Sedicesima spiaggia vibonese (vai alla quindicesima).
16-SPIAGGIA GABBATURCO.
Il nostro percorso continua, risalendo la costa superata la Baia Formicoli si apre nell’alta rupe una stretta insenatura, una lingua di sabbia bianca protetta da scogli e fondali bassi: la Spiaggia du Gabbaturco.
Si narra che il suo nome è dovuto a un episodio così riportato dalla tradizione popolare:
“Una barca di pescatori tropeani che stavano rientrando a casa furono scoperti da una nave pirata. I malcapitati credendosi perduti tentarono la fuga cercando riparo nascondendosi nella suddetta insenatura. I pirati ormai sicuri d’impossessarsi del prelibato bottino si lanciarono all’inseguimento non avvedendosi però dei Bassi e insidiosi fondali s’incagliarono tra gli scogli e finirono a mare tra imprecazioni e grida, mentre i pescatori ormai salvi se la ridevano per il pericolo scampato e la loro furba trovata.
Da allora il luogo prese il nome di Gabbaturco”.
Agostino Gennaro
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