Ha avuto luogo venerdì 10 giugno presso il Cortile della Pigna dei Musei Vaticani il concerto dell’Orchestra di Fiati del Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia diretta dal M° Antonio La Torre. Il complesso costituito da 55 componenti fra cui i docenti Pasquale Lorenzo al clarinetto, Giuseppe Barletta al corno, Salvatore Cricelli alla tromba, Nicola Ferro al trombone e Filippo Varracato al fagotto, si è esibito nell’ambito del progetto Aperture Notturne promosso dai Musei Vaticani che tutti i venerdì sera, dal 6 maggio al 28 ottobre – eccetto il mese di agosto – sono aperti al tramonto per svelare in una luce inconsueta i tesori millenari delle collezioni vaticane. La proposta culturale è completata da una musicale che arricchisce l’esperienza di visita di alcune serate in notturna.
Gli studenti, per molti dei quali si è trattato di un vero debutto in una sede di prestigio mondiale, molto attenti e concentrati, hanno dato il meglio di sé offrendo una prova genuina, carica di entusiasmo e con unanimi consensi da parte del folto pubblico che, occupati tutti i posti disponibili, si era ben disposto nell’ambito del vasto cortile vaticano. Particolarmente apprezzate anche le note di sale redatte in italiano e inglese predisposte da due studentesse del conservatorio Jessica Cuda e Rossana Gimondo allieve della classe di Storia della Musica per Didattica della Prof.ssa Chiara Macrì.
Al concerto hanno partecipato, in rappresentanza del dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del MIUR il Dott. Daniele Livon, Direttore Generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore e la Dott.ssa Maria Letizia Melina, Direttore Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore. I due alti dirigenti, che con la loro presenza hanno concretamente dimostrato la vicinanza del Ministero al Conservatorio di Vibo Valentia, al termine del concerto, si sono complimentati con il direttore e con tutti i componenti dell’orchestra sottolineando la qualità dell’esecuzione e l’importanza di occasioni come questa che permettono al sistema AFAM di manifestate pubblicamente le proprie potenzialità e il proprio valore. Tra le numerose personalità, che hanno assistito al concerto, va certamente segnalata la presenza di Mons. Giuseppe Liberto già direttore del Coro della Cappella Sistina.
Una particolare menzione meritano l’allievo clarinettista Giuseppe Colacino, solista nel brano Oblivion di Astor Piazzolla e il trombettista Pietro Maida, tutor in conservatorio solista nel brano Per un pugno di dollari di Ennio Morricone.
Il concerto è iniziato con l’interpretazione della celebre ouverture dell’operetta Cavalleria leggera di Franz von Suppé, cui è seguita Epopea Cavalleresca di Michele Mangani. Con l’esecuzione di questo brano, articolato in tre movimenti, l’orchestra ha catturato e sedotto l’uditorio con una articolazione del suono e della dinamica che, mai inappropriata o volgare, ha colto il senso della bella composizione di Mangani. Sono seguite le Variazioni in blu di Jacob De Haan e Alpina Fanfare di Franco Cesarini L’ultima parte del concerto è stata un crescendo di emozioni da la Vita è bella di Nicola Piovani ai due brani di Ennio Morricone per concludere con una emozionante e sfavillante interpretazione di African Symphony del compositore americano Mccoy nel quale le due sezioni dei leghi e degli ottoni si sono confrontate con risultati di rilievo.
Molto apprezzato il direttore Antonio La Torre che con mano sicura e gesto chiaro ha guidato il suo complesso con il quale sta realizzando un ottimo lavoro formativo che sta dando, concerto, dopo concerto i suoi frutti.
Da sottolineare, infine, una nota di colore che ha particolarmente galvanizzato tutti i componenti dell’orchestra che si sono stretti accanto al collega clarinettista Gabriele Grande che, nonostante il 10 giugno ricorresse il suo diciottesimo compleanno , non ha voluto rinunciare al concerto.
Una serata importante per gli studenti, per il conservatorio, per l’intero territorio vibonese che, grazie agli sforzi di tutti, si è espresso al meglio dimostrando sul campo il proprio valore.