Squallidi (uso un eufemismo) episodi verificatisi a Caria di Drapia.
Il candidato a sindaco sconfitto alle ultime elezioni comunali, Pino Rombolà, ha ricevuto una lettera, per così dire, “poco elegante” e, in considerazione anche delle continue telefonate anonime che lo hanno infastidito in questi ultimi mesi e che verosimilmente potrebbero essere collegate all’autore della missiva, ha deciso di segnalare tutto alle forze dell’ordine.
“Se qualcuno pensa di scoraggiare la mia attività politica – ha commentato a caldo – con azioni vigliacche ha sbagliato indirizzo. Queste vigliaccherie mi fanno incazzare ancor di più.”
Di seguito trovate sia la foto della lettera, sia la denuncia protocollata stamane.
Che dire.
Sono basito.
Piena solidarietà a Pino. Chi si nasconde nell’anonimato e infastidisce altre persone è solo un vigliacco maleducato. Spero che dai tabulati telefonici e dalla raccolta di altre informazioni venga dato un nome al responsabile (o ai responsabili) di queste azioni di infimo livello.
Purtroppo sguazziamo in questo contesto; a bassezze simili non eravamo ancora arrivati, ma al peggio non vi è mai fine.
Concludo con la frase latina con cui Pino poco fa ha chiuso la nostra conversazione sull’argomento:
Fortis cadere, cedere non potest.
MarioVallone
PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI Vibo Valentia
per il tramite della Stazione dei CC di Tropea
DENUNCIA – QUERELA
Io sottoscritto:
- GIUSEPPE ROMBOLA’, nato a Vibo Valentia il 29.10.1968 e residente in Tropea al Viale Don Mottola snc;
Fatto
Ho partecipato alla tornata elettorale amministrativa del 26 maggio 2019, come candidato a Sindaco del comune di Drapia, con la lista “ViviAmo Drapia con Pino Rombolà Sindaco”, ed oggi sono consigliere comunale di minoranza essendo risultata vittoriosa la compagine avversaria guidata dal Sindaco Alessandro Porcelli.
Fin dalla campagna elettorale, sia io che mia moglie abbiamo ricevuto continue ed insistenti telefonate, ovviamente da utente privato e anche durante la notte, sia sui numeri mobili che sul fisso, senza che poi rispondesse nessuno.
Ritenevo si trattasse dei soliti cretini che terminata la campagna elettorale avrebbero smesso di disturbare.
In realtà, ancora oggi, anche se di rado, ricevo tale tipologia di telefonate.
Allo stato sto cercando di svolgere il mio ruolo di consigliere di minoranza nel migliore dei modi ed in particolare evidenziando e portando all’attenzione dei cittadini quello che a giudizio mio e degli altri consiglieri di minoranza non va nelle scelte fatte dal Sindaco e dalla sua maggioranza.
Nella tarda mattinata di giovedì 4 luglio nella posta ho rinvenuto una lettera di provenienza chiaramente anonima, che contiene chiare minacce ed ingiurie nei miei confronti e della quale allego copia.
A questo punto credo sia giusto segnalare quanto accaduto alle autorità competenti, pertanto sporgo formale denuncia querela nei confronti degli ignoti che hanno redatto e poi fattami recapitare la lettera anonima in data 4 luglio 2019, e chiedo che l’Autorità compia le indagini per l’accertamento dei fatti sopra descritti e chiedo la punizione del colpevole/i per i reati che la stessa ritiene di ravvisare nei fatti sopra descritti ed in particolare in relazione alla condotta criminosa sopra descritta, chiedo, altresì, che l’Autorità procedente adotti eventuali misure tese ad evitare il procrastinarsi dei suddetti comportamenti.
Allorché fosse necessario ai fini della procedibilità, il presente atto è da intendersi atto di querela nei confronti dei colpevoli.
Inoltre, ai sensi degli artt. 405 e 408 c.p.p. chiedo di essere informato presso il mio domicilio su eventuali richieste di proroghe delle indagini preliminari e eventuali richieste di archiviazione.
Chiedo la punizione dei colpevoli e mi riservo di costituirmi parte civile per il risarcimento di tutti i danni, morali e materiali, e mi oppongo sin d’ora all’emissione di decreti penali di condanna a carico dei colpevoli.
Alla presente allego:
copia del mio documento d’identità;
copia della lettera anonima e della busta che la conteneva.
Drapia – Tropea, lì 05.07. 2019
Il denunciante
Avv. Giuseppe Rombolà