Libro don Giuseppe Furchì – cap. 12-13-14-15

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Don Giuseppe Furchì

Omaggio a don Giuseppe a dieci anni dalla morte.

Capitoli 12-13-14-15 del libro:

“Don Giuseppe Furchì: il suo cammino terreno” di Pasquale Vallone

(Thoth Edizioni di Mario Vallone -2012)

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  • DOCENTE DI  RELIGIONE  NELLA  SCUOLA   MEDIA

Don Giuseppe diceva sempre: “L’educazione parte dalla famiglia e si sviluppa nella scuola. Io con l’insegnamento ho voluto educare i ragazzi al rispetto reciproco e alla santità!”.

Don Giuseppe ha insegnato Religione presso la Scuola Media Statale di Drapia dal 1975 al 1989. Vecchi alunni e colleghi professori lo ricordano tutti con affetto. Era sempre presente e partecipe alle attività della scuola, anche nei Consigli Scolastici e nei Collegi dei Docenti. Questi sono organi collegiali composti dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio in un circolo didattico presieduto da un Preside (oggi Dirigente). Si riuniscono all’inizio di ogni anno scolastico e, almeno una volta, per trimestre o quadrimestre.

Il Collegio Scolastico ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico della scuola e consultivo per la formazione delle classi e la formulazione dell’orario delle lezioni. Don Giuseppe si adoperava, spesso a suo discapito, per favorire un docente che viaggiava da lontano, o una Insegnante che doveva allattare il proprio bambino.

Il Collegio provvede all’adozione dei libri di testo e dei sussidi didattici, promuove iniziative di sperimentazione didattica e ricerca educativa e, in questo, don Giuseppe ha sempre dato il suo notevole contributo al servizio della scuola, delle famiglie e soprattutto dei ragazzi.

E’ stato brillante relatore in più di un corso con i colleghi insegnanti, in cui relazionava per quanto di sua competenza su tematiche etico-religiose.

Ogni anno, nella settimana santa, con tutti gli alunni della Scuola Media di Drapia, quelli della Scuola Elementare e i ragazzi dell’Ostello di Sant’Angelo, celebrava il Precetto Pasquale. E’ l’obbligo che la Chiesa cattolica fa ai suoi fedeli di confessarsi e comunicarsi nel periodo pasquale che va dalla quarta domenica di quaresima alla festa della SS. Trinità.

Fu sempre molto vicino ai ragazzi dell’Istituto di Sant’Angelo. Alcuni di costoro avevano una storia familiare triste, con genitori separati o in carcere, altri avevano necessità di essere recuperati alla salute e nella società, c’erano anche trovatelli. Tutti erano accomunati dalla mancanza del calore familiare. Don Giuseppe organizzava gite in campagna o incontri di calcio tra questi ragazzi e quelli degli altri paesi, e lui stesso andava all’Istituto e se li caricava in macchina portandoli al campo sportivo.

Partecipava alle gite scolastiche e durante il viaggio, generalmente in autobus, si cantava in allegria. Ai ragazzi dell’Istituto spesso pagava lui la quota di partecipazione. Era molto attento e molto vigile, e gli studenti lo seguivano con  rispetto.

Spesso accompagnava gli insegnanti di Educazione Fisica quando portavano i ragazzi al campo sportivo per far fare esercizi ginnici e, ovviamente, partite di calcio: don Giuseppe faceva l’arbitro imparziale!

Quando andò in pensione, in giovane età e dopo pochi anni di servizio, lo fece per lasciare il posto in favore di qualcheduno che avesse più bisogno di lui, e non volle feste di commiato, né accettò regali.

  • LE DONAZIONI

La gentilezza del donare crea amore!

Don Giuseppe rinunciò sempre ai beni materiali, non fu mai attaccato al denaro, dote che tutti gli hanno sempre riconosciuto, e per questo fu più intensamente apprezzato come uomo e come sacerdote.

Aveva il senso della povertà e visse sempre distaccato dalle cose terrene, anche se il prete non fa voto di povertà. Fu una sua scelta la rinuncia a certi beni terreni in favore del Prossimo…

Per i riti e le funzioni religiose: matrimoni, battesimi, funerali, mai ha chiesto compensi a nessuno. Chi era interessato gli si avvicinava con una offerta in una busta  chiusa e lui diceva: “mettete nella cassetta delle offerte!”.

Queste offerte finivano in beneficenza!

In occasione di un funerale, ha ideato un modo, alquanto originale ma corretto e condiviso, per raccogliere fondi con la formula: “Un fiore che non appassisce in memoria di…”. Cioè, d’accordo con i familiari del defunto che chiedendo: “ Non fiori ma opere di bene“, invitava quanti si sentissero obbligati, anziché portare un mazzo di fiori sul feretro, fare invece una offerta in denaro  da mettere in una apposita cassetta.

Il sacerdote, d’accordo con i familiari del defunto che ne prendevano visione, devolveva quella somma raccolta in beneficenza.

Parlavo spesso con don Giuseppe e posso affermare che aveva fisso nella mente il concetto di missione intesa come istituto tipico delle religioni universali che sono portatrici di un messaggio destinato a tutti gli uomini, e il Cristianesimo è la religione missionaria per eccellenza.

Spesso mi diceva: “La nostra faccia è poca  cosa, ma, unita a tante altre potrà formare un oceano di amore per rimuovere l’umanità. Dobbiamo aiutare i missionari per ricostruire la dignità degli esseri umani; la dignità dei figli di Dio, con l’annuncio del Vangelo, della Carità e della Misericordia”.

E poi ancora: “Tante cose, Tanto!! Per noi è superfluo, ma per altri è utile o indispensabile”.

La beneficienza è l’attività di chi esercita la carità nei confronti dei bisognosi e dei poveri. Questo atto, con cui si benefica, don Giuseppe lo esercitò per tutta la vita, abitualmente e costantemente.

Le prove tangibili sono le tantissime “ricevute” delle donazioni fatte, a perenne testimonianza.

Dopo una minuziosa, scrupolosa e certosina ricerca fatta in parrocchia, elenchiamo tali ricevute per ordine temporale di emissione.

