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Cittadella Padre Pio – Un mio post del 2010

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Padre Pio

Un mio articolo del gennaio 2010, pubblicato sull’allora “Quotidiano della Calabria” in cui parlavo della Cittadella di Padre Pio facendo riferimento a un post di due o tre anni prima che, se non ricordo male, era stato scritto da Flavia Mamone, una delle prime (se non la prima) a scrivere sulla vicenda.

Vi invito a (ri)leggerlo per capire come stavano andando le cose e come era nato il progetto.

m.v.

Situazione di stallo attorno alla costruzione della“Cittadella di Padre Pio” nel comune di Drapia.

Si tratta di una lunga storia, la cui protagonista è Irene Gaeta, persona residente nel Lazio, che è bene ripercorrere fin dall’inizio.

Il nostro giornale si era occupato della vicenda più di due anni fa in occasione dell’annuncio, dato dalla stessa devota, circa la volontà di creare il cosiddetto “Progetto di Padre Pio per la Calabria”, un’idea imponente da realizzare proprio nel territorio drapiese.

Accanto ad un Santuario è prevista infatti la realizzazione di un Centro di spiritualità e di benessere psicofisico, di una Casa di accoglienza per i sofferenti nell’anima e nel corpo e per i bambini portatori di disabilità.

Fulcro di questo spazio dovrebbe essere l’Ospedale Pediatrico, affiancato da un Centro di Ricerca e di Formazione.

Irene Gaeta ha avuto fin da bambina un rapporto particolare con Padre Pio. Nel 1946, quando aveva appena nove anni, le si è mostrato per la prima volta in bilocazione e nel 1960 i due si sono incontrati per la prima volta di persona. Da allora ha avuto altri contatti con lui, il quale le ha raccomandato, tra le altre cose, di farsi promotrice di un’intensa opera di carità attraverso la costruzione di una Casa di accoglienza a Vitinia, in provincia di Roma.

Tale volontà è stata concretizzata dopo una serie di piccoli passi che hanno visto anche la costituzione di un’associazione nel 2003, soprannominata “I Discepoli di Padre Pio”, e una Fondazione ad essa collegata.

Questi organismi, costituiti da volontari, sono riusciti non solo a costruire la struttura di Vitinia, ma anche una serie di progetti in Italia e all’estero.

Anni fa, e veniamo qui al legame tra questa vicenda e la nostra regione, Irene Gaeta ha visto di nuovo Padre Pio, il quale le ha indicato un luogo, in Calabria appunto, dove creare una Cittadella per i bisognosi.

Successivamente si è recata, un po’ per caso,  nel comune di Drapia e in contrada “Baruni” ha riconosciuto il posto mostratole dal Santo. Questo luogo è noto agli abitanti del circondario come “Apparizioni” in quanto circa venti anni fa un contadino afferma di aver visto l’immagine di Gesù. La Gaeta si è così adoperata, con la sua associazione, per dare seguito alle indicazioni di Padre Pio ed ha acquistato l’appezzamento.

Il terreno, ben 16 ettari, comunque non si trova proprio nel luogo dell’”Apparizione”, ma a poca distanza, più precisamente, in località cosiddetta “Vento”.

Ma veniamo alla cronaca degli ultimi mesi.

Irene Gaeta si è incontrata con gli amministratori drapiesi ed ha chiesto loro aiuto e, per prima cosa, di “svincolare” l’attuale destinazione agricola del sito per poter portare avanti la lunga e complessa procedura per la costruzione della Cittadella. Gli amministratori, prima di procedere e fare le necessarie verifiche urbanistiche ed ambientali, vogliono che la Gaeta presenti delle garanzie minime sulla realizzazione dell’opera per non rischiare di rimanere con i lavori interrotti e con un’enorme colata di cemento abbandonata.

Lei ha registrato tale richiesta e, al momento, come dicevamo in apertura del pezzo, si è in attesa di vedere se riuscirà a produrre la documentazione. Il problema, da quanto siamo riusciti a capire, è che il sodalizio e la Fondazione non hanno, per ora, i fondi sufficienti per costruire la Cittadella.

L’ostacolo tuttavia, almeno per coloro che credono in Padre Pio, dovrebbe essere superato. Come successo già per i precedenti ambiziosi progetti dell’associazione poi materializzatisi, anche in questo caso il Santo provvederà ad indicare la via. Per ulteriori approfondimenti e, soprattutto, per contribuire all’iniziativa, si invitano gli interessati a collegarsi al sito dell’associazione www.padrepioavitinia.it. Chi fosse impossibilitato a stabilire una connessione alla rete, può comunque comporre il  seguente numero telefonico: 0652370099.  “Anche un solo euro- si legge in una sezione del portale – potrà essere una goccia che, unendosi a tante altre, consentirà a questo progetto di vedere la luce”.

Mario Vallone

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