Il 4 maggio è una data storica per Zambrone.
Nel 1811, la comunità tirrenica da casale di Tropea venne elevata a Comune autonomo. E per il 208esimo suo “compleanno”, l’amministrazione ha ideato un insieme di iniziative mirate all’amore per la propria storia e identità.
La giornata è iniziata con l’incontro fra le scolaresche e i rappresentanti istituzionali del Comune di Ateleta (Aq). E, precisamente, col sindaco Giacinto Donatelli e col vicesindaco Catia D’Angelo. Ad offrire i dati storici e culturali della cittadina abruzzese, lo studioso Vanni Le Donne.
Appassionata e ricca di spunti originali, la lezione sulla figura di Murat della scrittrice di Altamura, Bianca Tragni.
Il programma è poi proseguito di pomeriggio.
La cerimonia pomeridiana ha avuto inizio con la presentazione della statua: “Gioacchino Murat sul cavallo rampante”. Trattasi di un’opera scultorea realizzata a seguito di un concorso per idee vinto dall’artista Antonio La Gamba.
È un’opera moderna, in linea con la piazza. Il cavallo e la stessa figura di Murat ha una duplice dimensione. E ciò contribuisce ad assegnare alla scultura un calibrato dinamismo. Sulla base è incisa la data di fondazione del Comune di Zambrone e il nome di Gioacchino Murat.
Il basamento piramidale oltre ad essere un ulteriore elemento di novità richiama una delle campagne napoleoniche cui partecipò lo stesso Murat. In concomitanza con tale momento è poi stato inaugurato il primo lotto ristrutturato di Piazza VIII Marzo. Abbattute le barriere architettoniche è stato realizzato un ampio verde, con l’arricchimento di alberi di melograni e di cipressi toscani. La cerimonia è poi proseguita al Centro servizi sociali del capoluogo.
Ad introdurre il consiglio comunale aperto al contributo e agli interventi dei presenti è stata la presidente Marina Grillo. A seguire, il sindaco e il vicesindaco di Ateleta. Poi è toccato ai rappresentanti dell’associazione “Gioacchino Murat Onlus” di Pizzo, nella persona del presidente Giuseppe Pagnotta e dell’avvocato Domenico Sorace. Presenti per la circostanza anche i rievocatori della medesima associazione.
Saluto istituzionale anche da parte del Presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano. Le vicende storiche murattiane, invece, sono state descritte da Bianca Tragni.
Le conclusioni, affidate al sindaco, Corrado L’Andolina. In conclusione è stato sottoscritto dai due sindaci il patto di gemellaggio con relativi scambi di doni dal valore altamente simbolico. L’inno di Mameli e la Marsigliese sono stati eseguiti dagli allievi della scuola secondaria di primo grado, alla presenza dei docenti di strumento musicale. Il canto dei due inni nazionali è stato affidato al soprano Claudia Andolfi.
Una giornata storica che ha dato concretezza ai versi del poeta Pablo Neruda citati dal sindaco di Zambrone nella parte conclusiva del suo intervento: “Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati”.
L’amministrazione comunale di Zambrone