Ieri pomeriggio ho assistito al primo consiglio comunale di Drapia dell’era Porcelli bis.
In apertura il capogruppo della minoranza, Pino Rombolà, ha sollevato due eventuali incompatibilità riguardanti il sindaco Alessandro Porcelli ed il consigliere Peppe Carlino, presunte incompatibilità circa il loro ruolo in altri enti pubblici nel cui assetto compaiono quote del Comune.
Porcelli ha risposto dicendo che non è dirigente nell’ente presso il quale lavora e che nei 5 anni in cui è stato sindaco, dal 2009 al 2014, nessuno ha sollevato ipotesi di incompatibilità.
Carlino non ha proferito parola sul punto.
Si è quindi passati all’elezione del presidente del consiglio.
La minoranza, dopo aver registrato un rifiuto circa la richiesta di ottenere la vicepresidenza, si è allontanata dall’aula non prendendo parte al voto.
Alla presidenza è stata eletta Giovanna Iannello, alla quale faccio i complimenti e gli auguri.
Giovanna, ti ho visto (leggermente e comprensibilmente) emozionata nelle primissime battute; mi permetto di farti solo un minuscolo appunto: tutti ieri abbiamo applaudito quando doveroso e opportuno, ma qualche applauso di troppo, magari dalle stesse persone, è partito dal pubblico spesso senza che tu intervenissi.
Per il resto condivido le tue parole del breve discorso di insediamento e spero davvero tu possa essere imparziale e garante di tutti… buon lavoro.
Il dibattito è entrato nel vivo – ma senza andare mai oltre il rispetto reciproco tra maggioranza e opposizione e sempre rimanendo entro toni civili e contenuti – quando sono stati ufficializzati i nomi del vicesindaco Rina Rombolà e del factotum Matteo Mazzitelli assessore plurincaricato di deleghe e di responsabilità (il mio precedente post sull’argomento).
Rina, come sempre sorridente, ha letto poche righe di ringraziamento, mentre Mazzitelli, col suo consueto tono deciso, ha parlato a braccio garantendo massimo impegno a favore di tutti.
Pino Rombolà della minoranza ha attaccato questa scelte, soprattutto quella di Mazzitelli illustrando motivazioni che trovate più dettagliate nel seguente post: vai all’articolo.
Porcelli ha difeso la sua decisione sottolineando che si è trattato di una scelta “perfetta” aggiungendo che tutti i candidati alla carica di consigliere e gli elettori sapevano di questo accordo preelettorale.
Io personalmente – che ho pubblicato 41 post rima del voto; che prima di ogni post facevo decine di telefonate e parlavo con decine di persone; che durante la campagna elettorale ho incontrato centinaia di gente per le strade, nei bar, nelle piazze, e con esse ci ho parlato talvolta per ore; che ho assistito di persona o tramite Facebook a tutti gli incontri pubblici di ambo le liste – ebbene, mi colloco nella piccola percentuale di quelli poco attenti e poco informati che non sapevano di questo accordo “perfetto”; anzi: mi colloco nella cerchia ancora più ristretta di coloro che, in fin dei conti, non si sono sorpresi più di tanto.
Il consiglio è poi proseguito ma, per ragioni personali, mi sono allontanato.
Di nuovo complimenti e auguri alla maggioranza e buon lavoro a tutti.
MarioVallone