Data Destinatario Importo
04-04-1976 Caritas, pro-terremotati Friuli Lire 156.000
08-09-1976 P. Aurelio Maschio missionario in India Lire    57.000
07-03-1978 P. Francesco Luppino, missionario in Brasile Lire  210.000
06-08-1978 Uff. Miss. Ospedale in Alto Volta Lire     70.000
14-06-1979 P. Aldo La Ruffa, missionario in Indonesia Lire 1.000.000
18-11-1979 Caritas, pro profughi della Cambogia Lire     203.000
20-12-1980 Caritas, pro terremotati della Basilicata Lire  4.643.380
07-07-1981 Suor Tarcisia Rizzo, missionaria nello Zaire Lire      200.000
24-05-1982 Suor Tarcisia Rizzo, missionaria nello Zaire Lire 1.000.000
17-09-1982 Centro Sanitario S.Camillo. Alto Volta Lire     225.000
16-04-1983 Missionari del Pime. Amazzonia, Brasile Lire  1.650.000
30-05-1983 Diocesi di Eluru. India Lire      300.000
14-07-1983 Costruzione Villaggio don Mottola. Tropea Lire       100.000
17-09-1983 Costr. Villagggio Della Pace. Gioiosa Marea(Me) Lire       100.000
21-11-1983 Missioni Camilliane. Alto Volta Lire       100.000
22-03-1984 Popolazioni Etiopiche Lire       325.000
13-07-1984 Comunità S.Casciano per recupero drogati Lire       100.000
21-06-1985 Caritas, pro terremotati Messico Lire       500.000
29-04-1986 Padre Luppino del Pime Lire       200.000
18-08-1986 Missioni Comboniane Lire       270.000
28-12-1987 Padre La Ruffa.  Indonesia Lire       500.000
21-12-1988 Terremotati Armenia Lire    1.100.000
16-06-1989 Padre Gregorio,  missionario in Bolivia Lire        300.000
21-04-1990 Padre Luppino, missionario in Amazzonia Lire        500.000
23-11-1992 Suor Tarcisia Rizzo. Zambia Lire        500.000
05-01-1993 Suor Enrica Mendozza. Roma Lire     1.200.000
27-01-1993 Pontificio Collegio Beda. Roma Lire        200.000
13-02-1993 Pontificio Collegio Beda. Roma Lire        180.000
16-04-1993 Pontificio Collegio Beda. Roma Lire        200.000
03-10-1993 Pontificio Collegio Beda. Roma Lire        300.000
08-10-1993 Suor Enrica Mendozza.Roma Lire     1.200.000
26-11-1993 Padre Mario Sala. Missionario. Thailandia Lire        220.000
24-01-1994 Pontificio Collegio Beda. Roma Lire        200.000
14-05-1994 Pontificio Collegio Beda. Roma Lire        200.000
13-10-1994 Suor Enrica Mendozza. Roma Lire     1.200.000
15-10-1994 Pontificio Collegio Beda. Roma Lire        300.000
10-05-1995 Suor Enrica Mendozza. Roma Lire     1.600.000
08-06-1995 Pontificio Collegio Beda. Roma Lire         200.000
03-01-1996 Manuel Mashahu. Roma Lire         300.000
20-04-1996 Manuel Mashahu.Roma Lire         300.000
04-06-1996 Padre Mario Sala. Missionario. Tailandia Lire         600.000
25-06-1996 Manuel Mashahu. Roma Lire         200.000
07-11-1996 Gruppo Laici Terzo Mondo. Napoli Lire         350.000
10-01-1997 Manuel Mashahu. Roma Lire         400.000
03-04-1997 Suore Battistine. Roma Lire      1.000.000
08-04-1997 Guido Muanga e Daniel Maungani. Zambia Lire      1.000.000
05-05-1997 Manuel Mashahu. Roma Lire         400.000
17-05-1997 Paolino Tomaino. Missionario Lire      1.000.000
04-07-1997 Suor Carla Valente. Roma Lire  1.000.000
04-07-1997 Missione Salesiana Suratthani. Tailandia Lire  1.000.000
04-07-1997 Suore ”Gesù Buon Pastore” Missionarie. Albania Lire  1.000.000
04-07-1997 Missione Salesiana Suratthani. Thailandia Lire  1.000.000
04-07-1997 P.Paolino Tomaino, Comboniano. Uganda Lire  1.000.000
10-07-1997 P.Paolino Tomaino, Comboniano. Uganda Lire  1.000.000
17-11-1997 Congregazione Suore Battistine. Roma Lire  1.000.000
17-11-1997 P.Paolino Tomaino, Comboniano. Thailandia Lire  1.000.000
17-11-1997 Due sacerdoti negri. Zambia Lire  1.000.000
10-12-1997 Manuel Mashahu. Roma Lire      400.000
05-01-1998 Association Foi a la Providence. Benin Lire      400.000
30-03-1998 P. Aurelio Maschio, Salesiano. Bombay, India Lire      600.000
30-03-1998 P. Aurelio Maschio, Salesiano. Bombay, India Lire      500.000
22-04-1998 Segretariato Minimi. Alto Volta Lire   1.000.000
22-04-1998 Caritas Diocesana. Mileto Lire       450.000
22-04-1998 Missione Salesiana Suratthani. Tailandia Lire       500.000
22-04-1998 Missioni Camilliane. Alto Volta Lire    1.000.000
22-0-1998 Missione Salesiana Suratthani. Tailandia Lire       500.000
07-11-1998 Laici Terzo Mondo. Napoli Lire       350.000
01-12-1998 Suore San Giovanni Battista. Roma Lire    1.000.000
01-12-1998 Economo Collegio. Roma Lire       700.000
04-12-1998 P. Aurelio Maschio. Bombay Lire    1.000.000
04-12-1998  Due preti per celebrazione S.Messe (50). Sudan Lire    1.000.000
04-12-1998 Salesiani. Bombay Lire    1.000.000
04-12-1998 Due sacerdoti. Zambia Lire    1.000.000
04-12-1998 Due sacerdoti negri a Roma Lire       700.000
04-12-1998 Vescovo Comboniano di Juba. Sudan Lire    1.000.000
24-12-1998 Rettore Collegio Beda. Roma Lire       500.000
07-06-1999 Ass. San Giuseppe. Zilh Onlus Lire       700.000
03-09-1999 Missionari Comboniani. Messina Lire    1.000.000
30-09-1999 Missionari Comboniani. Messina Lire    1.000.000
01-11-1999 Missione “La Guaiara”. Venezuela Lire    1.000.000
01-08-2000 Sacerdoti Daniel Maungani e Guido Mwanza Lire    1.300.000
04-08-2000 Due sacerdoti dello Zambia Lire    1.000.000
23-10-2000 Vescovo Comboniano di Juba. Sudan Lire    1.000.000
05-03-2001 Sac. Pilostantin. Juba. Sudan Lire    1.000.000
20-03-2001 Pastorelle Missionarie. Albania Lire    1.000.000
09-04-2001 Missioni Africane. Verona Lire    1.000.000
19-04-2001 Missioni Africane. Verona Lire    1.000.000
19-04-2001 P. Aurelio Maschio. Bombay. India Lire    1.000.000
19-04-2001 P. Aurelio Maschio. Bombay.India Lire   1.000.000
28-09-2001 Istituto Saveriano. Gallico ( RC ) Lire   1.400.000
03-10-2001 Missioni Camilliane per l’Alto Volta Lire   1.000.000
03-10-2001 Missioni Comboniani. Verona Lire   2.000.000
03-10-2001 Missioni Saveriane. Parma Lire   1.400.000
03-10-2001 Missioni Comboniani. Verona Lire   2.000.000
03-10-2001 Procura delle Missioni. Parma Lire   1.400.000
30-10-2001 Associazione Chiese dell’Est. Brescia Lire   1.000.000
30-10-2001 Missione Salesiana di Quito ( Ecuador ) Lire   1.000.000
09-11-2001 Centro Att. Miss. Comboniane. Verona Lire   1.000.000
09-12-2001 Missione Parintins. Brasile Lire   1.000.000
01-04-2002 P. Manuel Mashahu. Burundi Euro     500
18-04-2002 Noel Nkurunziza. Burundi Euro     100
31-05-2002 Istituto Saveriano Missioni Estere Euro     300
31-05-2002 Istituto Saveriano  di Gallico ( RC ) Euro     300
02-07-2002 Mensa per i poveri di Bolivia Euro     650
25-09-2002 Sacerdoti dello Zambia Euro    1.000
