiana e a tutti coloro i quali ci sono stati vicini.

Ultimamente abbiamo subito una ulteriore ondata di contagi decisamente più aggressiva della precedente.

Nel mese di febbraio abbiamo vissuto pure “ciò che non sarebbe mai dovuto accadere ma che è accaduto”

Perché è successo anche a noi, abbiamo perso un pezzo di storia della nostra comunità con la scomparsa di Rosaria, 102 anni, e Anna; due persone alle quali il virus ha dato una spallata letale togliendoci il loro sorriso e la loro esperienza.

Un dolore straziante ed ancora più incolmabile, per la giovane età, ha provocato la morte di Mommo e Bettina, di Antonietta e Nandino, due coppie di sposi e professionisti stimati oltre il territorio comunale.

Sul dolore che ha colpito, in particolare le famiglie e l’intera nostra comunità non so trovare le parole adatte per esprimere il sentimento che al momento pervade ognuno di noi.

Sicuramente lancinante e incommensurabile.

Oltre allo straziante dolore, si avverte in tutta la nostra comunità, un vuoto incolmabile, per la dipartita di persone sorridenti, giuste e di immenso valore umano e culturale.

Non posso non abbracciare i figli di queste coppie che sgomente si chiedono come possa essere successa una tragedia che possiamo definire sconvolgente.

Quel che è certo che l’impegno profuso è stato pari se non maggiore di quello che ha caratterizzato il periodo fino a fine gennaio.

Il mio augurio è quello di poterci riappropriare delle cose semplici, delle azioni quotidiane prima rutinarie ed oggi quasi impossibili.

Oggi siamo assetati di tutto ciò che prima si faceva sentendosi obbligati a fare, come: andare a scuola, uscire e andare a fare una passeggiata, praticare sport… Tutte le azioni quotidiane, tutto quello che ora non possiamo più fare. Temo che non potremo fare tutto questo in completa libertà per troppo tempo, temo che la normalità, per qualche anno, sarà un ricordo, un desiderio, una speranza.

Questa speranza di tornare a vivere il quotidiano la possiamo trovare però con l’aiuto della scienza e l’arma che può darci la luce al momento è il vaccino anticovid.

Mi va di riportare una frase di Francesco Guccini, “dopo la guerra il popolo ha fatto una pista da ballo, perché la gente aveva talmente tanta voglia di ballare che faceva luce”.

Io ci credo: la “guerra” passerà e balleremo, dando più valore a cose che ci sembravano meno importanti. Forse capiremo che molto spesso sottovalutiamo ciò che abbiamo perché ci sembra talmente ovvio, scontato, banale e dovuto. Sarà la speranza a creare nuove prospettive storiche come accadde, ad esempio, nel secondo dopoguerra.

Il mio numero di telefono è disponibile a tutti, così come quello degli altri amministratori. Ogni volta in cui riceveremo telefonate e messaggi ci prodigheremo, come ci siamo finora prodigati anche semplicemente per far percepire la nostra vicinanza e questo, lo affermiamo con orgoglio, ci è stato riconosciuto non solo dai cittadini drapiesi ma anche da quelli di altri comuni.

Parliamo della chiusura delle scuole elementari di Brattirò e di Caria: descrivi dettagliatamente, per cortesia, i passaggi che ti hanno portato a questa decisione epocale: incontri che hai avuto, sopralluoghi, etc. E spiega a fine anno cosa accadrà, sia qualora continuasse emergenza covid sia se si tornasse alla normalità. La scuola – giuridicamente spostata solo temporaneamente – tornerà a Brattirò e a Caria, oppure rimarrà a S. Angelo?

Anche sulla chiusura “temporanea” delle scuole di Brattirò e di Caria abbiamo operato con responsabilità e coscienza ma anche con realismo, come in ogni operazione che facciamo, avendo il coraggio di assumere scelte impopolari e scomode, mettendo da parte campanilismi che onestamente oggi appaiono anacronistici e folkloristici e che ancora legano taluni a logiche che personalmente ritengo dannose per lo sviluppo della comunità che deve al contrario essere pronta ad affrontare i problemi dell’oggi e del domani in primis il dramma dello spopolamento con le conseguenze che ne derivano.

Secondo qualcuno la scelta doveva essere fatta attraverso referendum popolare, qualcun altro ha pensato soluzioni non realizzabili, invece noi già prima che si verificasse il dramma della pandemia che sta sconvolgendo il mondo intero avevamo convocato incontro, il 13 gennaio 2020, presso la sede municipale durante il quale ho evidenziato che la volontà dell’Amministrazione era di adoperarsi per l’apertura dell’istituto di Sant’Angelo. E’ stato un incontro molto partecipato, allora non c’era bisogno di distanziamento o di mascherina ed era presente anche il capogruppo di minoranza, sicuramente in quanto genitore ma ciò non significa che ci si può spogliare del ruolo di consigliere.

In quell’incontro la voce di tutti era “LA SCUOLA A SANT’ANGELO”. Si leggeva anzi negli occhi di tanti il dubbio che la cosa si sarebbe verificata realmente e in così breve tempo.

Personalmente mi sono pubblicamente impegnato a trasferire i plessi scolastici della primaria e della media presso la struttura di Sant’Angelo.

Di lì a poco, lo scoppio della pandemia ha chiaramente messo in difficoltà la realizzazione dell’opera a causa del blocco totale di ogni operazione, le ditte non hanno potuto lavorare ecc.

Nonostante tutto, sicuramente con qualche disfunzione, ci siamo riusciti e gli studenti della primaria e delle medie sono stati trasferiti presso la scuola di Sant’Angelo in una struttura sicura e funzionale.

Non è stata certamente una scelta avventata o frettolosa o come qualcuno vorrebbe artatamente insinuare, una scelta dettata da interessi o campanilismi, ma si tratta del naturale sbocco di un percorso fatto di diversi anni di lavoro posto in essere da due diverse amministrazioni.

