Sabato 2 febbraio, alle ore 10, all’hotel 501, verrà presentato il libro: “Manuale per una riforma della sanità in Calabria”, (Città del sole edizioni), scritto da Rubens Curia, ex dirigente del dipartimento della salute della Regione Calabria e già direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.
L’evento gode del patrocinio del Comune, dell’Asp, della Banca di credito cooperativo di San Calogero e Maierato Bcc del Vibonese e la collaborazione dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia.
Sono previsti gli interventi del sindaco Elio Costa, del prefetto Giuseppe Gualtieri, del direttore generale dell’Asp Angela Caligiuri, del presidente dell’Ordine dei medici Antonino Maglia, del presidente della commissione sanità della Regione Calabria Michele Mirabello, del segretario generale della Cisal Franco Cavallaro e del presidente della Banca di San Calogero e Maierato Francesco Muzzopappa.
La presentazione dell’opera che ha avuto già il suo battesimo con una eccellente partecipazione di pubblico e di critica al Consiglio Regionale della Calabria, presente, tra gli altri, il presidente Nicola Irto, richiamerà l’attenzione del mondo sanitario vibonese e non solo.
Politica, istituzioni, enti, associazioni e sindacati, oltre che cittadini, infatti, sono fortemente interessati alla riuscita dell’evento.
L’idea di Rubens Curia è accattivante ed importante perché costituisce un invito ad aziende ospedaliere, aziende provinciali e servizi territoriali che insistono sul tessuto regionale a fare rete nel sistema sanitario.
Rappresenta una inderogabile necessità di favorire una svolta ed una rivisitazione nella organizzazione, conduzione e attività dei servizi sanitari in una fase, tra l’altro, di contrastanti opinioni politiche sul modo di gestirli.
Situazione che nasce dalle spesso negative pieghe assunte dall’interregno dell’ex commissario Massimo Scura.
Questo vuol dire che la proposta di Rubens Curia si presenta più che mai opportuna e diventa propedeutica verso un nuovo ed efficace confronto sul sistema di assicurare un livello “normale” e poi anche “competitivo”, laddove è possibile, all’attività e alle prestazioni dovute ai cittadini.
Non è facile risalire, immediatamente, la china e porgere al cittadino più adeguate risposte alle proprie emergenze sanitarie, però, è interessante capire in che modo Rubens Curia pensa, soprattutto sulla scorta della sua collaudata e più che apprezzata esperienza professionale, distribuita nei suoi più svariati incarichi dirigenziali nel mondo della sanità calabrese, di indicare un nuovo percorso capace di dare una forte spallata a quanto è stato ritenuto, complessivamente, una innegabile delusione alle attese del cittadino.
D’altra parte le code polemiche di questi ultimi tempi e che in qualche modo affliggono lo stato di salute del cittadino e lo scenario pubblico e privato della sanità calabrese, favoriscono, in qualche modo, una forte e seria presa di responsabilità da parte di chi ha il dovere e l’obbligo di garantire un processo di adeguamento di strutture e soprattutto di prestazione di servizi alle legittime necessità dell’utente ammalato, ivi compreso il fenomeno legato all’emigrazione dell’ammalato.
Non v’è dubbio che la proposta di Rubens Curia, autorevole esperto del sistema sanitario, che molti ricorderanno per aver diretto con impegno, capacità e forte ed apprezzabile positività la sanità vibonese dal 22 settembre del 2008 all’8 giugno del 2009, appare credibile se è vero che sono state le sue “osservazioni” ai dati negativi che si sono spesso abbattuti sulla gestione della sanità calabrese, a farlo riflettere e a far sua la convinzione che bisogna pensare ad un più avanzata sanità, volta a meglio interpretare i bisogni di salute del cittadino.
Giuseppe Sarlo