02-10-2002 Antoine Mashahu. Burundi Euro     500
03-10-2002 Guido Mwanza e Daniel Maungani. Solwes. Zambia Euro    1,000
14-10-2002 Sacerdotidel Burundi Euro    1.000
O4-012003 Poveri della Bolivia Euro     800
17-01-2003 Sacerdoti del Burundi Euro     800
10-07-2003 Sac. Noel Nkurunziza. Burundi Euro     250
10-07-2003 Suore Gesù Buon Pastore Euro     450
30-07-2003 Sac. Noel Nkurunziza del Burundi Euro     950
15-08-2003 P. Tonino Manzotti, (dati di persona). Congo Euro    1000
04-09-2003 Gruppo missionario Brescello ( RE ) Euro      500
07-10-2003 Collegio Missioni Comboniane . Verona Euro      100
15-11-2003 Antoine Mashahu. Roma Euro      600
25-11-2003 P. Manuel Mashahu. Burundi Euro      600
10-12-2003 Sacerdoti dello Zambia Euro      600
10-12-2003 Congregazione Suore S. Giovanni Battista Euro      600
17-12-2003 Istituto Missionario Comboniano. Verona Euro      500
17-12-2003 Collegio Missioni Comboniane Africane Euro      500
06-02-2004 Don Lambert Niciteretse. Burundi Euro      200
25-04-2004 Ad un villaggio di Mindanao. Filippine Euro     2000
26-05-2004 Antoine Mashahu. Roma Euro       200
26-05-2004 Antoine Mashahu. Roma Euro       200
14-06-2004 P. Noel Nkurunziza. Roma Euro       350
03-11-2004 P. Tonino Mazzeo, Missionario in Senegal Euro       300
10-11-204 Sacerdoti. Burundi Euro       600
01-12-2004 Sac. Manuel Mashahu Euro        500
13-12-2004 Ad un Villaggio delle Filippine Euro       2000
30-12-2004 P. Noel Nkurunziza. Burundi Euro         500
30-12-2004 Sac. Noel Nkurunziza. Burundi Euro         510
14-01-2005 Caritas Diocesana di Mileto, pro-terremotati Euro       1.800
16-02-2005 Padre Lambert. Burundi Euro          250
21-02-2005 P. Tonino Manzotti, Missionario. Zaire Euro          500
22-02-2005 Collegio Missioni Comboniane. Verona Euro          500
28-02-2005 P. Lambert Niciteretse. Burundi Euro          250
07-06-2005 P. Daniel Maungani e Guido Mwanza. Zambia Euro          400
17-06-2005 P. T. Manzotti, Missionario . Zaire Euro          500
23-06-2005 Missione della Consolata, Onlus Euro          300
13-07-2005 Sac. Noel Nkurunziza. Roma Euro         1000
27-07-2005 Chiesa parrocchiale di Ungrey. Albania Euro         2000
28-07-2005 Suore Pastorelle di Ungrey. Albania Euro         2300
10-10-2005 Ass. Ital. Amici di Raoul Follereau Euro           300
10-10-2005 Missioni Consolata Onlus Euro           500
10-10-2005 Collegio Missioni Comboniane Africane Euro           500
10-10-2005 Amici dei Lebbrosi di Bologna Euro           300
10-10-2005 Istituto della Consolata. Torino Euro           500
10-10-2005 Collegio Missioni Comboniane. Verona Euro           500
10-10-2005 Missioni Consolata Onlus Euro           500
10-10-2005 Sac. Noel Nkurunziza. Burundi Euro           350
12-10-2005 Sac. Noel Nkurunziza. Burundi Euro           350
27-10-2005 Parrocchia di Ungrey. Albania Euro           200
28-10-2005 Missione di Ungrey. Albania Euro          2300
03-11-2005 AIFO. India Birbhum MDT Euro            300
09-12-2005 Don Santo. Missionario Fidei Donum. Uruguay Euro            300
09-12-2005 Diocesi di Melo. Uruguay Euro            300
14-01-2006 Casa Canonica Mindanao. Filippine Euro            700
20-04-2006 P. Manuel. Sacerdote del Burundi Euro            600
14-07-2006 Padre Martin del Burundi Euro            150
04-08-2006 Parrocchia di Ungrey. Albania Euro            700
08-08-2006 P. Tonino Manzotti,  missionario. Zaire Euro            500
05-10-2006 Congregazione di Gesù B. P. Euro          1000
30-10-2006 Pastorelle di Ungrey. Albania Euro          1000
11-11-2006 Collegio Missioni Comboniane. Verona Euro            500
18-11-2006 Comboniani di Verona Euro            500
18-11-2006 Daniel Maungani – Guido Mwanza. Zambia Euro            500
28-11-2006 Suore San Giovanni Battista. Zambia Euro        500
08-12-2006 Gruppo Missionario Brescello ( RE ) Euro       500
19-02-2007 Mindanao.  Filippine Euro      3000
19-02-2007 P. Tonino Mazzeo, missionario in Senegal Euro        800
20-03-2007 Prudencio Emata. Filippine Euro      3.100
01-05-2007 Mindanao. Filippine Euro      2.200
15-05-2007 Don Lambert Niciteretse. Roma Euro         200
20-06-2007 Sac. Noel Nkurunziza. Roma Euro         200
28-06-2007 Due sacerdoti del Burundi Euro         400
10-08-2007 Prudencio Emata. Filippine Euro      2.080
13-08-2007 Mindanao. Filippine Euro      2.000
28-09-2007 Lambert Niciteretse. Burundi Euro         500
17-10-2007 P. Tonino Mazzeo, missionario. Senegal Euro         750
24-10-2007 Missionario Cimino Giovambattista Euro         200
16-11-2007 Suore San Giovanni Battista. Souweri. Zambia Euro         500
27-11-2007 Caritas Diocesana pro alluvionati Bangladesh Euro         300
27-11-2007 Daniel Maungani e Guido Mwanza. Zambia Euro         500
27-11-2007 Caritas Diocesana pro alluvionati Bangladesh Euro         300
18-12-2007 Mindanao. Filippine Euro       2.605
25-02-2008 Sacerdoti Burundi Euro          800
25-02-2008 Manuel Mashahu.Roma Euro          200
27-02-2008 AIFO ( Ass. Ital. Amici di Raoul Follereau ) Euro          100
15-04-2008 AIFO Euro          100
16-04-2008 Prudencio Emata. Filippine Euro        3.520
16-04-2008 Mindanao. Filippine Euro        2.500
21-04-2008 Martin Sinumayaha. Roma Euro           200
10-05-2008 Lambert Niciteretse. Roma Euro           300
31-05-2008 Suore San Giovanni Battista. Roma Euro           600
18-07-2008 Suore Pastorelle di Ungrey. Albania Euro         1.600
25-07-2008 P. Nilton Missionario. Albania Euro            300
29-10-2008 Diocesi di Ungrey. Albania Euro         2.500
18-11-2008 Collegio Missioni Africane Euro            600
18-11-2008 Suore San Giovanni Battista. Roma Euro            600
18-03-2009 Ass. Ita. Amici Raoul Follereau Euro            100
29-04-2009 Missionari Brescello ( RE ) Euro            800
29-04-2009 Missionari Saveriani. Zaire Euro            500
29-04-2009 Studentessa Mindanao. Filippine Euro            300
07-11-2009 Associazione Chiese dell’Est. Romania Euro            820
08-11-2009 P. Tonino Mazzeo, Missionario. Senegal Euro            500
20-01-2010 Missionari Brescello (RE) Euro            500
20-01-2010 P. Tonino Manzotti. Zaire Euro          500
22-01-2010 Manuel Mashahu. Burundi Euro          500
01-02-2010 Mindanao. Filippine Euro       1.500
29-07-2010 Suore Pastorelle di Ungrey. Albania Euro          700
04-10-2010 Ragazza Universitaria di Mindanao. Filippine Euro          600
22-10-2010 P. Tonino Mazzeo Missionario. Senegal Euro          300

