Tropea: maiali a bordo

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Tropea: MAIALI A BORDO

Il prof. Saverio Di Bella
Non si vede il tristo sacco che merda fa di ciò che si trangugia (Dante, Inferno, Canto XXVIII).

Questo apparato digerente è, infatti, ben celato e nascosto da corpi maschili che evidenziano la tartaruga che ne contrassegna l’addome; per le donne da corpi il cui sex appeal è messo in bella evidenza da costumi adeguati e da abbronzature da manuale.
Arrivano su panfili e fuoribordo bellissimi e costosissimi o su navi meno appariscenti e si fermano a largo delle coste di Tropea per ammirarne le bellezze e fare un tuffo nelle sue acque limpide e coloratissime.
Però non tutti coloro i quali arrivano nel mare di Tropea su queste barche da sogno sono amanti del mare e della natura. Tanto meno della bellezza da rispettare lasciandola incontaminata.
Alcuni di questi turisti in realtà sono dei maiali e la loro natura da porci viene fuori allorché le loro  barche normali o da sogno svuotano nel mare il risultato finale di ciò che hanno trangugiato: escrementi e urine spinti dalle correnti  vanno lentamente verso la riva e riempiono i bagnanti di coltri dall’odore nauseabondo.
I cinici maiali che hanno fatto questa scelta se la ridono. I maiali, infatti, godono nel rotolarsi nel fango e nello sterco e pensano che tutti gli altri animali abbiano la loro natura.
Non si può pensare o credere che i capitani di queste barche non sappiano quello che fanno.
Intanto perché svuotano le latrine delle proprie navi a poche decine di metri dalla riva e vedono benissimo la direzione delle onde.
Sanno bene, tra l’altro, che il porto turistico di Tropea offre un ottimo servizio di svuotamento delle loro latrine al prezzo di cinquanta euro ad operazione.
La loro scelta non ha perciò giustificazione di nessun genere: è intollerabile e va punita con tolleranza zero.
***
Si chiede perciò a SE il Prefetto di Vibo Valentia; alla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina; al Comando Compagnie Carabinieri di Tropea; al Sindaco del Comune di Tropea un’azione repressiva divisa in due tempi:
– Primo tempo – individuazione, attraverso opportune misure di controllo del mare e di chi ci bazzica, e applicazione di una multa di almeno diecimila euro agli inquinatori del mare e spruzzatori di non voluto concime umano sulla propria pelle;
Secondo tempo – sequestro per inquinamento marino e per attacco alla salute dei cittadini – valore tutelato dalla Costituzione – delle barche responsabili dello scempio idiota e insultante.
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E’ evidente che non ce l’abbiamo con coloro i quali fanno i turisti e arrivano dal mare e con mezzi marittimi. Ce l’abbiamo con coloro i quali si comportano da maiali e gli diciamo chiaro e tondo che sono dei maiali. E cu si pungi nesci fora.
***
Al Comune di Tropea e al suo Sindaco chiediamo in particolare due cose:
– il primo che doti i vigili urbani almeno di un gommone a motore che possa esercitare un controllo sulle acque marine appartenenti al Comune;
– il secondo che si doti di un drone che gli consenta di controllare e fotografare i maiali in azione in maniera da poterli individuare e punire anche attraverso la pubblicazione di una lista dei maiali ai quali dedicare una corona di escrementi.
Saverio Di Bella

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