C’eravamo tutti, ieri sera, a Brattirò, alle 18:30, di fronte alla chiesa parrocchiale per attendere l’arrivo delle salme di Caterina e Teresa.
Tutti c’eravamo.
Almeno un rappresentante di ogni famiglia brattiroese.
C’erano pure quelli che sono fuori provincia, fuori regione e fuori nazione.
Pure quelli del passato c’erano: quelli che sono fuori dallo spazio e dal tempo.
Ed anche quelli del futuro c’erano.
C’era pure chi non c’era.
Tutti.
C’eravamo tutti.
Muti.
A osservare la bara bianca e la bara scura.
Silenziosi.
Non si è sentita una sillaba.
Tra noi neppure ci guardavamo.
Osservavamo solo la bara bianca e la bara scura.
Eravamo tutti lì: i brattiroesi di oggi, i brattiroesi di ieri ed i brattiroesi di domani.
Questa… è una tragedia che nella nostra piccola comunità – di simili proporzioni – non si verificava da diversi decenni, un dramma nel dramma che coinvolge tutti e che ci unisce nel dolore solidificando la nostra identità.
Questa.. è una tragedia la cui memoria, il cui segno, rimarrà per sempre nella nostra storia.
m.v.