Tali ricevute sono 215 per una somma complessiva di donazioni di Lire: 75.859.380 e dal 2001 di Euro: 86.285.

Ciò si riferisce solo alla parrocchia di Brattirò. Non conosciamo quanto fatto nelle altre parrocchie dove ha svolto il sacerdozio.

Tutte queste cifre sono esatte perché risultano dalle ricevute di rimesse fatte. Ma sono sicuramente cifre in difetto perché credo che ce ne siano altre di cui non siamo a conoscenza.

Don Giuseppe non era un prete ricco, anzi era povero e, forse, si privava del suo e credo anche del necessario e a volte persino dell’indispensabile, per donare.

Aveva una predilezione particolare per i missionari. I missionari sono religiosi, ma anche laici che diffondono la fede cristiana, per lo più tra gente indifferente se non ostile.

La Missione è un istituto tipico delle religioni a carattere universale, che sono portatrici di un messaggio destinato a tutti gli uomini.

L’orizzonte delle missioni cristiane venne rinnovato dai grandi viaggi di esplorazione della fine del XV secolo. La conquista e la successiva colonizzazione di quelle immense regioni sconosciute sconvolsero il convincimento che non vi fossero più uomini che non avessero mai ricevuto l’annuncio evangelico.

Quasi tutte le spedizioni europee furono accompagnati e da missionari. Papa Alessandro V, al secolo Rodrigo Borgia, 211° Papa (1492 – 1503), affidò un mandato ufficiale a portoghesi e spagnoli di provvedere alla evangelizzazione di quei popoli indigeni delle terre da loro scoperte (“Patronato”).

Il Cristianesimo è la religione missionaria per eccellenza, la propagazione della sua fede è un mandato specifico affidato da Cristo ai suoi apostoli. “Andate e ammaestrate tutte le genti”, fu loro detto.

Teodosio, imperatore romano dal 379 al 395, anno della sua morte a Milano, aveva imposto la dottrina nicena come religione di stato, perseguitando scismatici ed eretici. Nei confronti del paganesimo si mantenne dapprima neutrale e tollerante. Successivamente il vescovo di Milano, Ambrogio, lo indusse ad una politica anti-ariana e ad eliminare le ultime vestigia dei culti pagani, pertanto divenne sempre più intransigente per cui decretò la chiusura dei templi e proibì qualunque forma di culto pagano.

Il Cristianesimo divenne religione ufficiale di Stato, l’unica ammessa dentro i confini dell’impero. Allora si sviluppò il monachesimo missionario, perché furono i monaci a evangelizzare i popoli barbari.

Successivamente, numerosi furono gli ordini e le congregazioni che cominciarono a svolgere attività missionaria: la Compagnia di Gesù (Gesuiti), i Francescani, i Domenicani.

Le diverse Missioni hanno a capo  arcivescovi,  vescovi,  vicari apostolici,  prefetti apostolici oppure semplici superiori.

Ci sono alcuni Istituti dediti, in modo specifico, alle Missioni. A tanti di questi don Giuseppe inviò molto denaro.

Ricordiamo i tanti missionari d’Africa o Padri Bianchi dal “Burnu” (ampio mantello di lana con cappuccio) arabo che indossano. Tale congregazione fu fondata nel 1868 dal cardinale Lavigerie. Charles Martial Allemand Lavigerie era un prelato francese vissuto dal 1825 al 1892. Fu vescovo di Nancy e, dal 1867,  arcivescovo di Algeri fino a divenire cardinale (1881) e Primate d’Africa con sede a Cartagine.

