Sentivo parlare spesso della Grotta di Santa Cristina intrisa di credenze popolari risalenti a molti secoli fa. Secondo la credenza popolare, infatti l’acqua della grotta di Filandari era ricca di qualità terapeutiche dovute all’intercessione di Santa Marina, le cui gocciolante stalattiti erano dette lacrime di Santa Marina. Per tale motivo l’acqua della grotta di Filandari veniva usata per curare mastiti, lombaggini, gestazioni difficili e ogni altro tipo di malattia e dolori. Ad esempio, secondo la tradizione popolare, le gocce d’acqua che filtravano lungo le pareti, come quelle di Santa Cristina d’Israele, bevute dalle donne in gravidanza erano di buon auspicio per la maternità, affinché fosse portata a termine sana e sicura per gestante e neonato.
La Grotta di Santa Cristina si presenta all’ingresso con uno spiazzo molto ampio e alto per poi restringersi a forma d’imbuto e, come mi riferiva un pastore del luogo per averlo lui stesso da bambino percorso molte volte, attraverso un canale lungo circa 200m. in salita piuttosto ripida raggiungeva una piccola uscita in località nota come “u zarratu”
Amici per il buio, il percorso abbastanza accidentato e pieno di pozzanghere, nonché l’acqua che mi gocciolava sulla testa, non ho potuto proseguire l’esplorazione ma mi propongo di ritornarvi e poi…vi aggiornerò.