Alcune zone del Comune, proprio in questi giorni stanno avendo serie difficoltà a ricevere il prezioso liquido.
Io abito a Brattirò e l’altro ieri di acqua ne arrivava ben poca.
Ora appuriamo che la fornitura subirà la sospensione, fino al persistere della criticità, nelle località di Sant’Angelo, Taccone, Coccia, Pissione, nelle seguenti fasce orarie:
dalle ore 09.00 alle ore 12.00;
dalle ore 14.30 alle ore 18.30;
dalle ore 23.00 alle ore 6.00.
Non eravamo abituati a queste situazioni.
Molteplici le cause che hanno portato a ciò: un problema che, se non gestito saggiamente e con lungimiranza, potrebbe aggravarsi nei prossimi anni.
Sicuramente, al primo posto vi è l’aumento dei consumi dovuto alla stagione estiva, situazione in buona parte però prevedibile visto che – si sa – in questi mesi si usa più acqua e, soprattutto, se ne consuma di più sia perché tornano per le ferie le persone originarie di questi luoghi sia perché in zona vi sono moltissimi turisti.
Un fattore che incide parecchio è la presenza di orti e orticelli annaffiati ogni giorno, aspetto ben noto agli amministratori che non è stato mai affrontato con controlli adeguati e sanzioni.
Un aspetto non secondario riguarda le nuove lottizzazioni, i nuovi edifici costruiti nell’ultimo ventennio; probabilmente la rete di approvvigionamento idrico andava irrobustita, senza dimenticare la presenza di perdite nella rete che andrebbero evitate e senza dimenticare il recupero dell’evasione tributaria.
Il problema acqua andrebbe risolto definitivamente a monte tramite la “creazione” di pozzi aggiuntivi, scelta che comporta costi (non insopportabili) e progettazione e che non è attuabile nel brevissimo periodo.
Finora, tuttavia, a quanto pare, – parlo degli ultimi anni – tramite “chiusure” programmate e scarsamente incisive sulle esigenze delle utenze, tramite controlli continui del livello dell’acqua e adeguate “tattiche” per farlo rialzare da parte di personale esperto che sapeva come muoversi, l’emergenza non si era presentata… quest’anno, invece, ce la ritroviamo.
Fermo restando che bisogna partire dai gesti quotidiani di ognuno di noi per non sprecare acqua e che, come detto, per il lungo-medio periodo è necessario scavare nuovi pozzi, irrobustire il sistema e migliorarne l’efficienza, come pure controllare e neutralizzare gli usi spropositati, sarebbe opportuno fare un po’ più di attenzione nella gestione e controllo del livello dell’acqua razionalizzando e ottimizzando le relative azioni per tenerlo a un “carico” accettabile evitando così di sospendere la fornitura alle abitazioni.
MarioVallone
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