Si adoperò tutta la vita per la conversione dei musulmani e, a tale scopo, fondò le congregazioni dei Padri Bianchi (1868) e delle Suore Bianche (1869).

Altri “beneficiati” sono stati:

1) i missionari della Consolata, istituto fondato nel 1901 a Torino dal padre Giuseppe Allamano (1851 – 1920). Le Missioni della Consolata furono approvate nel 1923.

 2) i Missionari Africani di Verona (1867) o Figli del Sacro Cuore di Gesù e i Comboniani, congregazione fondata nel 1867 da Daniele Comboni (1831, Limone sul Garda – 1881, Khartum) e approvata definitivamente nel 1895. Comboni formò un clero indigeno per convertire l’Africa tra cui le Pie Madri della Nigrizia fondate nel 1872.

3) le Missioni Camilliane dell’Alto Volta. Camilliane è la denominazione popolare delle religiose appartenenti a congregazioni che portano la croce di San Camillo; sono chierici dell’ordine dei ministri degli infermi, anche contagiosi, ordine fondato nel 1582 da San Camillo de Lellis e approvato, nel 1586, da Papa Sisto V, al secolo Felice Peretti, 224° Papa (1585-1590). I Camilliani portano una croce rossa sul petto.

Camillo de Lellis nacque nel 1550 a Bucchianico, in provincia di Chieti, e morì a Roma nel 1614. Era un nobile che, combattendo contro i turchi, rimase ferito a un piede. Ebbe una crisi di coscienza ed entrò in un convento di cappuccini. La sua ferita al piede non si rimarginò mai e allora decise di dedicarsi all’assistenza dei malati. Nel 1582, fu ordinato sacerdote e fondò l’ordine dei Camilliani. Fu canonizzato nel 1746 da Papa Benedetto XIV, 244° Papa dal 1740 al 1758, al secolo il cardinale Prospero Lambertini. Di lui si sa che in conclave disse ai cardinali: “Volete un santo? Eleggete Gotti. Volete un politico? Eleggete Aldobrandini. Volete un uomo? Eleggete me!” San Camillo è patrono dei malati e degli ospedali.

4) Missioni Salesiane, sono le Figlie di Maria Ausiliatrice, congregazione istituita da San Giovanni Bosco.

5) Istituto Saveriano, fondato in memoria del beato Saverio Mario Bianchi, (1743, Arpino – 1815, Napoli). Nel 1762, Saverio Mario Bianchi entrò tra i barnabiti, che erano religiosi della congregazione dei chierici di San Paolo fondata da sant’Antonio Maria Zaccaria nel 1530. I Barnabiti si stabilirono nel chiostro di San Barbara, a Milano, da cui deriva il loro nome. Saverio Mario Bianchi fu ordinato sacerdote nel 1760 a Napoli. Tenne corsi di Missione nel napoletano ove esercitò larga influenza sul popolo. Fu proclamato Beato nel 1893 da Leone XIII, 253° Papa, dal 1878 al 1903, al secolo era Gioacchino Pecci.

Ci sono pure le Missionarie Saveriane di Maria, il cui fondatore fu il vescovo di Parma Guido Maria Conforti che la Chiesa ha dichiarato Santo il 23 ottobre 2011, a ottant’anni dalla sua morte. Guido Conforti morì a 66 anni senza vedere realizzata l’idea delle Missionarie Saveriane di Maria, cosa che completò un suo missionario, padre Giacomo Spagnolo, che insieme a Celestina Bottego, darà inizio all’opera nel 1945, circa cinquanta anni dopo la nascita dell’Istituto Missionario Saveriano.

Citiamo gli altri “beneficiati” delle donazioni elargite da don Giuseppe:

  1. A) Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) in aiuto ai lebbrosi d’Africa. Don Giuseppe mi diceva: “Bisogna dare ai fratelli lebbrosi non solo il cibo per il corpo, ma anche quello dell’anima che costituisce una vera e grande gioia!”.
  2. B) Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista.
  3. C) Terremotati nazionali e stranieri.
  4. D) Profughi della Cambogia e di altri Paesi.
  5. E) Caritas diocesana e regionale.
  6. F) Comunità per recupero drogati.
  7. G) Alluvionati ( Bangladesh).
  8. H) Parrocchie e Diocesi specie albanesi e indiane per la costruzione di chiese o per comprare statue della Madonna e di Santi.
  9. I) Preti neri che “mantenne” agli studi Teologici a Roma.
  • TESTIMONIANZE DI   RINGRAZIAMENTO

Riportiamo , di tutto questo operato di don Giuseppe, alcune testimonianze.

21 febbraio 1993

Caro Padre e Benefattore

Come sta e come va il suo ministero sacerdotale? Io sto molto bene e anche la mia formazione sacerdotale non crea problemi.

Padre, vorrei presentarmi un po’ e ringraziarla della Sua benevolenza nei miei confronti. In particolare La ringrazio dei soldi che Lei mi ha mandato tramite Sr. Tarcisia.

Ho 27 anni, attualmente sto al Pontificio Collegio Beda, sono membro della diocesi di Solwezi in Zambia. Sono il primogenito di otto figli. In Zambia sono stato per 5 anni in seminario. Il 24 ottobre, tre mesi fa, sono arrivato a Roma per continuare gli studi Teologici. E’ previsto un triennio di studi qui a Roma; poi spero di poter tornare a casa.

Caro Padre Giuseppe, sono contentissimo di averLa come benefattore spirituale e materiale.

Questo spirito d’amore e di generosità che trovo nel Suo cuore, vorrei impararlo anche io. Padre, di nuovo, La ringrazio del Suo sostentamento; lo userò accuratamente.

Le chiedo le sue preghiere, così come anch’io sto pregando per lei.

 

Suo figlio spirituale

Daniel Maungani.

 

 

Suore di Gesù Buon Pastore

      “ Pastorelle”

Sede provinciale Centro-Sud- C.P. 51

Via Trilussa, 130

Albano Laziale ( Roma )

 

Gent.mo d. Giuseppe,

la ringrazio molto per questa sua partecipazione allo sviluppo della nostra missione albanese che, appena iniziata, ha conosciuto difficoltà e problemi, non solo quelli legati all’avvio di qualunque opera ma quelli che hanno coinvolto l’intero popolo albanese, chi come vittima, chi come oppressore.

Le nostre sorelle che, consapevolmente hanno scelto di restare, faranno buon uso delle offerte pervenute dalla carità e dalla fede delle comunità cristiane.

