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L’impegno etico-estetico di Katia Debora Melis

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Recentemente ho pubblicato il libro della poetessa sarda Katia Debora Melis.

Si tratta del sesto volume che pubblica con me.

L’opera  si intitola “Cuore di mussola” e contiene anche un saggio introduttivo del prof. Nicola Rombolà.

Di seguito un “brano” di quest’ultimo scritto.

m.v.

 

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L’impegno etico-estetico di Katia Debora Melis: una poesia che non si arrende e che lotta per restituire coscienza e verità alla parola poetica. “Cuore di mussola” testimonia questa radicale necessità esistenziale e morale .

 

La poesia è anche istinto, oltre che ispirazione e labor limae. Nell’istinto poetico si incontrano sia la natura che la cultura, quando a generarlo sono la spontaneità di un fiore, di un amore, di un dolore, di un odore, di una carezza, di una sensazione, di un sentimento.  Anche l’istinto ha una sua impronta culturale, di raffinatezza estetica, di sensibilità emotiva, di rarefazione sublime, di logos creativo.

La riflessione scaturisce leggendo le poesie di Katia Debora Melis. E l’ultima sua raccolta, Cuore di mussola, è rivelatrice. Il mosaico composto di segni, di caratteri, di suoni e di enigmi, nasconde un disegno, la complessità del mistero che copre e scopre l’ispirazione.

Qual è la scoperta? Avverti che la poesia è necessaria più che mai in questo frangente in cui l’umanità scopre di essere sempre più fragile, più smarrita, più precaria e sperimenta il naufragio esistenziale, materiale, spirituale, emotivo, quell’oblio dovuto all’artificio e all’artificiosità dell’homo technologicus, che lo allontana dal segreto linguaggio che trasmette il contatto con le creature del cielo e della terra che ti invitano a fermare lo sguardo.

Queste liriche aiutano a pensare, a riflettere sul significato dell’essere e dell’esistere, e offrono la possibilità di guardare il mondo con occhi nuovi, con punti di vista che demistificano la realtà: rivelano i tanti enigmi che si nascondono dietro il velo dell’esperienza conoscitiva attraverso l’esistente che la filosofia greca ha racchiuso in parole dal significato opposto ma non contrapposto, come noumeno e fenomeno o psiche e techne….

Nicola Rombolà

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