Scuola-Lavoro

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Scuola e volontariato, due mondi sempre più vicini.

Non solo perché tante associazioni entrano ormai nelle scuole, portando con sé un catalogo di proposte e idee, progetti in vari ambiti, per integrare l’offerta formativa rivolta a bambini e ragazzi, ma anche perché sono tanti  e saranno sempre di più gli studenti che prendono parte alle attività di volontariato proposte dalle associazioni stesse, impegnandosi in servizi e iniziative.

E così, da un lato i volontari entrano a scuola, dall’altro gli studenti entrano nelle associazioni.

Per il secondo anno consecutivo, il CSV di Vibo Valentia, intavola una collaborazione con il Liceo Statale Vito  Capialbi,  guidato dal dirigente Antonello Scalamandrè, finalizzata ad orientare gli studenti sul futuro lavorativo che un giorno li vedrà protagonisti in ambito sociale.

La collaborazione, d’altronde, in virtù della legge 107/15, punta sulla previsione di percorsi alternativi che arricchiscano i curricula scolastici . La legge affida la possibilità di accogliere i ragazzi non solo ad attività produttive e commerciali ma anche a organismi pubblici e privati, anche del terzo settore, ad enti che tutelano il patrimonio artistico, culturale e ambientale e ad enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

Per il mondo dell’associazionismo si aprono quindi delle interessanti prospettive d’incontro e accoglienza di giovani per lo stage, durante il quale fargli sviluppare tutte quelle competenze trasversali richieste: lavoro di gruppo, progettazione, comunicazione e competenze di cittadinanza, ma anche per trasmettere l’importante bagaglio valoriale e motivazionale che sta alla base del proprio modo di lavorare. Le finalità del percorso di orientamento e formazione denominato “PROGETTO DI ORIENTAMENTO FORMATIVO “IMPARO A FARE FACENDO” sono : Inserire nel percorso formativo dell’alunno elementi di conoscenza e di esperienza del mondo del lavoro che possono essere acquisiti solo attraverso il suo coinvolgimento diretto, osservare l’alunno in contesto extrascolastico al fine di rilevare attitudini e potenzialità per orientarlo verso un eventuale inserimento occupazionale  protetto ed adeguato al suo profilo, interiorizzare le norme di comportamento proprie dell’ambiente lavorativo e/o formativo, recepire i compiti richiesti, svolgere  autonomamente le mansioni assegnate nei modi e nei tempi previsti, essere  disponibili ad accettare  le correzione e i consigli altrui, conoscere le linee essenziali delle norme di sicurezza anti-infortunistica.

Il Presidente del CSV  Dott. Roberto Garzulli  “La grande novità è legata all’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro. Improvvisamente le scuole guardano al volontariato e al terzo settore come a un mondo a cui possono indirizzare i ragazzi dell’ultimo triennio per svolgere appunto l’alternanza, ora obbligatoria per tutti e con una determinata incombenza oraria. Questo implica una nuova organizzazione per le scuole stesse, che non sempre trovano con facilità i posti necessari all’interno delle imprese. Ecco perché inizia ad emergere, come soggetto utile a questo scopo, proprio il terzo settore. Il volontariato, in definitiva, è una risorsa preziosa, ma che ancora deve essere valorizzata.  “Per questo – conclude il Presidente Garzulli – rivolgiamo un appello alle istituzioni, affinché compiano un atto di riconoscimento, non necessariamente economico ma anche sotto forma di comunicazioni e protocolli, le associazioni si sentano chiamate ad essere facilitatori nella formazione dei giovani, sostenute appunto da un riconoscimento istituzionale di questo loro lavoro”.

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