I depliants e i fogli “Amici della missione“ che le invio a parte, consentiranno di  avere una conoscenza ravvicinata del luogo e delle situazioni a cui la sensibilità e la generosità degli offerenti va incontro.

La preghiamo di rendersi interprete, presso queste persone, della nostra gratitudine e della nostra preghiera.

Un fraterno augurio di bene per lei e il suo ministero pastorale.

 

Albano Laziale, 12 luglio, 1997.

 

Padre Giuseppe Casti, S.D.B,

Salesiani di “ Don Bosco “

 

 

 

 

Matunga, Mumbai. India

AVE Maria                                                                        

 19 Febbraio 1999

 

Amatissimo don Giuseppe,

Grazie per il dono prezioso di 1.000.000 di Lire, che utilizzeremo per provvedere cibo e medicine ai bambini che vivono nei marciapiedi di Bombay, agli orfanelli, ai poveri lebbrosi. Preghiamo con affetto e riconoscenza per Lei, i suoi cari, i parrocchiani affidati alle sue cure.

Continuiamo il lavoro con la solita energia, ma tra maggiori difficoltà per la Chiesa: speriamo che la situazione ritorni presto normale. Prendiamo tutto con fiducia nella bontà del Signore; adesso poi siamo entrati nel tempo di Quaresima, e possiamo unire la nostra ansietà a quella dei nostri poveri, e sentirci più vicini a loro.

Il Novantesimo Anniversario della nascita di Padre Aurelio è stato turbato da un brutto incidente stradale: una delle Jeep della nostra Missione è stata travolta da un camion: due suore e l’autista sono morti sul colpo, mentre due nostri sacerdoti sono ricoverati all’ospedale in condizioni gravi.

Posso chiederLe la carità di una preghierina per loro? Tutti noi La assicuriamo della nostra riconoscenza e delle nostre preghiere.

 

 Mi creda sempre suo de. ,mo

    Padre Giuseppe Castro

 

Alla Comunità Parrocchiale

    Brattirò. VV.   ITALIA

Come direttrice dell’istituto non so da dove iniziare per ringraziare la Comunità, l’associazione e le singole persone. Quello che avete fatto, quello che la Signora Teresa ci ha portato, noi forse non lo avremmo mai potuto comprare. Quello che per voi è superfluo, per noi è utile, indispensabile. I bambini sono contenti, capiscono che qualcuno che neanche conoscono li amano e li aiutano, senza chiedere niente in cambio. Avete pensato alle cose essenziali come la lavatrice, l’abbigliamento, il disinfettante, tutto quello che serve per l’igiene del corpo, le posate, avete pensato alle cose grandi, alle cose piccole .Ho notato però con piacere che se anche spendendo tanto, avete pensato anche al televisore  (era il sogno dei bimbi, noi non possiamo comprare il necessario, figuriamoci il televisore). Avete ridato il sorriso ad ogni bimbo. I loro occhi si sono illuminati. Per un paio di ore al giorno i loro pensieri voleranno in un mondo diverso, in una realtà diversa da quella che vivono ogni giorno. La loro è fatta di tristezza, di miseria, di sofferenza fisica e psichica (per i bambini è molto importante rilassarsi mentalmente ogni tanto). Conoscevamo la generosità degli italiani, ma non sapevamo quella dei calabresi, quella degli amici della Signora Teresa. Con noi siete stati caldissimi, generosissimi. Il vostro caldo sole riscalda non solo i vostri corpi, ma principalmente il vostro cuore. Ringrazio tutti, uno per uno, non come Direttrice dell’internato ma come Madre. Ed è a nome di tutte le madri della Bielorussia che Vi ringrazio, a nome di tutte quelle madri che non si possono prendere cura dei loro bambini e che mai lo potranno fare. Il nostro internato è piccolo ma le sue porte sono aperte a tutti gli amici, così come è aperto il nostro cuore.

A nome di tutti i bambini, Grazie, non ci potremmo mai scordare di voi.

Abbiamo bisogno di voi.

Kresnoia, 24/06/2000

Segue un timbro circolare in “cirillico” e una firma.

 La Direttrice

                                                                                                 Firma illegibile

Lima 9 – 7 – 02

 

Reverendo don Giuseppe,

sono Suor Michelina, una pastorella che lavora in Lima ed ho ricevuto dalla nostra Economa Generale suor Aminta, la richiesta di due adozioni a distanza che vuol fare lei con (la catechesi,  bambini prima comunione)  ed una famiglia della Parrocchia.

Qui in verità i bambini bisognosi di aiuto sono tanti che ci resta solo l’imbarazzo della scelta.

Vi proponiamo l’adozione di Sonia Huamaccto Jota. Ha cinque anni, infatti, è nata il 26 – 9 – del 1996 e frequenta una delle scuole materne che lo Stato ha istituito per i bambini più poveri.

I genitori si chiamano Primitivo Huamaccto il papà e Donatilla Jota la mamma. Sono molto poveri, vivono in una specie di capanna fatta di cartoni e di canne. Il papà è muratore mo non ha lavoro fisso e la mamma si aiuta un po’ lavando roba nelle case.

L’altra è una ragazzetta di dodici anni e si chiama Jennifer Magdalena Davalos Munoz. E’ nata il 29 – 8 – 1989 e frequenta la prima media. Il papà si chiama Jorge Davalos De la Cruz e la mamma, Blanca Munoz Chavez, è morta due anni fa. Vive in una modesta casetta vicino a noi. Il papà era riuscito a costruirla anni fa quando aveva un buon lavoro ma in seguito al fallimento dell’impresa non è più riuscito a trovare lavoro e guadagna qualcosa lavando macchine.

Mi farebbe piacere sapere quale delle due bimbe adotta la famiglia e quale la catechesi per comunicarlo alle interessate e metterle in comunicazione con voi.

La ringrazio di cuore per la solidarietà che manifesta con i più poveri e le assicuro il mio ricordo al Signore perché benedica la sua missione sacerdotale.

 

Con viva riconoscenza .Suor Michelina Pena.

 

 

1 – 6 – 2005

Carissimo don Giuseppe,

io sono Leonora Emata, la mamma di Jessrel Emata. Jessrel è un bambino che avete aiutato perché è un bambino ammalato. Ho ricevuto l’aiuto che mi avete mandato, grazie tanto tanto, sono molto contenta che mi avete salvato con questo grosso problema di mio figlio. Sono molto fortunata ad avere questa possibilità, il Signore mi ha mandato una providenza tramite voi a fare stare miglio mio figlio. Finalmente ho potuto comprare le medicine al completo, perché lui è un bambino sofferente. Adesso sta molto meglio grazie per il vostro aiuto, perché è  stato un grande aiuto per noi. Il medico ha detto che deve essere controllato una volta al mese. Adesso sta facendo la cura.

