Una riflessione storica sul PCI

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L’introduzione del libro “Quando c’era il PCI”  curato da Amerigo e Walter Fiumara recentemente pubblicato dalla Thoth edizioni di Mario Vallone.

Compagni ben ritrovati!
Con alcuni di voi c’eravamo lasciati 5 anni fa, dopo una serata dedicata ai Protagonisti del Movimento Socialista-Comunista in Calabria, per celebrare il 90° della fondazione del PCI; una serata molto partecipata ma di cui non v’è rimasta traccia alcuna: né uno scritto, né una foto, né un video-sonoro.
Stavolta sarà diverso perché ho cercato di emulare il Compagno Learco Andalò, nella cui abitazione è stato fondato il PSIUP di Bologna e che nel 2014, sempre in quella città, ha organizzato la celebrazione del 50° anniversario del PSIUP. A quell’evento sono stato invitato e, partecipando, ho incontrato molti compagni, tra cui Aldo Agosti, che è qui con noi stasera, assieme a due studiosi-ricercatori di origine calabrese: Michele De Luca ed Andrea Borelli.
La nostalgia non ci appartiene; faremo assieme una riflessione in chiave storica.
Di certo chi si è formato nel PCI ha acquisito i fondamentali per una maturità politica ed una struttura umana non comune; molti compagni hanno successivamente assunto la statura di Amministratore della cosa pubblica: Amministratori comunisti che hanno saputo interpretare le attese popolari trovandone adeguate risposte, con coerente abnegazione e competente impegno quotidiano, talvolta rischiando in proprio. Voi ne siete l’esempio e siete qui per testimoniarlo.
Alcuni di noi, arrivati al Partito dopo altre esperienze politiche, nel PSIUP e nella sinistra extraparlamentare, dall’interno abbiamo potuto constatare, talvolta con qualche sofferenza, la perfetta organizzazione ed apprezzare l’onestà, la sincerità, l’umanità dei compagni: dal semplice militante, al dirigente, al leader.
Siamo stati senz’altro portatori di nuova linfa ma, indiscutibilmente, nel PCI abbiamo raggiunto la piena maturità politica.
Molti compagni non ci sono più; ho avuto il grande privilegio di lavorare al Comune di Acri al fianco del compianto Sindaco Angelo Rocco, che mi ha insegnato a servire il Popolo, come si suole dire h24.
Nel PCI ho avuto modo di conoscere ed apprezzare tutti voi, anche se in tempi diversi, ed a questo appuntamento non potevate di certo mancare.
Voglio raccontarvi un particolare:
con Peppino Lavorato siamo andati a trovare il compagno Pasquale D’Agostino, il quale nell’agosto 2013 a Francavilla, nel presentare il mio racconto assieme con Dorino Russo e Franco Daniele, aveva detto che non gli piaceva; io gli ho riportato quanto ha espresso nel dicembre scorso a Bologna Aldo Agosti, in occasione della presentazione degli atti del convegno sul 50° del PSIUP, che ha detto: “Se c’è una conferma dell’ipotesi, che ho fatto nel mio libro “Il Partito Provvisorio”, che il PSIUP sia stato più vitale alla periferia che al centro, la si può trovare nel libro di Amerigo Fiumara “Il PSIUP – Francavilla prima e dopo (50-79)”, dove appare che la vita della cittadina è cambiata in profondità con la comparsa della sezione del partito, e dove dunque la nascita del PSIUP ha rappresentato un fatto di vitalità culturale, anche di sprovincializzazione di una realtà locale relativamente isolata”.
Peppino Lavorato è esploso, affermando che il PCI è stato di vitale importanza in tutti i paesi d’Italia e non solo in alcuni, come lo fu il PSIUP.
QUESTA E’ UNA GRANDE VERITA’. Ed è per questo che siamo qui stasera. Così come è vero che in tutti i paesi i nostri avversari hanno tanto temuto quanto rispettato i comunisti.
Ed allora cari compagni, se un tempo che appare oramai lontano, accomunati dagli stessi sentimenti ideali, non ci siamo sottratti al costante impegno civico della nostra militanza nel Partito Comunista, oggi, per impedire il tentativo di taluni di alterare e/o cancellare il passato, non possiamo sottrarci al compito di raccontare e scrivere, con l’onestà intellettuale di sempre, la storia del nostro partito, che è la storia di tutti noi.
Ciò al semplice scopo di lasciare una traccia di certezze, agli studiosi ed alle generazioni a venire, di 70 anni di utili attività politico-amministrative e lotte sociali fatte con amore e passione anche in questa nostra piccola lontana terra di Calabria.

Amerigo Fiumara

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