Già nel 2013/14 ci era stato riconosciuto un finanziamento, con la mia prima amministrazione per il plesso di Sant’Angelo e successivamente l’amministrazione Vita ne ha chiesto ed ottenuto un altro con la volontà di mettere in sicurezza la struttura e portarvici gli alunni della nostra comunità.

A fugare il dubbio che qualcuno possa insinuare che non sia vero, riporto due delibere di consiglio dell’amministrazione precedente:

– la n. 24 del 23.05.2016 nella quale, il sindaco, testualmente dichiara.

“spostare le scuole in un unico plesso al fine di ridurre i costi. A causa della riduzione delle natività ci sono due pluriclasse a Caria, 3 pluriclasse a Brattirò ed il Ministero, sotto questo aspetto, è stringente, configurando danno erariale in caso di mancato accorpamento dei plessi.”

la n. 23 del 21/04/2017 nella quale fra l’altro il sindaco Antonio Vita dichiara:

“è stata sottoscritta con la Regione Calabria la convenzione inerente i lavori presso la Scuola di S. Angelo relativi all’annualità 2016. Con questo finanziamento speriamo di mettere a norma la scuola e di trasferire nel 2018 tutti gli allievi a S. Angelo, con un risparmio notevole di spesa”

Tale considerazione viene riaffermata dall’odierno consigliere di minoranza Rombolà Giuseppe, durante lo stesso C.C.  quando affermainterventi relativi alla Scuola di S. Angelo, … sono interventi importanti considerato che consentiranno alle prossime generazioni di usufruire dell’edificio scolastico di S. Angelo adeguato ai nuovi standard normativi.”

Quanto detto per dimostrare quanto sia condivisa questa scelta, quanto sia logica e realistica e al contempo quanto sia importante, in politica e nella vita, il valore della coerenza e dell’onestà intellettuale.

A chi oggi volesse sostenere il contrario, ricordo dunque che la scelta fatta non avrebbe potuto avere un più ampio consenso proprio perché condivisa da due diverse e opposte amministrazioni e di quanto in realtà non sia stata una conseguenza del Covid – 19 ma di un lavoro strutturale e programmatico.

Il ruolo di chi assume cariche istituzionali è quello di assumere scelte per il bene della collettività senza pretendere l’unanime consenso dei cittadini. In questo caso, dunque, non posso che condividere il lavoro e le scelte lungimiranti fatte dall’Amministrazione Vita che ho sposato con convinzione e che ritengo porteranno benefici non solo da un punto di vista logistico o economico ma soprattutto in termini di qualità della offerta didattica e di coesione della nostra comunità.

Conosciamo comunque perfettamente la situazione sia del plesso della scuola primaria di Brattirò che di Caria anche perché per entrambi i plessi sono stati realizzati interventi di riqualificazione grazie ai finanziamenti pubblici ottenuti dalla mia amministrazione.

Mi è d’obbligo a tal riguardo precisare che prima di assumere ogni decisione mi sono confrontato con il dirigente scolastico pro-tempore.

Ed a tale scopo riporto due note dirigenziali dalle quali emergeva la necessità di spostare gli studenti a Sant’Angelo di Drapia:

  1. la nota protocollo n. 2658 del 25/08/2020 nella quale si evidenzia come l’edificio scolastico di Sant’Angelo presentasse i requisiti per accogliere gli alunni della scuola primaria di Brattirò e di Caria oltre agli studenti della scuola media;
  2. la nota del 06/09/2020 con la quale veniva convocata dal dirigente scolastico una conferenza di servizi a Tropea per la data dell’11 settembre 2020.

A tale riunione hanno partecipato i sindaci o loro rappresentanti dei Comuni di Drapia, di Tropea, di Parghelia e di Zambrone oltre al dirigente di istituto. Dal verbale redatto dal Responsabile alla sicurezza scolastica risultava evidente come non ci fossero le condizioni per aprire la scuola primaria di Brattirò e di Caria rispettando quanto prescritto dal DM 39 del 26 giugno 2020.

Da quest’ultimo incontro emergeva come i plessi di Caria e di Brattirò non avessero i requisiti per una scuola rispettosa degli indirizzi governativi.

Sul dubbio se la scuola tornerà a Brattirò e a Caria posso sicuramente dire che Sant’Angelo può diventare un polo attrattivo per ulteriori presenze provenienti da altri comprensori viciniori, ma che comunque non sono in condizione di prevedere cosa ci riserverà il futuro. Quel che è certo è che la demagogia spicciola non giova a nessuno (nemmeno a chi la pratica).

La vicenda Tar è molto rilevante. Siete stati “richiamati” in modo esplicito dal tribunale. Talvolta si ha la sensazione che si manchi di rispetto alla minoranza, che si tenda spesso ad affrontare le cose senza ascoltare, senza dare spazio a chi glielo si deve riconoscere per legge. E la sentenza accerta questa sensazione…

L’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2019, ritardata com’è noto, altresì, dalla morte purtroppo del Revisore contabile, è stata un atto imposto dalla diffida del Prefetto, pena lo scioglimento del Consiglio comunale.

In altri termini, se non avessimo approvato entro il 2 agosto il suddetto atto, il Consiglio comunale sarebbe stato sciolto.

Infatti, il ricorso presentato dalla minoranza politica era finalizzato esclusivamente ad ottenere lo scioglimento del consiglio comunale (e il fatto che ciò sia avvenuto in un periodo così complicato per tutti, con il rischio di lasciare la comunità senza una guida democraticamente eletta, per una questione meramente formale è qualcosa che si commenta da sé).

Un obiettivo, questo, palesemente fallito in quanto respinto esplicitamente dal TAR Calabria, il quale, infatti, compensando le spese processuali (perché è opportuno ricordarlo, il ricorso ha costretto il comune a pagare la parcella di un avvocato impegnando somme di bilancio che avrebbe potuto utilizzare per altro e lo ha esposto al rischio di una condanna alle spese), ha deciso che  “lo scioglimento del Consiglio comunale può intervenire solo nel caso in cui (…) (il Comune) sia inerte rispetto all’obbligo di approvare il rendiconto, inerzia che nel caso di specie non sussisteva, posto che solo in data 1 agosto 2020 i consiglieri comunali hanno avuto a disposizione tutti documenti necessari all’esame del rendiconto”.

