L’arco della vita di ciascuno di noi si chiude in un istante imprevedibile e imprevisto.
Non basta l’amore dei familiari ed amici, l’affetto e la stima di tante persone care a impedire alla morte di compiere il suo lavoro.
E’ così frammenti di vita e di storia, di gioia e di dolori vissuti insieme, speranze e sogni politici e civili che hanno dato ali e forza per il cambiamento della vita dei ceti popolari all’interno della Costituzione, diventano memoria tenera e dolente.
E memoria diventa la povertà e la fame dalla quale siamo partiti per liberare dai bisogni di lavoro, pane, libertà, istruzione, i milioni figli di contadini emarginati e oppressi prima che la Repubblica offrisse nuovi orizzonti.
I sogni potevano mettere le ali attraverso lo studio. E le ali misero i sogni di Pasquale D’Agostino e di tanti ragazzi della sua generazione.
La passione civile, il desiderio di conoscenza, la fiducia nella forza della ragione armata dei valori della libertà, ci fece sentire una forza capace di superare ogni ostacolo.
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Sappiamo bene che qualche sogno si è infranto, che qualche ala si spezzò. Ma siamo consapevoli che ciò che di grande ha fatto la Repubblica italiana per rendere i suoi cittadini più liberi e più uguali è figlio di quelle lotte e di quei sogni di cui i comunisti, come Pasquale, furono tra i protagonisti principali nella scuola e nella politica.
Un addio fraterno.
Saverio Di Bella
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