“Della scelta della figura di Matteo Mazzitelli ne erano a conoscenza tutti i candidati che hanno permesso alla compagine che ho l’onore di rappresentare, di avere il consenso elettorale, e non solo, anche gli elettori che ci hanno votato ne erano a conoscenza, forse chi non ci ha seguiti e solo loro non sapevano di questa decisione da tutti noi condivisa.”
Questo si legge nel verbale del primo Consiglio comunale di Drapia, parole pronunciate dal nuovo sindaco Alessandro Porcelli.
Mi permetto di etichettarle come falsità, caro Alessandro.
Come già ho avuto modo di dire nel mio resoconto del civico consesso (rileggi il post), dell’accordo preelettorale drapiese – per dare tutti (o quasi) i poteri a una persona non candidata e senza dirlo prima del voto – in pochi sapevano, anche tra quelli che seguivano da vicino le vicende elettorali. I candidati alla carica di consigliere certamente sapevano (e sono corresponsabili), la maggior parte degli elettori certamente no. I pochi “manovratori” del gruppo certamente si.
Questa è la verità, caro Alessandro. Basta fare un giro per le piazze, nei bar, parlare con la gente: in pochi istanti capiresti (anzi, lo sai già) di non aver detto la verità.
E poi, considerando che, come ripetete da un mese in più salse, Matteo Mazzitelli è il vostro punto di forza, il vostro fiore all’occhiello, a maggior ragione mi domando e dico: perché non dirlo in campagna elettorale anziché tenerlo nascosto? E perché non candidarlo direttamente questo fuoriclasse? E’ come giocare la finale di Coppa e tenere il miglior calciatore in panchina, anzi: tenerlo in panchina camuffato da massaggiatore e neppure inserirlo in distinta ma tirarlo fuori solo durante la premiazione per sollevare il trofeo…non è un controsenso?!
Ci si riempie la bocca parlando all’infinito di trasparenza ma poi la trasparenza dove sta?
Vogliatemi perdonare per lo “sfogo”, ma se rilevo una falsità lo devo dire sennò si passa per ciechi e fessi: non ci possiamo bere tutto e non possiamo accettare simili “spiegazioni” perché abbiamo una coscienza e una dignità. Anche se uno decidesse di defilarsi e farsi i cazzi suoi, le sparate così grosse che non si può tacere: nci faciti u nescinu suli.
La verità, carissimo Alessandro e carissimi candidati alla carica di consigliere (compresi quelli che sono stati fatti artatamente fuori dagli stessi che hanno fatto tutta sta manovrona) è che non lo avete candidato e non lo avete detto in campagna elettorale perché avreste perso un sacco di voti in quanto Mazzitelli è stato già più volte amministratore lasciando scarsi apprezzamenti in buona parte dell’opinione pubblica, compresi parecchi che vi hanno votato e che, se avessero saputo del pastrocchio, non vi avrebbero votato.
Questa vi sembra trasparenza?
Questa vi sembra chiarezza?
Questa vi sembra correttezza?
Questo vi sembra rispetto per l’elettorato?
Siete stati “bravi” nell’impostare tutta sta cosa e tenere ben nascosto il nome di Mazzitelli, ma non veniteci a dire che l’elettorato sapeva perché – prendo a prestito una citazione cinematografica – sarebbe un insulto alla nostra intelligenza… e la cosa disturba molto.
Questa è la verità.
Fareste più figura ad ammettere come sono andate le cose anziché rimuginare affermazioni non veritiere.
Attendo commenti da chicchessia in cui mi si argomenti dove e come sbaglio, magari una nota degli “esperti” di comunicazione della nuova amministrazione, indaffarati a riportare elogi ed ovvietà attribuendo impronte o finalità politiche a ciò che non andrebbe politicizzato.
Io sono qua.
In attesa della “spiegazione”.
MarioVallone