Il tentativo della minoranza politica di ottenere lo scioglimento del Consiglio comunale, in danno non tanto di Alessandro Porcelli ma della intera comunità drapiese è evidentemente fallito, proprio grazie alla suddetta sentenza.

Grazie alla sentenza del TAR potremo continuare a lavorare per i cittadini, potremo continuare a portare avanti i nostri progetti mirati a realizzare importanti opere e servizi, cercando di recuperare il tempo che nel corso dell’anno abbiamo dovuto forzatamente dedicare alla gestione della pandemia.

È triste constatare che, dopo tutto quello che sta accadendo nel mondo e nel nostro territorio, qualcuno viva fuori dalla realtà e sia ancora rimasto fermo al 27 maggio 2019.

Chi legge queste parole penserà che la gestione del bilancio è importante e non può essere sottovalutata e che la minoranza ha presidiato questo tema riconoscendone la rilevanza.

Ebbene, anche in questo caso non posso che richiamare al valore della coerenza.

È un dato oggettivo che posso provare con i dati alla mano, quanto accaduto negli anni dal 2014 al 2019 (Amministrazione Vita-Rombolà) in termini di gestione del bilancio.

Bilanci gestiti in maniera che (eufemisticamente) definisco strana, che hanno prodotto delle conseguenze inimmaginabili in danno della collettività, come certificato dalla Corte dei Conti. Oggi, a causa di tutto ciò, sui cittadini drapiesi pende una mannaia alla quale abbiamo cercato di porre rimedio, ma che ancora rischia di affossare il comune.

Per quanto attiene alla capacità di recepire e gestire le risorse dico questo: ci sono stati contestati degli errori nell’affidamento dell’intervento dell’efficientamento energetico (della qualcosa parlerò più avanti) e anche in questo caso, con umiltà e onestà ammettiamo di averli commessi.

Strano tuttavia che chi oggi si atteggia a dare lezioni di economia e di matematica non si sia accorto degli errori commessi quando si trovava ad amministrare.

Non mi dilungo sulle tante opportunità che non hanno saputo cogliere ma su quelle che sarebbero state delle serie irrinunciabili e fondamentali occasioni di sviluppo del territorio mi sento in dovere di farlo e mi riferisco ai finanziamenti elargiti dal Ministero degli Interni.

Si trattava di somme il cui importo poteva essere pari a cinque milioni di euro per anno per il nostro comune ma i risultati sono i seguenti:

  • anno 2018 amministrazione Vita – euro: zero;
  • anno 2019 amministrazione Vita – euro: zero;

abbiamo perso come comunità investimenti che avrebbero potuto cambiare il volto ai nostri territori.

 

  • anno 2020 (Amministrazione Porcelli) euro: 621.000,00 per la redazione di tre progetti esecutivi.

Parliamo dell’apparato comunale. Altri dipendenti sono andati in pensione. La minoranza dice che state navigando a vista…

Confermo che in questo periodo ci siamo trovati a gestire il pensionamento di ben sei dipendenti di lunga esperienza, che hanno dedicato anni di lavoro e straordinari risultati professionali al nostro Ente. Questa situazione non ci ha permesso di essere sempre puntuali nell’espletamento di alcune funzioni. Fatti i dovuti distinguo, possiamo pensare ad una squadra di calcio che gioca una partita in sei invece che in undici dove entra il campo il Presidente e l’allenatore per poter raggiungere il numero necessario a poter disputare la partita.

A questo aggiungiamo l’operato della minoranza che, in coerenza con l’atteggiamento sopra descritto, perfino in piena pandemia, ha pensato bene di operare con l’obiettivo di rallentare l’operato degli uffici con richieste verbali e/o scritte finalizzate proprio a bloccare o quanto meno a rallentare il buon lavoro a beneficio della comunità. Un loro diritto? Certamente! Ma in taluni casi ritengo si debbano mettere da parte le pur legittime ambizioni personali e il buon senso debba prevalere, per il bene di tutti.

Ovvio che qualunque amministrazione in questa condizione emergenziale avrebbe commesso degli errori e pertanto ce ne scusiamo con la comunità ben sapendo comunque di aver sempre operato per il raggiungimento del bene comune, senza arrecare danni economici come invece, lo ribadisco, è successo in precedenza con la passata amministrazione che ha perso delle occasioni colossali per migliorare l’immagine del territorio.

Detto questo, per onore di trasparenza, posso confermare che al momento, direi finalmente, abbiamo un funzionario Responsabile del Servizio Tecnico e stiamo per avviare i concorsi per almeno quattro figure professionali in modo da rinforzare i servizi che al momento sono carenti di personale.

A tal proposito ringrazio di cuore i pochi dipendenti rimasti che con grandi sacrifici personali e delle proprie famiglie, consapevoli della loro fondamentale funzione, si stanno adoperando per far camminare la macchina amministrativa.

Problema acqua.

Soprattutto a Brattirò, periodicamente, di manchevolezze ce ne sono, inutile negarlo. Io ricordo che quando era bambino mancava l’acqua ma da 20 anni ciò non si verificava se non in casi molto ma molto rari. Dal 2018, da quando siete stati eletti, problema si è ripresentato più volte…

È vero, nessuno ha mai pensato di negare l’evidenza, e di questo ce ne scusiamo in modo particolare con la comunità di Brattirò e di Sant’Angelo.

Non si può nemmeno asserire che la nostra Amministrazione abbia una sorta di perversa volontà di lasciare i cittadini senz’acqua. Non si può nemmeno paragonare la situazione attuale a quella dei decenni passati. La crisi idrica non è un problema solo di Drapia e si dovrebbe avere la capacità, in questo, ma anche in altri temi, di avere una visione un po’ più ampia.