Tutta la mia famiglia ringrazia a voi, grazie, grazie e grazie ancora.

 

Genitore di Jessrel

 

13 – 9 – 2006

Carissimi amici della comunità di Brattirò,

sono p. Tonino Mazzeo, degli Oblati di Maria Immacolata, originario di Zungri e missionario in Senegal da oltre 23 anni. Nelle mie scorse vacanze di tre anni fa, ho avuto la gioia di partecipare alla preparazione della vostra festa patronale, così come spero di poterlo rifare nella prossima estate, quando, se Dio vuole, ritornerò nella mia cara terra natale. Insieme agli auguri per una santa quaresima vi trasmetto i miei più sentiti ringraziamenti per l’offerta di 8oo euro che don Giuseppe, vostro carissimo Parroco, mi ha trasmesso, in data 19 – 02 – 07. E’ un’offerta destinata alla celebrazione di Sante Messe che, come potete benissimo immaginare, noi missionari li usiamo per i bisogni più urgenti della missione. Inoltre, le intenzioni di messe che ricevo dai sacerdoti e dai fedeli, sensibili alle necessità della nostra missione, non solo sono per me, ma sono condivise con tutti gli altri padri che, fra l’altro, non possono assolutamente aspettarsi di ricevere intenzioni di messe dalla nostra povera gente.

Insieme ai ringraziamenti per la somma ricevuta volevo elogiare l’iniziativa “non corone di fiori, ma opere di bene“, presa dal vostro parroco e condivisa da tutta la vostra comunità.

So che al giorno d’oggi non è facile andare contro ciò che “la gente dice a tutto ciò che la gente fa “, tuttavia, coloro che, con coraggio e decisione, sanno andare al di la delle “apparenze”, non saranno certo delusi, anzi non tarderanno ad essere esauditi nei loro bisogni d’ordine materiale, ma soprattutto d’ordine spirituale.

A tutti un carissimo abbraccio e un arrivederci a presto.

Se qualcuno vuole scrivere oppure comunicare attraverso Internet, potete chiedere il mio indirizzo a don Giuseppe.

 ( tonino mar@refer.sn   ID Skype:toninomazzeo )

 

MOTRAT E IEZUSIT BARIUT TE MIRE

             “ BARITORE”

Misioni Katolik-“Gjakomo Alberione”

Ungrej Kashniet – LEZHE – ALBANIA                                   

 Ungrej 05 – 08 – 2008

 

La comunità delle Suore Pastorelle di Ungrej (Albania) ringraziano sentitamente per la generosa offerta della comunità parrocchiale di Brattirò pervenutaci tramite il vostro parroco don Giuseppe.

La sua presenza è stata per noi un valido aiuto e lo ringraziamo per quanto ha fatto e siamo pronte ad accoglierlo ancora nella nostra missione quando lo vorrà.

Vi ricordiamo nella preghiera perché il Signore vi ricompensi e vi benedica.

 

Con riconoscenza

   Le Suore Pastorelle

 

20 – 01 – 2010

Carissimo don Giuseppe,

per i defunti delle VS quattro parrocchie abbiamo celebrato trenta S. Messe di suffragio: siamo quattro missionari anziani e non sempre provvisti di intenzione per la messa.

Con riconoscenza. Tanti saluti e il ricordo nella preghiera per voi e la vostra gente.

Fiano

 

Don Giuseppe mi diceva “ Tante cose, tanto!! Per noi è superfluo, ma per altri è utile, o meglio, indispensabile “.

Animato da questo grande spirito, per una intera vita, don Giuseppe, donò.

Esiste gioia più grande di quella di fare contenti persone bisognose la cui realtà è fatta di miseria, di sofferenza e di tristezza?

Esiste appagamento più grande di quello di avere dato un sorriso a bambini che non hanno nulla, con un piccolo dono tolto al nostro superfluo?

Si rimane appagati nell’anima con la certezza di essere, un giorno, gratificati nel Regno dei Cieli.

DONAZIONI “ PARROCCHIANI”

Don Giuseppe non fece soltanto donazioni missionarie: tanti aiuti li elargì anche a parrocchiani. Lui mi fece tante confidenze su persone che lo andavano a trovare in chiesa o alla casa canonica e gli chiedevano aiuti, che si concretizzavano in donazioni di denaro o nel pagamento di bollette di luce, telefono, ecc. ecc.

Mi chiedeva se con me facevano altrettanto. Ma gli rispondevo che nessuno mai mi si era rivolto per simili aiuti. Mi era capitato di aver dato aiuti economici ad extra-comunitari, e di questo eravamo consapevoli perché certe cose ce li confidavamo e posso giurare davanti a Dio che a lui succedeva altrettanto.

Non mi fece mai nomi, ne io gliel’ho mai chiesto; ultimamente era rammaricato perché: “ Ho dato un forte aiuto economico a una persona insospettabile…”.

  • I PELLEGRINAGGI

A don Giuseppe piaceva tanto fare pellegrinaggi, anzi ne gioiva perché così poteva far conoscere ai pellegrini che accompagnava luoghi sacri e “storie” di vita di Santi… sempre esempio e monito di fede cristiana.

Quella del pellegrinaggio è una pratica di devozione, sempre esistita, consistente nel visitare in comitive, ma anche da soli, un luogo santo. Ovviamente, la ideologia del pellegrinaggio sta nella credenza di partecipare al sacro qualora ci si accosti ad esso, liberamente e/o nei tempi prestabiliti (feste particolari) e nei luoghi dovuti (i santuari).

Il pellegrinaggio implica una speranza di rigenerazione materiale (come la guarigione da malattie) o spirituale; pertanto comporta riti, diciamo purificatori, celebrati per recuperare o far recuperare a qualcuno lo stato di incontaminatezza e purità da un peccato per renderlo degno di entrare in contatto col sacro. Ma comporta anche pratiche ascetiche come digiuni, preghiere, patimenti.

