Giochi (im)popolari a Brattirò

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Fino a circa 20 – 25 anni fa al mio paese, Brattirò, ed anche in molti altri centri della nostra regione, erano parecchio diffusi alcuni giochi popolari soprattutto tra gli adulti.

In contrada “Palumbu”, ma anche “nta l’ortu du previti” si giocava spesso “e mbrigghia” (i birilli). Ques’ultimi, realizzati in legno, levigati alla perfezione, si disponevano in colonne; bisognava colpirli con una palla, penso anch’essa di legno, con tre fori per facilitarne la presa. Ricordo che ognuno aveva il suo stile nel caricare il colpo, e ricordo che noi bambini spesso litigavamo con i grandi perché ci “allontanavano” dal nostro campetto di “Palumbo” per giocare – appunto – “e mbrigghia”.

Questa usanza si è dissolta. “E mbrigghia” a Brattirò non gioca più nessuno da tempo, come pure alla cosiddetta “Pezza o casu”.

Per giocare alla “Pezza o casu” veniva scelta come location una zona di campagna poco trafficata: si faceva a gara per far rotolare una puleggia: chi ricopriva più distanza con meno colpi portava a casa una forma di formaggio (penso fosse questo il “regolamento”…ad ogni modo, in “palio”, come scopo, più che il formaggio c’era il divertimento, lo stare insieme).

Pubblico, in tal senso, una foto della collezione Peppino Rombolà (du Massaru) datata 1990. Siamo in località Manna-Manitta…non metto i nomi delle persone perché sono tutte ben riconoscibili; anche coloro che sono passati a miglior vita, come si dice a Brattirò, “si i chiami rispundinu” (è un modo di dire, significa che sono morti da poco ed è vivo il ricordo).

Alla prossima.

MarioVallone

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