Quanto alla problematica, posso confermare che ci stiamo lavorando sin dall’inizio della nostra esperienza amministrativa ed abbiamo già realizzato un intervento alla sorgiva di località “Riaci” che non solo ci permetterà di diminuire la spesa di energia elettrica grazie alla installazione di un impianto fotovoltaico e all’utilizzo di pompe di nuova generazione, ma, al contempo, attraverso un sistema di monitoraggio a distanza tramite apposite telecamere sulle vasche di Brattirò e di Caria potremo avere un controllo continuo sul livello della vasca e poter intervenire in maniera rapida in caso di necessità.

Tutto questo, lo ripeto, al netto della situazione globale costituita da cambiamenti climatici, estremizzazioni dei fenomeni meteorici e siccità (sembrano cose lontane ma gli effetti ci coinvolgono nella nostra quotidianità), nonché del fatto che negli anni è cambiata la diffusione geografica della domanda di acqua potabile (vedi spopolamento delle frazioni e crescita del centro abitato di Sant’Angelo) e tenendo presente che la nostra rete idrica non è certamente moderna ed efficiente.

Proprio per questa ragione abbiamo intrapreso un’attività mirata alla modernizzazione della rete: cambiato elettropompa e tubi al pozzo di Brattirò e siamo intervenuti sul pozzo artesiano D’Acquino sostituendo i tubi e le parti ammalorate.

Abbiamo in mente di realizzare un altro pozzo artesiano che ci consentirebbe di ottenere ulteriori quantitativi di acqua, in particolare per la comunità brattiroese ed al contempo ci permetterà di equilibrare ed indirizzare meglio le risorse idriche verso le altre comunità. Per poterlo fare abbiamo presentato richiesta alla Regione Calabria e siamo in attesa di una risposta positiva. Saremo certamente più attenti perché anche noi vorremmo un’estate senza i problemi che ci si sono presentati nel 2020.

Stiamo lavorando con serietà e speriamo nel miglioramento del servizio. Questa è la realtà. Frasi simpatiche o d’effetto pubblicate su facebook potranno portare ad ottenere qualche “mi piace” ma non risolveranno di certo il problema.

Questione ufficio tecnico vs Pino Rombolà. Un dipendente entra a gamba tesa nel dibattito politico scrivendo sulla carta intestata del Comune. È normale?

Ho letto e riletto la nota e continuo a pensare che anche con questa occasione come in tutte le operazioni fatte dalla minoranza risalta lo scollamento con la realtà e la volontà di denigrare l’operato della mia amministrazione a discapito degli effetti negativi per la collettività.

Sarebbe bastato infatti telefonare al responsabile del servizio ed evidenziare l’errore commesso che, come ognuno di noi, non possiede il dono della infallibilità. In questo modo il consigliere avrebbe fatto silenziosamente e nel rispetto dei ruoli e del lavoro altrui, il bene della comunità.

Al contrario si è deciso di cogliere la ghiotta occasione, senza farsi tanti scrupoli, in coerenza (in questo caso la riconosco) con le modalità utilizzate in numerose altre occasioni e si è addirittura indirizzata una denuncia, fra gli altri, a sua Eccellenza il Prefetto e all’ANAC (autorità anti-corruzione). La stessa denuncia è stata pubblicata su Facebook e su questo blog, proprio per amplificare un errore che chi opera, in condizioni di piena emergenza per di più, può commettere in buona fede.

Peraltro, il consigliere di minoranza, forse nella foga del momento, pregustando già la vittoria (sua) e la sconfitta (della comunità) ha commesso a sua volta un errore di “informazione” inducendo la collettività a recepire in maniera distorta e amplificata la notizia veicolata.

Si è trattato infatti di un errore involontario di € 5.063,01 ma non so per quale ragione si sia arrivati a parlare di un danno per il comune di ben 17.000,00 -20.000,00 euro.

Frasi del tipo è lecito dubitare sulla buona fede” anche in questo caso si commentano da sole.

Invece il dubbio sorge in me nel constatare come si giunga a coinvolgere organi come la Prefettura o l’ANAC per mere strumentalizzazioni politiche comunali.

Ad ogni modo, le opere pubbliche sembrano ferme. Dicci cosa sarà sbloccato nei prossimi mesi magari entrando nei dettagli…

FEERME?!?! – Non sono assolutamente d’accordo e, anche in questo caso, i fatti chiariscono quanto questa percezione sia errata.

Nonostante tutte le problematiche che stanno caratterizzando la nostra amministrazione niente è fermo, al contrario, stiamo lavorando intensamente, con serietà e concentrazione.

Quando si parla di programmazione e di opere pubbliche non si può pretendere (neanche in periodi non emergenziali) di vedere subito realizzate le opere (a meno che non si tratti di slogan, spot populistici o annunci). Su questo punto basta paragonare i primi anni dell’amministrazione Vita, passati a beneficiare di opere frutto del lavoro di progettazione portato avanti nel corso della mia prima esperienza amministrativa mentre oggi, l’attuale amministrazione si è trovata a gestire pochissime opere ereditate dal passato, fra queste l’intervento sulla scuola di Sant’Angelo e i lavori sull’illuminazione pubblica.

L’anno e mezzo di lavoro che è trascorso è stato pesantemente condizionato da pandemia (lo ripeto per l’ennesima volta ma non si può parlare senza ricordarlo), pensionamento del personale e situazione politica regionale con il cambio di due diverse amministrazioni.

Nonostante ciò, posso indicare alcuni importanti risultati che iniziano ad arrivare:

  1. Efficientamento dell’acquedotto Riaci comprendente:

la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 10 kW sulla copertura del sollevamento, la messa in opera di una nuova pompa da 12 kW, di un nuovo quadro elettrico di controllo per 3 pompe, di una pompa di potenza ridotta in quanto con l’installazione di un impianto fotovoltaico è necessario far funzionare il sollevamento più ore durante il giorno aumentando così l’autoconsumo dell’impianto fotovoltaico. L’impianto fotovoltaico in oggetto porterà ad un risparmio in bolletta di circa 3.000 euro annuo. Inoltre la riduzione della portata della pompa riduce di circa 20 metri le perdite di carico distribuite e concentrate producendo un risparmio energetico di circa 16 500 kWh che in euro corrispondo in circa 4 125 €. È stato infine realizzato un nuovo quadro elettrico di alimentazione comando delle tre pompe, che attraverso il sistema di telecontrollo permetterà di comandare l’accensione e lo spegnimento in funzione dei livelli del serbatoio.

