È un’esposizione di oggetti, sculture e strumenti legati all’antica tradizione dei giganti processionali e si intitola “Giganti, tra Storie e Leggende”.
La mostra, in corso di svolgimento a Vibo Marina nei locali dell’ex Hotel Gallo d’Oro, in Via Angitola, resterà aperta fino a sabato 24 agosto, con orario di apertura dalle ore 19.00 alle ore 22.00.
All’interno della mostra un interessante itinerario lungo trent’anni che ripercorre il percorso di studio, di ricerca, di sperimentazione e di attività del Gruppo Giovanile di Ricerche Danze e Tradizioni Popolari di Vibo Marina, denominato “i giganti Mata e Grifone”, un gruppo inventato quasi per gioco, e che, successivamente, è diventato un punto di riferimento per tanti studiosi e appassionati.
Sono passati trent’anni dicevamo, Francesco Maisano ha iniziato la sua avventura per le strade del vibonese, nel lontano 1989, partendo da una ricerca nel mondo dell’animazione, del ludico, delle tradizioni e dell’antropologia culturale e visiva.
Francesco (detto Ciccio) Maisano ha aperto, in quell’anno, un piccolo laboratorio artigianale per la costruzione di maschere carnascialesche, di fantocci processionali da corteo, di giganti rituali. Pian piano il laboratorio ha aggregato ed appassionato tanti bambini, ragazzi, giovani e adulti.
Ha formato un gruppo tutto suo che girava per le strade di Vibo Marina e paesi limitrofi, poi il gruppo è stato chiamato a “ballare” in luoghi più distanti, in provincia di Vibo Valentia, poi in tutta la Calabria ed oltre, in importanti eventi.
Il Gruppo Giovanile viene contattato dal lontano Canada e prende parte a registrazioni televisive di Rai e Sky, ad eventi carnascialeschi e raduni regionali ed extraregionali. Oggi Ciccio Maisano ha aperto una vera e propria officina per la manutenzione ed il restauro dei giganti, ma è diventato anche un vero e proprio consulente, chiamato nelle scuole, nelle aule scolastiche e nei laboratori, come esperto per la preparazione dei giganti tradizionali di cartapesta, legno e stoffa colorata.
In questa mostra di Vibo Marina si possono osservare le maschere in cartapesta e quelle in resina, con tutti i vari passaggi sulla loro costruzione, gli attrezzi per realizzare le maschere, le grandi teste dei fantocci rituali, le strutture portanti in legno dei giganti, i colori utilizzati dalla tradizione, gli accessori kitsch, i coloratissimi costumi, i tanti strumenti musicali a percussione e a fiato che accompagnano il loro ballo rituale.
A fine esposizione verrà anche effettuata una piccola riffa per l’estrazione di due piccoli giganti, di circa un metro, per continuare a far appassionare, ballare e divertire anche i più piccoli.
Franco Vallone