Su questo si basa la gestione del Donna Orsola, a Brivadi prima, ora anche a Tropea.
Poter guardare alla propria terra con occhi diversi, ci ha permesso di apportare una ventata di novità sul panorama della ristorazione di questa terra, inserendo tecniche di cottura e piatti differenti, pur rimanendo legati alle materie prime che ci hanno accompagnato a tavola fin dalla nostra infanzia: i fagioli (bianchi o rossi, purché a km0), i taji (le cime delle piante di zucchina), il velo (del fegato di maiale), che si accompagnano egregiamente anche al pescato locale.
L’azienda agricola annessa, ci permette di sperimentare produzioni da trasformare poi in cucina, offrendo così la possibilità di lavorare prodotti tipo il grano rosìa o il senatore cappelli che diventano le farine che utilizziamo per la produzione di pane e pasta, lo zafferano, pomodori di vari colori ed aromatiche di ogni tipo, senza dimenticare gli agrumi da alberi quasi secolari che si trovano nei nostri giardini.
Francesco, lo Chef, dopo il diploma all’alberghiero di Riolo Terme e quasi 20 anni trascorsi in diverse cucine romagnole, anglosassoni, francesi e tedesche.
Ines, con l’approfondimento delle modalità gestionali di aziende in contesti anche diversi da quelli della ricezione turistica, e dei diversi approcci culturali che ciascun popolo può avere nei momenti del ‘pasto’, viaggiando in Italia ed all’estero;
Mario, con le competenze acquisite in campo agricolo con gli studi conseguiti, e sulla vinificazione grazie ad una grande passione ed alla capacità di fare rete con i grandi viticoltori calabresi, che gestisce la parte di produzione in campo e supporta le scelte enologiche da proporre in sala.
La location di Brivadi, in un contesto rustico e bucolico, fuori da ogni circuito turistico ed immersa nel totale silenzio e tranquillità, ci ha permesso di far conoscere la nostra idea di ristorazione ad una clientela curiosa, ma in qualche modo già avvezza ad un certo tipo di cucina ed alla ricerca proprio di questa proposta.
Il cliente può così scegliere se concedersi una pausa a soli 50 metri dal caos del centro di Tropea, o una serata fuori dal mondo nel regno della tranquillità di Brivadi.
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