  1. Sono stati avviati i lavori di pavimentazione dell’area riguardante la parte nuova del cimitero che versavano in una condizione non degna di un luogo sacro, oltre 1100 mq di pavimentazione stampata. I lavori sono in corso d’opera ancora pochi giorni ed avremo la riqualificazione di uno spazio caro a tutti.
  2. Finalmente, dopo tanto tempo e lotte sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza del ponte a Drapia e mi auguro presto si possa beneficiare di una viabilità più sicura;
  3. Siamo beneficiari del finanziamento del progetto di videosorveglianza per l’importo di circa 185.000,00 i cui lavori inizieranno nel 2022 e permetteranno un controllo minuzioso del territorio comunale che ci permetterà anche di individuare e multare i nemici dell’ambiente oltre che garantire un livello più elevato di sicurezza per tutti i cittadini;
  4. Dal Ministero dell’Interno abbiamo ottenuto un finanziamento per la progettazione esecutiva di opere  per un importo complessivo pari a ben 621.000,00 euro che ci permetterà di attingere ai finanziamenti necessari per la realizzazione di tre opere straordinarie:
a Miglioramento sismico e messa in sicurezza della ex sede municipale di Drapia in via Braghò dove è nostra volontà indirizzare il progetto per la realizzazione di un centro polifunzionale in modo da ridare a Drapia lo splendore di una volta, facendola ripopolare attraverso un’amministrazione tesa a rivalutare e dare il valore che ha avuto nei tempi il BORGO storico DI DRAPIA      …………………………  

 

 

 

€. 250.000,00

 

b Strada turistica Briganteo, lavori di completamento e messa in sicurezza della strada per il Collegamento del Centro Abitato di Drapia con Tropea. Di questa strada se ne parla da oltre 40 anni, al momento è il nostro sogno, come anni fa lo è stato il castello “Galluppi” oggi una splendida opera che ha ormai bisogno di essere portata avanti nei particolari noi ci crediamo ed è per questo che abbiamo già presentato un progetto definitivo presso la Regione Calabria. Se non dovesse andare in porto avremo al più presto in mano un progetto esecutivo. ……………….  

 

 

 

 

 

€. 280.000,00

 

c Recupero area confiscata alla mafia ………………………………………………… €.   90.000,00

 

 

Siamo fra i comuni che hanno ottenuto finanziamenti riferiti alla progettazione fra i più alti a livello nazionale.

  1. Grazie ad un costante confronto e sollecito, con gli Enti sovraccomunali, Regione Calabria e Provincia di Vibo Valentia riusciremo a realizzare il completamento della variante a Caria che quanto meno lenirà la profonda ferita che ha interessato una delle parti più belle del nostro territorio. I lavori dovrebbero iniziare a brevissimo.
  2. Attendevamo con fiducia di essere fra i comuni beneficiari di altri due straordinari finanziamenti provenienti dal Ministero dell’Interno per un importo complessivo di 1.000.000,00 di euro.

E così è stato a dimostrazione che se si lavora con impegno i risultati arrivano. Grazie a questi due finanziamenti, (era il massimo ottenibile) potremmo mettere in sicurezza l’area adiacente al Castello Galluppi, (750.000,00 €.) ridando, al contempo, splendore ad un’area la cui valenza è straordinaria e potremmo intervenire per mettere in sicurezza un tratto della strada Taccone (250.000,00 €.).

Abbiamo in cantiere altri progetti avviati con la Regione Calabria che a causa della prematura morte della Presidente Jole Santelli hanno subito un rallentamento ma che mi auguro a breve vedranno la luce e che hanno ad oggetto la rete fognaria, la rete idrica ed al dissesto idrogeologico.

Stiamo infine programmando una serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di vari spazi pubblici del territorio comunale. Interventi che alcuni ritengono secondari ma che per noi sono fondamentali perché, unitamente ai grandi interventi che ho descritto sopra, contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Anche in questo caso, tuttavia, dobbiamo assumere un approccio serio e programmatico, rinunciando ad interventi spot solo per accontentare qualcuno e puntando a migliorare, anche esteticamente, i nostri borghi, secondo una visione sistematica e che punti a produrre effetti positivi di lunga durata.

I frutti di una buona amministrazione, come già detto, difficilmente saranno visibili nel breve periodo ma noi ci impegneremo al massimo, per far sì che vedano la luce nell’arco di due o tre anni diversamente, comunque vada, lasceremo ancora una volta una buona dote ai cittadini ed ai futuri amministratori.

PSC. Era quasi pronto, almeno a detta dei precedenti amministratori, ora è tutto fermo…

È a dir poco singolare che oggi qualcuno si accorga che ad un anno e mezzo, quasi due il PSC sia fermo. In primo luogo ricordo a tutti che il lavoro sul PSC è stato avviato nel corso della mia precedente amministrazione e che l’ex sindaco Vita ha sempre sostenuto, a partire dalla campagna elettorale 2014, che il PSC sarà la priorità, eppure, terminata la loro esperienza amministrativa, mi pare che questo prioritario impegno assunto con i cittadini sia stato clamorosamente disatteso.

Siccome in politica spesso si tende ad avere poca memoria, ricordo quindi a tutti che l’amministrazione Vita/Rombolà si è occupata di questa che, lo ribadisco, è sempre stata definita come assoluta priorità, solo dopo ben due anni e quattro mesi dall’insediamento. Peraltro, trascorso questo enorme periodo di tempo la precedente Giunta non ha fatto altro che adoperarsi per l’approvazione del documento preliminare così come era stato redatto dai tecnici su indirizzo dell’Amministrazione Porcelli.

