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Tradizioni filadelfiesi

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Identità e memoria. E’ questo il binomio sul quale l’associazione “Agorà” di Filadelfia ha deciso di scommettere sin dalla sua costituzione, avvenuta sette anni fa, rispolverando gli antichi giochi della tradizione filadelfiese perché tutta la comunità potesse riappropriarsi del senso di appartenenza alle proprie origini e al proprio passato.

Con quello stesso spirito, domenica si è svolta la VII edizione del “Gioco del formaggio”, conclusasi con la vittoria di Tommaso Diaco e Francesco Rondinelli. Secondi classificati, Giuseppe Dastoli e Antonio Diaco (che lo scorso anno avevano conquistato il secondo posto) e terzi, Giovanni Ruscio e Vincenzo Trovato (entrambi al debutto).

Otto le squadre che si sono cimentate nella gara, il cui percorso si è snodato lungo la strada che va dalla scuola elementare al Piano delle Grazie, per poi tornare indietro fino al punto di partenza.

Numeroso il pubblico che ha preso parte alla competizione sportiva, svoltasi in due momenti: la mattina, le semifinali; il pomeriggio, la finale.

«Sono molto soddisfatta della riuscita della manifestazione – ha commentato il presidente dell’associazione “Agorà”, Simona Gugliotta – il “Gioco del formaggio” durante il mese di maggio è, ormai, un appuntamento fisso per la nostra comunità, che risponde sempre con grande entusiasmo. Siamo contenti di aver recuperato un gioco caduto in disuso. Uno dei quei passatempi semplici e salutari che tempo addietro si svolgevano all’aria aperta e che privilegiavano la socializzazione e lo stare insieme, favorendo l’interazione fra grandi e piccoli e rafforzando un solido legame generazionale».

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