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MEMENTO

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La mia voce è rotta dall’emozione e dal dolore.

E’ triste e terribile vederti andar via all’inizio della primavera, tu che ci tenevi tanto al volgere del lungo inverno. Poterla vivere una volta ancora con i suoi colori, i suoi suoni, le giornate soleggiate e il risveglio della natura in fiore, metafora della vita piena e di una rinnovata speranza in essa.

Sei stata per me come una seconda madre oltre che sorella.

Eri colonna portante della tua casa, sostegno psicologico, particolare e speciale, consigliera profonda e verace della tua famiglia.

Sei stata insegnante attenta ai problemi della scuola e sempre premurosa verso gli alunni e verso i colleghi tutti.

Tante persone, amici o conoscenti, hanno sempre ricevuto da te un sorriso, una parola gentile, la calorosità vera della tua accoglienza dovuta alla tua generosità gratuita, alla tua spontaneità esuberante, alla tua umiltà e alla tua semplicità.

Voglio dirti addio alla maniera che tu, di sicuro, avresti amato tanto e nell’unico modo che tu sai mi è naturale e confacente e cioè con la Poesia, con la mia poesia, della quale la tua profonda sensibilità, la tua formazione interiore e la tua cultura hanno sempre letto e meditato con gioia e con una riflessione intensa.

La poesia che sto per leggere l’ho scritta solo per te che hai sempre compreso profondamente la mia difficile arte del poetare.

MEMENTO

Per te piangeranno i cipressi

alti e sempreverdi

nel quieto inverno.

Per te piangeranno i fiori

belli e ondeggianti

alla prima brezza tiepida di primavera.

Per te piangeranno le pietre

lungo le vie scoscese della dura terra ferita.

Per te piangeranno i venti

impetuosi o lievi

che accompagnano l’alternarsi delle stagioni.

Per te piangerà la pioggia

solenne e austera

che rinfresca i campi d’estate.

Per te piangeranno i giorni desolati

dell’oblio e della disperazione.

Nel vago silenzio sopraggiunto

stormi di neri corvi

si alzano in volo al tramonto

verso l’incerto orizzonte

ma dietro ogni nuvola oscura

farà capolino il sole

e il cielo tornerà ad essere azzurro.

Mancherà a tutti la tua premura e il tuo affetto nelle piccole come nelle grandi cose, la tua sollecitazione e il tuo pianificare nei momenti più decisivi e più cruciali della vita di ognuno… mancherà, soprattutto a me, il tuo modo di farmi coraggio e di infondermi forza nei miei tipici istanti di sconforto imminente  e di crisi solitaria.

Addio, a nome di tutti noi, mia cara e unica sorella.

Francesca Rita Rombolà

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