L’incipit del libro “Una vittoria speciale” di Fortunato Costa (Mario Vallone Editore):
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Una donna siede vicino al tavolo accanto alla finestra, la testa appoggiata sulle mani congiunte a formare un supporto al mento. Le tendine colorate sono dischiuse su di un paesaggio campestre che termina nell’azzurro del mare lontano all’orizzonte dove un cielo, con poche nuvole spruzzate a caso, si stinge nel bianco velato dalla distanza.
Sospira, ed una lacrima le riga di quando in quando le guance ormai arrossate dallo strofinio del fazzoletto adoperato per detergerle continuamente, in un gesto nervoso e ripetitivo come un tic.
Piange Mela già da un po’, e non riesce a darsi pace. Sa che la sua vita è in procinto di subire ancora un cambiamento radicale, una svolta che le recherà il dolore di una nuova perdita.
Il tavolo è, nella penombra, apparecchiato per una sola persona, ed il bicchiere già pieno d’acqua limpida riflette ed amplifica un timido raggio di sole sul legno scuro: quel legno a suo tempo sagomato, incollato ed inchiodato da suo marito Peppe che oramai non c’è più da qualche anno…
Eppure è un pianto sereno, quasi dolce, poiché ella sa che il figlio è chiamato a fare grandi cose…