Ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che quest’anno ha avuto il riconoscimento giuridico votato all’unanimità in parlamento.
In quel giorno di risveglio della natura si rinnova la primavera della verità e della giustizia sociale. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un’emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere ricordare ognuno di loro.
“Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” è il tema che accompagnerà la giornata del 21 marzo 2017, la cui “piazza” principale sarà Locri, ma che si svolgerà, simultaneamente, in oltre 4000 luoghi diffusi in ogni parte d’Italia e in alcuni luoghi dell’Europa e dell’ America Latina, dove la Giornata verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento. Questo slogan che potrebbe sembrare un po’ inusuale racchiude un grandissimo significato.
Per luoghi abbiamo voluto intendere i cuori di tutti quei familiari che si sono visti portare via dalle mafie i loro cari, luoghi che hanno trasfigurato il dolore in impegno costante con la speranza che ciò che è successo possa non accadere mai più e questa loro speranza è diventata una testimonianza di bellezza che chiama ognuno di noi, a scendere in piazza e racchiuderci tutti in un unico grande abbraccio di memoria per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell’Italia intera.
In preparazione alla XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Libera propone alle scuole di raccogliere la memoria di una delle vittime le cui vite sono state spezzate dalla criminalità organizzata. Una proposta che connota da sempre la giornata, affinché quei nomi trovino nuova vita e non ci sia più alcuna distinzione tra le vittime più note e le altre.
Il coordinamento di Libera Vibo si è messo subito in moto per incontrare i ragazzi delle scuole raccontando loro la bellezza dell’impegno e l’importanza della costruzione di una reta solida e fissa per far nascere e alimentare speranza, quella speranza che deve diventare responsabilità. I ragazzi e la loro scuola, adottano simbolicamente la vittima di cui viene raccontata la storia impegnandosi in un lavoro di ricerca che possa essere terra fertile per costruire memoria con l’obbiettivo di suscitare nei ragazzi la voglia di crescere con consapevolezza e di diventare strumenti con cui ciascuna di quelle vittime possa ritornare a vivere.
Il loro compito sarà infatti, la raccolta di notizie sulla vittima adottata che li porterà alla creazione di un elaborato di natura diversa, specchio delle attitudini e delle passioni dei ragazzi. L’elaborato verrà custodito nella loro scuola, divenuta nuovo luogo di memoria, dove Dodò Gabriele, Giuseppe Letizia e tanti altri vivranno nelle risa, nei sogni e negli obbiettivi di tutti i ragazzi che scalderanno le aule di quell’Istituto. In questo lungo cammino intrapreso verso il 21 marzo, fatto di memoria ed impegno, abbiamo portato sulle nostre gambe ed abbiamo fatto parlare con la nostra bocca le tante vittime innocenti, incontrando tantissimi giovani nelle diverse scuole della nostra provincia: Serra San Bruno, Briatico, Cessaniti, Zambrone, Tropea, Soriano, Vibo Marina, Rombiolo, San Calogero, Piscopio, Fabrizia, Vibo Valentia, Drapia.
Un’importante tappa di questo percorso sarà l’iniziativa con il Presidente di Libera Don Luigi Ciotti, che incontrerà ragazzi, associazioni e tutta la comunità lunedì 13 marzo 2017 presso il Valentianum alle ore 17,00. Le sue parole dovranno diventare pietre e il suo grido, contro ogni forma di violenza, dovrà diventare anche il nostro. Invitiamo ognuno a diventare protagonista di questo cammino perché solo uniti possiamo davvero sperare che il cambiamento diventi realtà.
Il Coordinamento di Libera Vibo
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