La prefazione del libro “Pensieri e sentimenti”, pubblicato recentemente dalla Thoth Edizioni di Mario Vallone, scritto da Antonio Naso.
Antonio Naso in “Pensieri e sentimenti” ha raccolto le sue poesie composte dall’età dell’adolescenza al 2017.
Famiglia e amicizia, personaggi del paese, ambiente della terra di origine sono i temi più frequenti delle poesie di Tonino Naso.
La sua poetica non proviene da teorie elaborate alla maniera letteraria; si scioglie facile, diretta: sembra senza regole, ma è ricca di una carica espressiva che fa meraviglia.
La sua creatività è quasi genialità. Osserva, si commuove, s’incanta davanti alle bellezze dell’ambiente naturale, si rallegra e si rattrista per avvenimenti e persone, si emoziona come un bambino. E canta i suoi versi liberi.
La mia prefazione alle poesie di Tonino forse non si addice adeguatamente ai suoi meriti creativi; in essa non c’è l’espressione di un linguaggio letterario colto del critico d’arte, perché non lo sono.
Il poeta mi stima come persona intima e crede che io sappia leggere meglio di altri i suoi pensieri e i suoi sentimenti: se ciò è accettabile, lo ringrazio, ma gli rimprovero col sorriso la fiducia che non merito come esperto di poetica.
Questa prefazione venga letta, perciò, soltanto come un affettuoso omaggio all’originalità del poeta; essa è semplicemente un’evidente tentazione pedagogica che manifesta i meritati apprezzamenti di queste poesie vere, senza artifici, con la speranza d’invitare tanti lettori a gustare un’opera genuina degna di ammirazione e carica di bellezza descrittiva di cose e di emozioni.
La più significativa presentazione delle poesie di Tonino Naso è stata la prima, sul sito Poro.it, quella scritta da sua cognata prof.ssa Miretta, che con brevità e ammirevole competenza ne offre un bel ritratto: “Poeta autodidatta ed estemporaneo, scrive per lo più ispirandosi ad esperienze personali legate ai suoi affetti e alla sua terra. Nelle sue poesie racconta di sé, del suo stato d’animo, del suo pensiero, della sua gente, passando via via ad allargare lo spazio delle riflessioni personali”.
Girolamo D’Agostino
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