Due anni e quattro mesi per poi riproporre lo stesso elaborato prodotto durante il nostro mandato e non sono parole mie ma è quanto risulta dalla delibera di consiglio n. 38 del 23/09/2016 amministrazione VITA che riporto brevemente:

“Interviene il Sindaco: “Questo è un giorno importante per la nostra comunità perché dopo anni si approva il documento preliminare al PSC. Ringrazio i tecnici e le Amministrazioni che hanno contribuito alla redazione del Piano. Tale strumento urbanistico era già pronto durante la precedente Amministrazione 2009 – 2014…

È del tutto evidente, dunque, come l’amministrazione Vita che ci ha preceduto nonostante avesse avuto in dote un PSC preliminare valido e condiviso, non ha provveduto a concludere in tempi ragionevoli il procedimento di approvazione. Oggi, quindi, dopo l’entrata in vigore la Legge regionale 31 dicembre 2015, n. 40 e ss.mm.ii, saremo costretti a lavorare tantissimo per renderlo funzionale ed adeguato alle nuove disposizioni.

Se quindi è anche vero che a distanza di quasi due anni poco abbiamo potuto fare mi sembra quantomeno inspiegabile come nessuno si sia accorto (o si faccia finta di non vedere) da un lato che l’amministrazione precedente ha avuto 5 anni di tempo per provvedere e dall’altro, mi sia concesso, che nel corso di questi due anni è successo qualcosa che sta stravolgendo il mondo intero da ogni punto di vista e non si può pretendere di non considerarne le ripercussioni in danno della complessiva efficacia della macchina amministrativa.

Nessuno inoltre si è accorto (o fa finta di non sapere) che siamo passati dall’amministrazione Oliverio all’amministrazione Santelli durata appena 8 mesi e che per l’approvazione del PSC occorre potersi relazionare con i responsabili dell’urbanistica della Regione Calabria.

Aggiungiamo poi la morte improvvisa, inaspettata e dolorosa per tutti noi del carissimo Ing. Naso Antonio, cuore pulsante di questo Piano Strutturale Comunale ed il quadro dovrebbe essere chiaro per tutti.

Ora proveremo a ripartire riformando il gruppo dei progettisti ed adoperandoci ad adeguare il PSC alle alla legge urbanistica vigente. Sarà un lavoro lungo e complesso ma siamo consapevoli che ne dipenderà il futuro del nostro territorio.

Cittadella Padre Pio.

Spesso si percepisce una certa, definiamola, freddezza da parte vostra. A cosa è dovuta? Si tratta di un eccesso di prudenza o vi sono perplessità sull’opera?

Onestamente non comprendo quanto le percezioni siano conseguenti a reali e concreti dati di fatto e quanto siano frutto di pura fantasia.

Invito, anche in questo caso, a far corrispondere le percezioni non tanto alle parole o ai gesti plateali ma ai fatti. Per chiarire le idee a chi le ha confuse è necessario infatti evidenziare come nel Piano strutturale preliminare, avviato con la mia precedente amministrazione, l’area in cui sta sorgendo la Cittadella di Padre Pio era già stata individuata come “area di interesse collettivo” e questo è un presupposto fondamentale per non creare alcun tipo di ostacolo, nemmeno potenziale, alla realizzazione di questa opera. Solo l’avvio delle osservazioni ha allungato i tempi ma eravamo riusciti a definire comunque un elaborato condiviso. Successivamente, una volta insediatosi il Sindaco Vita occorreva soltanto approvare il preliminare così come era stato definito.

Detto questo, al fine di chiarire ogni ulteriore distratta o distorta percezione, dico chiaramente che io e la intera Amministrazione comunale, siamo e lo siamo stati perfettamente coscienti dell’importanza di un’opera che per rilevanza tanto spirituale e simbolica, quanto medica travalica i confini regionali ponendo il territorio di Drapia al centro di una storia bellissima fatta di spiritualità, amore per il prossimo, dedizione ma anche di capacità progettuale e che si trasforma in una occasione imperdibile di sviluppo. Sottolineo in particolare la volontà non solo di rispettare i luoghi e la natura ma di valorizzarne la unicità e la funzione benefica del nostro territorio. Drapia è pronta quindi a diventare un simbolo di positività in una regione che spesso viene portata in prima pagina solo per questioni negative.

Con grande orgoglio posso anticipare che abbiamo avviato il procedimento che porterà, a breve e per la prima volta nella storia del nostro comune, al conferimento della cittadinanza onoraria a Irene Gaeta, figlia spirituale di Padre Pio. Lo faremo come segno di ringraziamento e di affetto della comunità tutta ad una donna portatrice non solo di un sogno, ma di un concreto e straordinario messaggio di speranza.

Continueremo quindi ad offrire la nostra piena collaborazione, pur nel rispetto del nostro ruolo istituzionale, per rendere reale e tangibile quello che possiamo considerare “il Miracolo di Padre Pio” per la Calabria.

Diversi sono stati gli incontri già tenutisi per superare le problematiche che via via si presentano. Anche in questo caso, la difficile situazione che stiamo vivendo, compresi il cambio di direzione amministrativa della Calabria e poi la morte della Santelli non ci hanno permesso di mettere a frutto in tempi brevi l’obiettivo che ci eravamo preposti.

Per quanto attiene a chi ci ha preceduto, devo essere sincero, non capisco cosa abbia fatto di così straordinario se non semplicemente il proprio dovere attraverso il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale che ha permesso ed autorizzato la realizzazione della casa per la cura dei bambini oncologici. Si trattava infatti di un atto dovuto perché l’area presenta una superficie agricola di circa 140.000,00 mq e delle strutture già esistenti e non vi erano dunque ragioni per negare il permesso a costruire.

Ultimamente le file alle poste nel nostro comune sono diventate lunghe e drammatiche. Non è il caso di darsi da fare per impiantare un postamat? Dopo mia “indagine” ritengo che impulso per fare ciò debba partire da amministrazione comunale. Se lo si facesse sarebbe una gran cosa…

Certo che ci siamo dati da fare, forse senza quel clamore mediatico che si soleva fare ma questo è il nostro stile e per noi lo sai contano i fatti.

