Considerevole la partecipazione di pubblico, tutti comunque a distanza e con la mascherina.
Ho avuto il piacere e l’onore, oltre che di pubblicare il libro, di presiedere il dibattito che, come sempre accade durante le presentazioni dei libri di Pagnotta, è di altissimo livello e coinvolge più persone.
Non posso non dedicare un ringraziamento, di cuore, a tutti coloro che hanno dato una mano per organizzare l’iniziativa, soprattutto alla parrocchia ed ai componenti dell’associazione Piccole Cose, sodalizio rappresentato al tavolo dei relatori dal vicepresidente Antonello Callisti, il quale – nel salutare i presenti – ha ripercorso le varie iniziative portate avanti negli anni dall’associazione, veramente tante e interessanti.
Pasquale Mazzeo, docente di scienze dello sport e cultore di studi umanistici, è entrato ancora più a fondo nel libro. “Narrando, Franco fotografa” ha affermato Mazzeo, sottolineando il fatto che il volume sia stato scritto in modo magistrale recuperando anche termini in disuso. Un libro che “coinvolge tutti i sensi” e che è indicato per le scuole perché altamente educativo.
Un brano è stato letto da Peppe Columbro, prima di passare la parola all’autore, il quale ha ringraziato tutti attraverso un breve ma intenso e coinvolgente intervento, cosa che lui – come pochi – sa fare.
Poi il dibattito al quale, come detto, hanno preso parte molti presenti.
Tra questi, anche Fausto, un amico di Franco, citato in un capitolo del libro, conosciuto da Pagnotta nel 1962: i due non si incontravano da quasi 60 anni.
Questa è solo la prima presentazione de “La meraviglia del poco”. Altre ne seguiranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Il libro è davvero stupendo.
Consigliatissimo.
MarioVallone
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