Un saggio storico che scava in profondità alla ricerca del cuore e dell’anima della città, cercando radici ed identità che differenziano il luogo “Nicotera” da altri luoghi della Calabria, percependo le tante esclusività e le unicità assolute, ma inserendo anche la città nel contesto dei fatti e degli accadimenti in ambito nazionale ed internazionale.
Il volume, dedicato alla memoria del fratello Alfonso e pubblicato dalle Edizioni Book Sprint di Roma, riporta l’interessante prefazione dell’on. Domenico Romano Carratelli, Presidente dell’Accademia dei Bibliografi Calabresi “Gabriele Barrio”.
Il lavoro di Barbalace si avvale della collaborazione di tantissimi cittadini nicoteresi ed informatori culturali del luogo. In particolare, per le tante immagini d’epoca e alcune notizie inedite, ha collaborato il ricercatore Pino Leone; per la traduzione di documenti antichi, Gregorio Piperno, e per la rivisitazione e la riorganizzazione dei testi, Francesco Barbalace.
Ci colpisce un pensiero nella prefazione di Romano Carratelli, una frase che è una vera e propria chiave di lettura di tutto il volume: “Barbalace, devoto di Nicotera, vuole impossessarsi della sua anima, raccontandola ai suoi concittadini e a coloro che hanno curiosità di vicende umane”.
Ed in effetti tutto questo si realizza nella lettura del testo, nel percorso di lettura si riesce a sentire e percepire la passione e la passionalità di Pasquale Barbalace per la ricerca documentaria di Nicotera, per il livello di “scavo” molto profondo e particolareggiato.
Nell’oblio del tempo Barbalace “ritrova”, “scopre”, “recupera” testimonianze orali e parole scritte, consulta documenti, libri antichi, archivi, immagini d’epoca, bibliografie e reperti museali, dipinti e fotografie. Dal periodo più antico, da quello pre-ellenico, al più recente XX secolo, un lungo percorso storico che passa da certezze, verità e supposizioni.
Nel primo capitolo Barbalace si affida, infatti, a ipotesi quando parla di Medma, territorio e porto, ma anche di riflessione sulla “grecità dei luoghi”.
Tanti i punti ed i titoli tra i capitoli dove andare a trattare l’origine del nome di Nicotera, i ritrovamenti archeologici, il porto nell’età romana, il periodo cristiano, quello bizantino, saraceno, normanno, svevo, angioino, spagnolo… e poi ancora il feudo di Ravello, gli Asburgo, i Borboni fino all’Ottocento.
Il terzo capitolo tratta della Nicotera del ‘900 con le Grandi Guerre, l’emigrazione, il fascismo e l’antifascismo, il dopoguerra, il Municipio, i tanti accadimenti di un secolo con i ricordi dell’infanzia e con tanti frammenti storici locali. Nel quarto capitolo Barbalace scrive della Diocesi, del Clero, con tanti cenni storici sulle chiese nicoteresi.
Il 5° ed ultimo capitolo del volume descrive, in una sorta di miscellanea, tanti aspetti del passato di una quotidianità nicoterese molto dinamica, con la ferrovia, le poste, la pretura e le caserme, gli uffici pubblici e i laboratori, la banca e l’esattoria comunale, ma anche con le squadre di calcio, le gare ed i giochi, le arti e i mestieri, gli alberghi e le pensioni, il mercato domenicale e le fiere. Tante notizie, tante parole, tanti elementi inediti per conoscere, sempre di più, Nicotera, un paese della Calabria.
Franco Vallone
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