No allo smantellamento dell’ospedale di Tropea!

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E’ di queste ore la notizia che Il Reparto di Urologia, ultimo reparto chirurgico rimasto nell’ospedale di Tropea, sarà trasferito a Vibo Valentia tra pochi giorni.

Continua l’azione di smantellamento dell’Ospedale di Tropea iniziata circa 10 anni fa, e che ha portato nel
tempo alla chiusura di Ostetricia, Chirurgia e Ortopedia ed al depotenziamento di una serie di servizi che sono stati resi quasi evanescenti, come la radiologia ed il laboratorio analisi.

Atteso che siamo tutti consapevoli che l’Unità Operativa Complessa di Urologia debba trovare la sua naturale collocazione nel presidio ospedaliero di Vibo, ci chiediamo come mai con altrettanta solerzia non si sia provveduto in questi anni a reintegrare il nostro ospedale di quei reparti e servizi che la Regione Calabria e le varie strutture commissariali hanno previsto nei vari DCA.

L’Ospedale di Tropea è un Ospedale Generale, ciò significa che al suo interno devono essere presenti per legge un reparto di Chirurgia, un reparto di Ortopedia, un reparto di Medicina Generale, il pronto soccorso ed i servizi necessari al loro funzionamento.

Se a ciò si aggiunge l’oneroso investimento economico affrontato per la ristrutturazione della struttura, i cui lavori sono ancora in corso, diventa davvero incomprensibile la logica che ha portato a questa decisione, ed al mancato potenziamento secondo quanto previsto dalle linee guida regionali.

I cittadini chiedono con forza che chi ci amministra intervenga con forza per scongiurare quella che sembra essere il preludio alla chiusura definitiva di un ospedale che serve un bacino d’utenza enorme, considerando anche le centinaia di migliaia di persone che ogni anno scelgono il nostro territorio come meta per le loro vacanze. Soprattutto in un momento come questo che stiamo vivendo, in cui sulla sanità sono concentrati gli sforzi di tutte le regioni e dell’intero Paese affinché siano garantiti servizi a tutela della salute, appare incomprensibile una decisione così veloce per il trasferimento di un reparto, a fronte di una lentezza esasperante per l’attuazione di servizi promessi da anni.

Il diritto alla salute è un DIRITTO sancito dalla Costituzione: per far capire scelte prese dall’alto è importante, anzi essenziale, parlare il linguaggio della verità ai cittadini, affinché le decisioni prese, che riguardano la salute di tutti, possano essere comprese.

Associazione Parte Attiva

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