Manca ormai pochissimo alla serata di selezione della terna finalista del Premio Tropea che si terrà il 9 luglio presso il Museo Diocesano con inizio alle ore 19:00.
Sarà una piacevole anteprima della kermesse letteraria giunta alla sua decima edizione, promossa come sempre dall’Accademia degli Affaticati, presieduta dall’Avv. Michele Accorinti: il gran finale, infatti, si svolgerà nella cittadina nelle serate del 3 e 4 settembre 2016.
La prima importante novità di questa decima edizione è data dalla presenza nel comitato tecnico-scientifico dei vincitori delle passate edizioni: Mattia Signorini (già vincitore Premio Tropea edizione 2010), Donatella Di Pietrantonio (vincitrice edizione 2011), Mimmo Gangemi (vincitore edizione 2012); Vito Teti (vincitore edizione 2013), Carmine Abate (vincitore edizione 2009), Simona Sparaco (vincitrice edizione 2015).
Queste autorevoli voci della letteratura italiana saranno affiancate dai componenti dell’Accademia degli Affaticati: Michele Accorinti, Ugo Sammartino Giuseppe Carone, Giuseppe Meligrana, Beatrice Lento, Vittoria Saccà, Pasquale De Luca. A completare il comitato vi sono l’assessore alla cultura del Comune di Tropea, Maria Stella Vinci, e il direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Gilberto Floriani.
La serata di selezione della terna finalista sarà caratterizzata dagli interventi di: Michele Accorinti, Presidente dell’AdA; Giuseppe Rodolico, sindaco del Comune di Tropea, che porterà i saluti dell’amministrazione comunale insieme all’assessore alla cultura, Maria Stella Vinci. Interverranno anche: il direttore del Museo Diocesano, Don Ignazio Toraldo di Francia; il direttore del Sbv, Gilberto Floriani; il presidente di Tropeaeventi, Francesco Monteleone, il rappresentante di ASMENET Calabria, Alessandro Vicari.
Il Museo Diocesano, con la sua atmosfera solenne e i pregiati capolavori di arte sacra, farà da ottima cornice alla serata che sarà impreziosita dall’intermezzo musicale di Giovanna Carignano.
Il comitato tecnico-scientifico sarà protagonista dell’evento poiché ogni suo componente sarà chiamato a scegliere con votazione palese due titoli tra quelli in concorso. A passare in finale saranno le tre opere che otterranno il maggior numero di preferenze. Il regolamento completo è pubblicato sul sito www.premiotropea.it
Questi i libri che sabato si contenderanno un posto nella terna:
- Etica dell’acquario, Ilaria Gaspari, Voland, 2015: La giovane scrittrice si presenta al suo esordio letterario con un noir ambientato in un contesto a lei noto, la Normale di Pisa, dove si è laureata in Filosofia.
- L’albero di stanze, Giuseppe Lupo, Marsilio, 2015: «Lupo traccia un bilancio esistenziale e morale che va oltre il rimpianto, sfidando il futuro con l’entusiasmo del sogno e la concretezza del gesto. Di questa epopea Lupo, con ‘L’albero di stanze’, si conferma appassionato e sincero testimone, autentico e luminoso cantore, in un romanzo che segna con dolente e sofferta coscienza la conquista di una vita nuova» (Cesare De Michelis).
- L’Arca, Esther Armanino, Einaudi, 2016: Un romanzo poetico ed emozionante sulla vulnerabilità e sulla tenacia dei legami più veri. Ester Armanino trova le parole precise per raccontare il dolore e la separazione, l’attrazione e la meraviglia, confermando il suo talento di scrittrice entomologa dei sentimenti.
- Conforme alla Gloria, Demetrio Paolin, Voland, 2016: Un romanzo sorprendente, dallo stile intenso e nitido, che è anche una riflessione sul rapporto tra vittima e carnefice, su quale sia il confine tra umano e disumano.
- Essere vivi, Cristina Comencini, Einaudi, 2016: «“Essere vivi” è il titolo del nuovo romanzo di Cristina Comencini ed è anche il sentimento e la forza di questa storia. E’ la vertigine provata durante l’infanzia e poi sepolta sotto la corsa a diventare chi siamo: sentirsi vivi senza dover fare qualcosa, senza doversi riempire di persone, doveri, dedizione, essere felici di stare al mondo per quell’energia interiore che si sposa con il cielo, gli alberi, gli animali, e non ha bisogno di dimostrazione di sé, perché è uno stato dei sensi.» (Annalena Benini, «IO donna» del 16 aprile 2016)
- La moglie perfetta, Roberto Costantini, Marsilio, 2016: Forse su Roma capitale del crimine è stato scritto tutto, o forse non ancora.La Trilogia del Male di Roberto Costantini ha certo contribuito a creare intorno a Roma quell’alone di mistero che negli ultimi anni ha ispirato romanzi, film, serie tv e nuovi filoni d’inchiesta, fino alla definizione di “Mafia Capitale”, il fenomeno che vede la mafia avanzare strisciante fuori dai confini del Sud. Dopo il successo internazionale della Trilogia del Male, il commissario Balistreri torna in un thriller che trascina il lettore nelle spire di una suspense mozzafiato “La moglie perfetta”. È proprio lei, la moglie perfetta, che teniamo d’occhio sin dalle prime pagine, una donna da cui ci aspettiamo l’inevitabile e amaro tradimento. Perché si sa, la moglie perfetta non esiste, in nessuno dei mondi possibili.
- Ti ho vista che ridevi, Lou Palanca, Rubbettino, 2016: «L’ultimo lavoro polifonico del collettivo calabrese Lou Palanca, edito dalla casa editrice Rubbettino, riconsegna alla Storia le vicende delle contadine che negli anni Sessanta lasciavano la Calabria per le Langhe piemontesi, grazie a matrimoni combinati da abili bacialé, intermediari tra famiglie» (Emilia Croce)
L’Accademia degli Affaticati nominerà, inoltre, una Giuria Popolare, formata dai 50 sindaci della provincia di Vibo Valentia, dai sindaci dei capoluoghi di provincia della Regione Calabria, da studenti, bibliotecari, membri della società civile tropeana e da tutti i soci dell’Associazione organizzatrice per un totale massimo di 100 componenti.
Restate connessi con #PremioTropea, #PremioTropea2016, #PremioTropea10!
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