Le ultime informazioni che vi ho fornito risalgono alle ore 13.00 di venerdì 19.
Da allora, fino alle 16.00 di oggi, lunedì 22, almeno secondo le informazioni che sono riuscito a raccogliere, abbiamo i seguenti aggiornamenti:
- circa il caso positivo al molecolare rilevato a Caria e comunicato nell’ultimo post, come accennato, sembra essere slegato dagli altri dei giorni scorsi, aspetto da non sottovalutare; ma gli esiti dei tamponi rapidi effettuati sui contatti stretti di questa persona finora sono stati negativi. Probabilmente dovrebbe essere una situazione circoscritta o circoscrivibile. Sempre riguardo a Caria, è giunto esito altri tamponi molecolari (dovrebbero essere 4) collegati ai contagi dei giorni scorsi e sono risultati negativi.
- a Brattirò si hanno due casi positivi ma al test rapido, quindi per ora non li computiamo tra i casi accertati. Probabilmente sono collegati ai contagi degli ultimi giorni, ma si sta cercando di approfondire e capire meglio la situazione, soprattutto per poter intervenire tempestivamente col tracciamento ed evitare problemi. Sempre nella stessa frazione vi sono due positivi al molecolare ma, pur facendo parte – di fatto – della comunità drapiese, queste persone risultano residenti a Ricadi, quindi nel computo ufficiale non dovrebbero risultare nel conteggio di Drapia. Questi ultimi due casi sono collegati ai contagi degli ultimi giorni.
- sempre a Brattirò abbiamo un altro ricovero che è avvenuto nel pomeriggio di venerdì;
- a Drapia si registra, infine, un guarito.
Riepiloghiamo, quindi, il quadro:
- abbiamo 2 casi attivi a Drapia e 1 a S. Angelo (riferiti a settimane addietro);
- a Brattirò i casi positivi al molecolare sono gli 11 dei giorni scorsi, più 2 positivi al test rapido, più 2 positivi al molecolare che nel computo ufficiale – come detto – risultano residenti a Ricadi;
- a Caria i casi attivi, positivi al molecolare, sono sempre 8;
- le persone in ospedale sono 6; tutte di Brattirò.
Che dire.
I casi ci sono.
Bisogna fare molta attenzione perché virus è tra noi.
L’appello è rivolto a tutti, affinché si rispettino rigorosamente le regole.
Il rischio di poter finire in zona rossa, qualora trend contagi non si arrestasse o si allargasse ad altri nuclei familiari, purtroppo c’è.
MarioVallone
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