Nei paesi vicini  Le mete dei pellegrinaggi di don Giuseppe sono stati: CIARAMITI, in ricorrenza della festa di San Paolo, patrono di quella parrocchia, che si celebra il 30 giugno. Si dovrebbe celebrare il 29 giugno, ma siccome in quella stessa data si commemora  a Brattirò la ricorrenza di San Pietro, allora per concomitanza e per dare la possibilità ai parrocchiani di partecipare alle due festività, da tempo immemorabile si è deciso di spostare al giorno successivo la celebrazione della ricorrenza di San Paolo. Si partiva da Brattirò e si arrivava dopo circa un’oretta,  camminando piano e alternando preghiere e canti religiosi con don Giuseppe capofila. Arrivati a Ciaramiti, si assisteva alla messa e alla processione il cui corteo raggiungeva la località “Pantano”. Alla fine, si era fatta sera e si ritornava a casa ognuno per proprio conto.

Altro pellegrinaggio si faceva a Spilinga, in occasione della Madonna della Fontana, la cui festa si celebra il 21 maggio, però il pellegrinaggio coi fedeli don Giuseppe lo faceva il giorno prima, cioè il 20 maggio perché così poteva officiare  tranquillamente la Santa Messa. Il tragitto era un po’ lungo e si andava dalla fiumara che separava i territori dei due paesi, appunto Brattirò e Spilinga. Il percorso era piacevole ed era in discesa nel primo tratto, poi, attraversata la fiumara, era in salita per cui un po’ si arrancava. Don Giuseppe procedeva davanti a tutti, attorniato da tanti bambini coi quali faceva tratti di percorso di corsa per poi riposarsi sopra un sentiero o in una piccola radura ed aspettare tutti gli altri. Arrivati al Santuario celebrava  la Messa, poi, a sera, ognuno tornava a casa. Ma non tutti facevano questo viaggio di ritorno a piedi, alcuni ritornavano in macchina con qualche familiare.

Ma il cammino più faticoso era quando si andava al santuario della Madonna del Carmelo a MONTE PORO. La festa è il 16 luglio, ma il pellegrinaggio don Giuseppe lo faceva il giorno prima, il 15 luglio. Il percorso era il doppio rispetto a quello di Spilinga e ci si arrivava in non meno di tre ore. La partenza era al mattino presto. Spesso lungo il cammino, si sostava per riposarsi e riprendere le forze. L’arrivo era nella tarda mattinata, e don Giuseppe celebrava la Messa. Poi ci si riposava in quella invitante frescura, si pranzava e verso sera si faceva ritorno a casa, in macchina.

Nei Santuari : Don Giuseppe ha visitato, con comitive di pellegrini, in autobus, in treno o in aereo, diversi santuari in Italia e all’estero. I pellegrini erano parrocchiani e tutti tornavano sempre gioiosi e soddisfatti per il comportamento e le attenzioni di don Giuseppe e più temprati nell’anima. Si ricordano i pellegrinaggi presso:

Santuario di San Francesco di Paola: il Santo, Francesco D’Alessio,  nacque a Paola (Cosenza) nel 1416 e morì in Francia, a Plessis-les-Tours, nel 1507. All’età di dodici anni si ritirò in una grotta per condurre vita eremitica. Nel 1435 fondò, con altri giovani, la Congregazione dei Frati Eremiti, poi denominata dei Minimi. Visse in assoluta penitenza adoperandosi in opere caritative e di assistenza ai bisognosi e agli ammalati. Si recò in Francia alla corte di Luigi XI su ordine di Sisto IV, al secolo Francesco della Rovere, 209° Papa (1471-1484).  Fu direttore spirituale di Carlo VIII, figlio di Luigi XI, di cui favorì le nozze con Anna di Bretagna,  e in Francia si adoperò a diffondere il suo ordine con nuovi istituti. Fu canonizzato nel 1519 da Leone X, al secolo Giovanni dei Medici, 214° Papa (1513 – 1521). Il Santuario di Paola fu distrutto nel 1554 dai turchi e fu ricostruito in forme rinascimentali e barocche. Si commemora il 2 aprile. Dal 1962 è Patrono della Calabria, con Bolla di Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, 258° papa (1958-1963). A Paola si possono visitare i luoghi dove il Santo si ritirava per pregare, dove dormiva in una grotta e su un giaciglio di pietra e la bellissima chiesa.

Santuario di San Francesco d’Assisi (1182-1226). E’ il fondatore dell’Ordine dei Frati Minori (Francescani) e delle Clarisse (Ordine fondato nel 1212 da Santa Chiara, che visse  dal 1194 al 1253, con l’aiuto di San Francesco). Il Poverello di Assisi abbandonò le ricchezze e si votò a una vita di povertà e di predicazione. Codificò le norme di vita nelle sue regole, che furono approvate da Innocenzo III, al secolo Giovanni  Lotario dei conti di Segni, 173° papa (1198-1216). Nel settembre del 1224, ricevette le “Stimmate” sul monte della Verna, nel Casentino. Morì alla Porziuncola (chiesetta compresa a guisa di cappella nel sontuoso tempio di Santa Maria degli Angeli) di Assisi nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1226. Il 15 luglio 1228 fu canonizzato da Gregorio IX, al secolo Ugolino  dei conti di Segni, 175° Papa (1227-1241). San Francesco d’Assisi  fu proclamato Patrono d’Italia insieme con Santa Caterina da Siena (1347 Siena – 1380 Roma) nel 1939.  La festa si celebra il 4 ottobre.

Santuario della Madonna del Rosario di Pompei. Pompei è la città marinara dove operano Fede e Carità e dove perenne arde la preghiera. Il Santuario fu costruito nel 1883 e inaugurato da Leone XIII; fu costruito non da ricchi o mecenati ma col dono di un soldo al mese dato dai poveri.

Loreto: per visitare il Santuario che custodisce la Santa Casa della Sacra Famiglia.

Fatima, piccolo centro del Portogallo, sconosciuto fino al 1917, poi assurto a grande importanza dopo le apparizioni della Madonna a tre pastorelli: Francesco, Giacinto e Lucia. Dal 1930, anno in cui fu autorizzato il culto della Madonna, folle di pellegrini arrivano da ogni parte del mondo.

Lourdes: in Francia, è uno dei più importanti centri religiosi  del mondo. L’11 febbraio del 1858 la Madonna apparve, nella grotta di Massabielle, a una fanciulla quattordicenne, Bernadette Soubirous. La “Signora” vestita di biano apparve 18 volte fino al 16 luglio, svelò di essere l’Immacolata e ordinò la costruzione di una cappella come meta di una processione. Nel 1907 Pio X, al secolo Giuseppe Sarto, 254° Papa (1903-1914) approvò la festa liturgica dell’apparizione dell’Immacolata.

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