m.v.
Premessa:
Amico lettore,
a te che mi segui nel mio cammino letterario e che mi leggi, alla “morte” di Filomena avevo promesso che ti avrei raccontato una nuova storia.
Una nuova storia viene raccontata in questo libro, che tu leggerai e giudicherai. Una storia che racconta il tempo, una storia che racconta le persone. Una storia nuova, una storia diversa, una storia che è la stessa storia. Perché la storia è sempre uguale, la storia non cambia mai. La storia è la storia dell’uomo e della donna che vivono giorno per giorno su questa terra, fanno essi la storia e non se ne accorgono. Fanno la storia con il loro lavoro, con il loro amore, con il loro peccato. Perché la storia è amore ed è peccato, questa è la Storia.
La storia che leggerai è una breve storia. Breve, come “breve” è stato definito il secolo trascorso. Essa fa da sfondo al racconto dove i personaggi si muovono e agiscono insieme alla Storia, come attori sul palcoscenico della vita dove recitano, volontariamente o involontariamente, la propria parte in sintonia fra di loro.
Una storia breve, intensa e drammatica. Una storia vera, falsa o inventata. Una storia che c’è stata. Una storia dove verità e immaginazione si confondono, corrono sul filo della fantasia, ma che non è fantasia. Una storia di ieri, che è una storia di oggi, forse anche di domani.
Quello che leggerai, è la storia di una ragazza che porta una bandiera, una bandiera che segna la Storia. È la storia di una ragazza che vive la sua storia e va per la sua strada. Io ti racconto la sua storia, che è il trait-d’union o il punto di rottura fra due generazioni vissute con ansie e aspettative diverse a cavallo del ‘68. Che è un sogno e che segna il punto di passaggio tra il passato e il presente, lasciando in sospeso il futuro. Ti piacerà, non ti piacerà: la Storia è quella là.
Buona lettura e, se hai tempo e voglia, seguimi ancora. Ti racconterò un’altra storia. Perché la Storia, la Storia non si ferma mai. Continua ancora, con l’umanità.
L’Autore
Commenti
comments