Terza “puntata” dell’excursus storico circa le elezioni comunali drapiesi (vai al precedente post sull’argomento).
Siamo nel 1956.
L’Italia si appresta ad attraversare il boom economico.
A Drapia si vota il 26 maggio.
Il maggior numero di preferenze è per Rombolà Pasquale (preside).
Sarà eletto sindaco Rocco Ruffa di Drapia che durerà in carica per 5 anni (vai all’elenco dei sindaci).
Trovate le “slide” delle votazioni in basso, dopo l’articolo.
Personalmente non ho avuto il piacere di conoscere Ruffa, ma i miei familiari me ne hanno parlato sempre bene; una persona colta, capace e degna.
Lo spazio di oggi è dedicato a lui.
Nasce a Drapia il 5 gennaio del 1920 da famiglia umile ed onesta, laboriosa e religiosa.
Secondogenito di quattro fratelli, svolge i suoi studi al seminario vescovile di Tropea sostenuto dai grandi sacrifici della famiglia.
Si iscrive poi alla facoltà di Lettere dell’Università di Messina ma, scoppiata la seconda guerra mondiale, nel 1939, al fronte viene fatto prigioniero dagli Inglesi e rinchiuso in un carcere di guerra a Brighton in Inghilterra fino alla fine della guerra.
Per tale motivo consegue la sua laurea solo dopo la fine del conflitto, nel 1950. Fu professore di Latino e Greco al Liceo Classico di Tropea e preside per 25 anni della Scuola Media di Tropea e poi in quella di Drapia.
La sua passione per la cultura fu un tutt’uno con la sua passione politica.
Democristiano vero e idealista convinto, credeva fortemente nell’impegno dei cattolici in politica.
Fu più volte assessore a Tropea e poi Sindaco di Drapia dal ’56 al 1960.
Ebbe tre figli e fu sposato con Elsa La Ruffa, anch’ella di origini drapiesi.
E’ deceduto a Tropea il 23 ottobre del 1990.
MarioVallone
Un grazie a Lucio Ruffa per le foto e per le notizie biografiche
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