L’edificio è costituito da una unica navata: danneggiato dal terremoto del 1905, è stato rinforzato con dei contrafforti sulla facciata principale e su quella laterale sx, ma ha avuto un intervento di ristrutturazione interna alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso e il rifacimento del tetto con capriate di cemento armato a sostegno del solaio di copertura.
Oltre la statua di san Martino, il protettore, vengono venerati San Domenico, San Nicola, S. Antonio, S. Cuore di Gesù, Madonna del Rosario, S. Giuseppe (è il patrono).
La chiesa è fornita di impianto automatizzato delle campane e di impianto di amplificazione voce.
L’edificio è in buone condizioni statiche.
Il presbiterio, adeguato alle norme liturgiche vigenti, accoglie un pregevole altare con mensa di marmo botticino sostenuta da due elementi decorativi con simboli eucaristici su tela dipinta con tecnica mista, opera dell’artista Sandro Sanna.
L’ambone è un’opera artigianale in marmo di Carrara.
Una tela raffigurante La morte di san Giuseppe, (sec. XVIII) è collocata sulla parete di fondo presso il battistero, e dall’altra parte è posta una tela dell’Assunta di Vittoria Saccà, una artista, giornalista e scrittrice.
Il soffitto sopra il presbiterio è decorato con l’immagine di Gesù pastore, mentre sulla fascia laterale e sul balcone della cantoria sono raffigurate scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e lo stemma del vescovo Agostino Saba.
Don Pasquale Russo
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