Restauri Museo Tropea

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Il Museo Diocesano di Tropea, nonostante la grande apertura verso eventi culturali di ogni genere e all’arte contemporanea, non ha smarrito quella che è da considerarsi finalità fondante di tutte le strutture omologhe, vale a dire la conservazione e tutela del patrimonio, cercando anche di conciliare queste con una corretta e sostenibile valorizzazione e fruizione turistica: già nell’estate 2006 il Museo propone Lignea Sacra, rassegna di scultura in legno di ambito meridionale che porta alla conoscenza del pubblico la straordinaria collezione di statue e busti presenti in Città.

Parte così un programma di restauri che ha interessato questi manufatti, finanziati da fondi reperiti dal Museo stesso e dalla Diocesi, che in alcuni casi ha portato ad una vera e propria “scoperta” di opere d’arte: queste erano infatti, in molti casi, ricoperte da una tale quantità di strati di dipinture sovrapposte, da alterarne fattezze e dettagli, sminuendone il vero valore, riportato alla luce dagli interventi conservativi: esempio senz’altro più importante è la secentesca Santa Domenica, celante l’originale, ricchissima decorazione a foglia d’oro.

Il progetto si è poi ampliato anche alla pittura, con il restauro di una pala d’altare di raffinatissima fattura, la Madonna degli Angeli di provenienza dalla chiesa di San Giacomo (già S. Maria della Pietà), e vorrebbe procedere con il reperimento di ulteriori fondi da destinarsi, negli anni, alla salvaguardia del patrimonio del nostro Museo, in particolare quello di epoca barocca, di cui Tropea è certamente da considerare uno dei maggiori centri del Meridione, per quantità e qualità dei manufatti: la sala del Tesoro; i quadri di Giuseppe Grimaldi, tropeano che studia a Napoli per riproporre in Città la grande decorazione di Luca Giordano; l’immensa quantità di tessuti: damaschi, broccati e sete finemente ricamate in oro; frammenti marmorei policromi, residuo dello splendore della Cattedrale sei e settecentesca; la raffinata cappella domestica di Mons. Felice de Paù, interna allo stesso percorso museale; i quadri della Cappella dei Nobili. Il tutto impreziosito dal prestito di una copia d’autore della Sibilla Samia del Guercino.

Il Museo ha l’obiettivo quindi, partendo da questa mostra-evento, di portare a conoscenza del pubblico la ricchezza di questo patrimonio, e di sensibilizzare la collettività verso la propria storia e la necessità di salvaguardare e recuperare queste testimonianze, da tramandare alle future generazioni in condizioni migliori di quelle in cui noi le abbiamo.

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