E oggi, Mario, gentilmente me ne porse una copia:”Toh, leggi!”.
Sfogliai le pagine e, man mano che andavo avanti, vedevo, scorrendo i versi, quella rosa rossa allargare lentamente i petali, promettendo un avvenire splendido e radioso. Sì, perché l’autrice di queste poesie, Stella Gallello, è giovanissima e ha già provato, come rivelano i suoi versi, smarrimenti, incertezze, delusioni:
…confusa e impaurita/vorrei poter correre su prati distesi…sono una donna smarrita/pecora senza padroni/libera, ho perso la strada… (Pecora tra i lupi).
…e i miei occhi/sono più sinceri, neri/come i pensieri/che non mi lasciano dormire…(Cadere).
…perché le assenze sono fatte/ di pagine,/scritte e strappate dalla rabbia… (Gocce d’amarezza).
…inerte resti, sospesa mi lasci/di tanto in tanto rilanci l’amo/e mi ripeschi… (Nei silenzi).
Ma anche voglia di superare, di vincere:
…la sicurezza,/superando la timidezza,/l’ho vista in una/carezza,/quando la solitudine/si vestiva/di tenerezza (La sicurezza).
…ma questa felicità/chiamala possibilità/possiamo ancora darcela… (Tenerci).
Concludo prendendo spunto dalla prefazione di Giovanna Vecchio augurando a Stella buona fortuna.
Avanti! Abbi fiducia e stima in te e non aver paura di sbagliare.
Agostino Gennaro
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