Illegittimità macroscopica a Drapia – IL DUBBIO

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Mario Vallone

Dopo la denuncia della minoranza drapiese guidata da Pino Rombolà di una macroscopica illegittimità in un’assegnazione di un appalto (rileggi il post) l’amministrazione comunale ha deciso di rettificare l’atto.

Praticamente una “doverosa” ammissione dell’errore fatto.

Complimenti e grazie alla minoranza che così ha evitato al Comune un esborso di quasi 20 mila euro.

Da parte della maggioranza mi aspettavo un comunicato di chiarimento della vicenda, soprattutto le scuse alla cittadinanza e i ringraziamenti alla minoranza.

Forse, se non ci fossero stati organi di informazione come Vibonesiamo e come Il Quotidiano – giornalista Annalisa Fusca (faccio riferimenti precisi) la questione non sarebbe giunta poderosamente all’attenzione pubblica, avrebbe avuto una scarsa amplificazione e, forse, sarebbe finita diversamente, magari nel dimenticatoio.

Ho deciso di fare questo post anzitutto per dire ai miei numerosissimi lettori come è finita la vicenda e poi perché la tutela dell’interesse pubblico e la mia coscienza me lo impongono, soprattutto dopo il silenzio dell’amministrazione comunale e la mancanza di un comunicato di chiarimenti su quanto avvenuto.

Infatti, un dubbio ce l’ho e non lo posso tenere dentro.

E cioè a dire, essendo la cosa davvero macroscopica, mi domando se la buona fede sia davvero tale. Perché, se non si tratta di buona fede, allora siamo di fronte a pressoché totale superficialità, per non dire incapacità o incompetenza, aspetti che non ci si aspetta (scusate gioco di parole) da supervisori superamministratori ben pagati, ben rimborsati e stratosferici fuoriclasse factotum assessori super(in)competenti megagalattici PRESCELTI che si vantano di continuo di fare solo (pseudo)fatti.

Oltre a buona fede e “superficialità” vi può essere una terza opzione?

Non lo so. Ecco il dubbio.

Se lo sapessi e ne avessi certezza e prove farei nomi, cognomi e indicherei circostanze precise, come ho sempre fatto parlando in faccia a chi non sa parlare neppure dietro.

Il dubbio c’è.

La certezza è che la minoranza (soprattutto) e la libera informazione hanno evitato alla collettività un danno: questo è un fatto oggettivo e incontrovertibile.

E contano i fatti… appunto.

MarioVallone

 

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