A occuparsi della gestione del MuMaT sarà proprio l’associazione diretta dal professor Giuseppe Carone, che da decenni opera sul territorio effettuando ricognizioni, scavi di recupero, azioni di tutela e ricerche scientifiche in collaborazione con la Soprintendenza e con il Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Messina, tramite la professoressa Cinzia Marra, oltre che fungendo da punto di riferimento in ambito scientifico a studiosi di fama mondiale quali Daryl Paul Domning (Howard University di Washington), Nikos Solounias (American Museum of Natural History di New York), Lorenzo Rook (Università di Firenze), James Brink (National Museum Bloemfontein di Johannesburg).
L’allestimento del MuMaT sarà realizzato in un’ala del prestigioso palazzo Santa Chiara, destinata a tale uso dal comune di Tropea e sottoposta a interventi di recupero e conservazione grazie ai fondi PISL. L’anima del museo sarà rappresentata infatti dalla sezione paleontologica, che verrà curata dal professor Carone. In essa saranno valorizzati e resi fruibili alcuni tra gli esemplari fossili meglio conservati dell’intero Sud Italia, con l’esposizione di uno scheletro di sirenide fra i più meglio conservati e una completa selezione di clypeastri e altre specie fossili provenienti dal territorio vibonese, tra cui spiccano gli olotipi di amphiope caronei (così chiamati proprio in onore del presidente del GPT). Il MuMaT prevedrà inoltre una sezione di biologia marina, che arricchirà la proposta didattica museale e il cui progetto scientifico verrà curato da un esperto del settore. Questa sezione si baserà sull’esposizione di una ricca collezione di conchiglie e di scheletri di piccoli cetacei e vertebrati marini. L’allestimento del museo sarà poi arricchito con mostre temporanee incentrate su tematiche legate al mare, che potranno spaziare dall’archeologia subacquea all’antropologia, basandosi su progetti di studiosi del patrimonio culturale vibonese.
La nomina che ho ricevuto dal sindaco Macrì è il primo passo formale per la realizzazione del museo e a breve verrà completato l’organigramma, attraverso l’individuazione delle figure professionali che saranno incaricate di redigere il progetto scientifico da trasmettere alla Soprintendenza, oltre alle figure funzionali alla gestione del museo, che si sono già rese disponibili tra i volontari del GPT (i quali potranno offrire al museo la loro ventennale esperienza in ambito paleontologico). Ho inoltre già registrato la disponibilità a collaborare volontariamente da parte di un gruppo di cittadini e confido nella generosità di altri tropeani che di certo offriranno il loro aiuto. Sono state poi gettate le basi di una collaborazione con una nota società della zona che si occupa di sponsorizzazioni per dare avvio alla fase di crowdfunding destinata a coinvolgere l’imprenditoria sana del territorio per sostenere il finanziamento degli arredi espositivi. Il sindaco Macrì ha infine messo a disposizione del GPT due giovani volontari del Servizio Civile Nazionale, con l’obiettivo di riuscire ad aprire al pubblico il primo museo civico della storia cittadina entro la prossima stagione estiva.
Pertanto, ritengo doveroso ringraziare a nome mio e del GPT il sindaco Macrì per la sensibilità dimostrata in questa fase di avviamento del MuMaT, per il sostegno concreto che ci sta offrendo, spendendosi in prima persona per aiutarci a individuare i primi imprenditori disponibili a finanziare il progetto, e per la celerità con cui ha agito per consentirci di essere sin da subito operativi. Confidiamo di poter ricambiare pesto la fiducia accordataci dal primo cittadino, per non deludere le aspettative dei tropeani circa la costituzione del Civico Museo di Tropea.
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Prof. Francesco Barritta
(Direttore MuMaT)
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