Per quanto riguarda l’impulso dell’Amministrazione comunale, questo si è sostanziato in numerose interlocuzioni telefoniche con i responsabili di Poste Italiane e in due PEC, la prima del 05/12/2019 con Oggetto: richiesta attivazione sportelli ATM POSTAMAT nel Comune di Drapia e la seconda fatta in data 23/05/2020

“E’ opportuno precisare che già prima della emergenza sanitaria ho più volte manifestato a Poste Italiane la necessità di prevedere una giornata in più di apertura dell’ufficio postale di Caria, in aggiunta alle tre che erano previste da calendario, ed ho, altresì richiesto l’installazione di almeno due Postamat sul territorio comunale, proprio per garantire un minore afflusso di utenti nelle ridotte ore di apertura dell’ufficio e per rendere più efficiente il servizio.”

A fronte di queste azioni di pressione mi è stato promesso un sopralluogo per valutare la possibilità dell’installazione dei Postamat. Ovviamente tutti gli atti di cui parlo sono disponibili, basta farne richiesta.

Ovviamente non possiamo fare miracoli trattando con una società che assume decisioni in autonomia ma assicuriamo di continuare la nostra azione per ottenere quello che sarebbe un grande strumento per rendere più vivibile la nostra realtà comunale.

Una questione della quale non se ne parla più: il museo di S. Angelo che fine ha fatto? Anni fa era diventato un mondezzaio, come abbiamo avuto modo di documentare su questo blog…

Hai perfettamente ragione. E tale è rimasto, anzi è molto peggiorato, nei cinque anni della passata amministrazione che non ha fatto nulla.

A conferma di ciò ti inviterei ad andare a leggere la delibera di Consiglio N. del Reg. 23 Data 21/04/2017 quando:

Il Consigliere Porcelli chiede:

“Vorrei sapere se intendete intervenire sulla struttura destinata al museo.”

 Il Vice-Sindaco Rombolà risponde: “Speriamo di poter spostare il museo al castello Galluppi.”

Poi sull’immobile è stata posta una pietra tombale con conseguenze inimmaginabili di degrado per la struttura.

Cosa intendiamo fare noi? Abbiamo come prima cosa avviato una pulizia dell’area che era infestata da spine e rovi e se possibile avvieremo richiesta di finanziamento per poter rendere nuovamente fruibile la struttura che ricade in un’area bellissima ma schiava di incuria e abbandono. Noi ci stiamo provando con interventi mirati di pulizia sulle aree lottizzate.

Parliamo dei percettori del reddito di cittadinanza nel nostro comune. Saranno impiegati in qualche progetto?

Certamente

È stato messo a punto dall’Amministrazione comunale in attesa di essere approvato dalla Giunta il documento che prevede l’attivazione dei Progetti utili alla collettività (PUC) che possono essere svolti dai beneficiari del Reddito di cittadinanza nel comune di residenza, con l’obiettivo di impegnarli in piccoli lavori a beneficio di tutta la comunità.

I Puc rappresentano un’occasione di inclusione, nonché di formazione per le persone che ne usufruiranno. I progetti, infatti, saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali dei beneficiari, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni che emergeranno nel corso dei colloqui dal Servizio sociale del Comune.

Le attività, complementari e a supporto di quelle ordinarie già svolte dagli uffici comunali, con un carattere necessariamente temporaneo, potranno essere espletate negli ambiti sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo, tutela di beni comuni ed altre attività di interesse generale.

Con questo atto alcuni cittadini, percettori di Reddito, saranno coinvolti per qualche ora a settimana in attività utili alla comunità drapiese. Anche a Drapia le persone idonee che stanno percependo questa forma di sostegno con i Puc diventano un supporto importante alla nostra comunità.

IL PROGETTO PREVEDE INTERVENTI RIGUARDANTI ATTIVITA’ DI:

DECORO URBANO

  • Consiste in un’attività di supporto agli interventi di manutenzione e decoro urbano quali parchi pubblici, giochi per bambini, pulizia cortili scolastici, pulizia e riordino ambienti e locali comunali, piccoli lavori di tinteggiatura locali

ORGANIZZAZIONE EVENTI

  • supporto all’organizzazione delle attività di animazione e di igienizzazione e messa in sicurezza dei luoghi per la realizzazione degli eventi attivi nel territorio comunale, con l’obiettivo di valorizzare la qualità e lo spessore degli eventi, creando e sviluppando nel cittadino un senso di appartenenza alla comunità locale e un impegno attivo nel territorio, favorendo quindi l’inclusione sociale.

LA BIBLIOTECA

  • supporto al controllo delle sale e al riordino del patrimonio librario, assistenza informativa agli utenti dei servizi; supporto all’organizzazione di momenti di aggregazione ed animazione; iniziative culturali e promozione della lettura per adulti, letture ad alta voce per bambini di diverse fasce d’età; laboratori e sostegno nello svolgimento dei compiti.

AZIONI DI SUPPORTO AGLI UFFICI COMUNALI

  • accoglienza dell’utenza e informazione per l’accesso agli uffici ed agli edifici pubblici; supporto nella catalogazione e digitalizzazione di documenti; collaborazione nella rendicontazione; pulizia degli ambienti; supporto nelle aperture attività di custodia e vigilanza; predisposizione e distribuzione di materiale informativo;

ASSISTENZA AI PIU’ DEBOLI

  • supporto alle attività di assistenza domiciliare anziani e disabili; supporto nelle attività di relazione; aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane (es. recapito della spesa, consegna di medicinali, aiuto nella pulizia…).

Le diverse attività saranno assegnate ai beneficiari prevedendo una coerenza tra le caratteristiche dei progetti e le competenze del beneficiario, nonché gli interessi e le propensioni emerse durante i colloqui di selezione.

Sta arrivando l’estate…tassa di soggiorno e iniziative in programma…

Ci stiamo dedicando alla redazione del bilancio preventivo 2021_2023 ed è in questa fase che si programma quanto si potrà fare e cosa si vuole fare.

È chiaro che è nostra intenzione investire territorio in base al gettito fornito dall’imposta di soggiorno.

Tale somma, utilizzata oramai da tutti i comuni turistici, a fronte di un minimo sacrificio economico richiesto ai nostri ospiti, garantirà il finanziamento di interventi nel settore del turismo, manutenzione e recupero dei beni culturali o ambientali, servizi pubblici locali a tutto vantaggio quindi degli imprenditori turistici e dei titolari delle numerose strutture ricettive.

Consideriamo questa imposta una grande risorsa per il rilancio di Drapia come meta turistica e per il miglioramento dei servizi offerti a tutti

Tante sono le idee che abbiamo e pertanto ci stiamo attivando a fare:

  • Tutto ciò che possa lanciare Drapia come un paese permeato di cultura storia, bellezze paesaggistiche nel cui territorio si è oramai incastonato un Turismo variegato rappresentato da strutture di eccellenza e diversi B&B immersi in un ambiente dove il microclima è a dir poco eccezionale.
  • di Drapia paese terrazzo sul mare, con i suoi prodotti tipici quali il vino con le sue cantine, i fagioli, l’olio, il formaggio, l’enogastronomia di eccellenza, senza dimenticare le fiumare, i mulini, la grotta di Santu Liu, le grotte saracene e tanto altro che di importante il nostro territorio possiede.

(A proposito della grotta di Santu Liu colgo l’occasione per evidenziare come l’amministrazione Porcelli abbia preso a cuore la problematica avviando le procedure per acquisire al patrimonio comunale il bene di cui trattasi e che soltanto a seguito di questa “azione” si potrà pensare a spendere dei soldi per recuperare all’antica bellezza la grotta. Patrimonio di inestimabile valore.

A tale scopo abbiamo nel novembre 2020 fatto sopralluogo e rilievo topografico per individuare l’ubicazione della stessa inviando poi tutti gli elaborati grafici e relazione descrittiva dettagliata presso la Direzione generale archeologica, belle arti e paesaggio di Reggio Calabria per l’avvio del procedimento di dichiarazione di interesse storico artistico. Adesso attendiamo che trascorrano i tempi necessari (80 gg. Dal 08 aprile 2021) per poi procedere con gli atti conseguenziali.)

  • Pensiamo pure alla realizzazione di una mappa turistica del territorio che punterà su proprio su un itinerario improntato sui mulini, sulle fiumare, e sui valori storici archeologici che contornano il nostro territorio, oltre alla pubblicità attraverso uno o più info point.

Cuore pulsante che sarà alimentato dalla Imposta di soggiorno sarà la realizzazione di un progetto che si basa sul connubio tra lo sport, attività all’aperto e cultura denominato: Drapia-go!

Una sorta di parco Salute e Percorso pedonale e ove fosse possibile un percorso cicloturistico, liberamente fruibile da ciascuno e, nel bellissimo contesto del territorio comunale, tra scorci mozzafiato ed aree verdi, consentirà di sviluppare una perfetta sinergia tra sport, turismo e cultura.

Abbiamo individuato i percorsi turistici (creando passaggi davanti i punti principali – es. Castello Galluppi, Drapia centro storico, i mulini, le cantine vinicole ecc.) sia pedonali che ove possibili ciclabili e li renderemo fruibili per step.

Installeremo nr 3 parco fitness-salute presso:

  1. Isolotto Brattirò, assecondando il “percorso” utilizzato dalla comunità sulla strada provinciale, interverremo installando un percorso salute con tabelle di esercizio a corpo libero e, presso l’isolotto verrà realizzata una “palestra all’aperto”.
  2. Nella Villa Comunale di Caria verranno installati degli attrezzi per esercizi sportivi;
  3. Nell’area attrezzata di Gasponi (punto di partenza del percorso guidato nel centro storico di Drapia) – Realizzeremo 3 percorsi turistico/ambientali nel centro di Drapia con 3 livelli di difficoltà e, durante il percorso, verranno installati dei pannelli informativi sui punti turisticamente rilevanti (chiesa, mulino, veduta, portali, storia del centro storico).
  4. Adegueremo, dove possibile e per strade interpoderali, i limiti di velocità e/o eventuali parziali interdizioni al traffico veicolare per consentire la fruizione in maggiore sicurezza ai pedoni/ciclisti
  5. Riqualificheremo i parchi giochi per i bambini attraverso l’acquisto di impianti da collocare nelle aree individuate presso le varie comunità di Brattirò, Caria, Drapia, Gasponi e appena possibile anche Sant’Angelo; Riqualificheremo inoltre le strutture sportive ricadenti nelle comunità di Gasponi e Drapia;
  6. A supporto verrà realizzata una brochure digitale, accessibile da mobile e raggiungile, anche, grazie ai qr-code presenti nei punti strategici e sui pannelli, per divulgare sia la presenza del percorso salute nel comune di Drapia, sia le strutture commerciali presenti sul territorio;

Sono solo alcune idee che al momento stiamo sviluppando e che insieme alle associazioni presenti sul territorio ai rappresentanti del settore turistico vorremmo avviare nel più breve tempo possibile.

Ovvio che tutto dipenderà da quanto il Covid – 19 e le sue varianti ci permetteranno di fare.

Quel che è certo è che il suggerimento della minoranza, di sospendere la tassa di soggiorno, non è stato e non sarà sicuramente preso in considerazione per tre diversi motivi:

  • Riteniamo che l’incidenza dell’imposta di soggiorno non è tale da dissuadere il turista a non venire a godere delle bellezze del nostro territorio e lo dimostrano i dati di un’estate 2020 “violentata” dal virus sars 19;
  • Le somme che il comune incasserà serviranno per migliorare l’accoglienza e l’ospitalità nei confronti del turista e un beneficio per la popolazione residente.
  • Inoltre sono certo che attraverso l’imposta di soggiorno avremo l’emersione dal “mercato nero” di parecchie strutture di ospitalità turistica.

Concludo con l’augurio che:

“Dopo la guerra c’era una voglia di ballare che faceva luce……e noi ci saremo balleremo, brinderemo insieme” augurando a tutti noi di risvegliarci presto dal brutto sogno che stiamo facendo.

 

 IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE TUTTA

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