Eravamo convinti che il gruppo di minoranza, spinto da un minimo di senso del pudore, non avrebbe avuto la faccia tosta di riportare in un manifesto rivolto alla cittadinanza anche attraverso la stampa, le farneticanti affermazioni fatte in sede dell’ultimo consiglio comunale e che taluno dei suoi componenti, nella inane speranza di fare proseliti, va raccontando nelle case dei cittadini drapiesi.
Dobbiamo però, constatare, ancora una volta, che le basi su cui poggiano le azioni degli esponenti di minoranza sono a distanza di due anni cosparse di rancore ed il solo frutto della frustrazione della sconfitta elettorale.
La menzogna è un male assoluto ma lo è ancora di più quando riguarda argomenti seri e quando chi la utilizza, vestiti i panni del “populista”, tenta di ottenere il consenso popolare, diffamando l’amministrazione in carica, la quale, al contrario della precedente, è costretta ad agire nella più assoluta oculatezza economica.
L’attuale amministrazione fin dal suo insediamento ha cercato di eliminare gli sprechi e a razionalizzare le spese.
Un dato su tutti:
la spesa del personale è stata ridotta di circa € 40.000,00 l’anno.
In altri termini ad un comportamento da “cicala” della passata amministrazione, all’attuale tocca il compito della “formica”.
In ogni caso e nonostante la situazione nella quale l’attuale amministrazione è costretta ad agire, non è assolutamente vero che fino ad oggi la stessa abbia aumentato le tasse ai cittadini e che rischia di perdere i finanziamenti ottenuti in passato.
Andiamo per ordine:
L’attuale amministrazione sta portando a termine tutti i lavori precedentemente iniziati e questo nonostante il comportamento ostruzionistico della minoranza, che con ogni mezzo cerca di impedire il corretto funzionamento degli uffici comunali, ponendo in essere condotte di vero e proprio sabotaggio amministrativo.
Ove dovesse accadere che venga revocato un qualche finanziamento, i cittadini è giusto che sappiano, fin da ora, a chi devono essere addebitati le responsabilità politiche.
La TASI.
Tutti sanno che si tratta di una tassa introdotta due anni fa dal governo nazionale a fronte della radicale riduzione dei trasferimenti statali.
In sostanza e in virtù del principio della decentramento fiscale lo Stato centrale ha drasticamente ridotto i trasferimenti in favore degli enti, imponendo agli stessi di recuperare le somme con tagli alle spese e nuove imposizioni ai propri cittadini.
L’amministrazione Vita, a distanza di pochi giorni dal suo insediamento, ha dovuto fronteggiare tagli ingenti ai trasferimenti statali, in particolare per l’anno 2014 i trasferimenti dei fondi statali sono passati, dai precedenti € 600.000,00 ad € 230.000,00, una differenza in negativo dunque pari ad € 370.000,00, dei quali € 170.000,00 determinati da maggiori trasferimenti ricevuti e spesi l’anno prima.
In altri termini l’amministrazione Vita appena insediata, con l’entrata della TASI, ha dovuto coprire un buco di € 370.000,00 dovuto a minori trasferimenti statali di somme che, in parte, erano state erroneamente ricevute e spese dalla precedente amministrazione.
Dall’anno successivo (2015) si è provveduto, nei limiti del possibile, a ridurla.
Sul punto è utile evidenziare che quando si è trattato di votare la riduzione della TASI, il gruppo consiliare di minoranza, con motivazione stravagante, si è opposto votando contro (vedi delibera n. 23 del 23.08.2015).
La TARI.
Va innanzitutto detto che per obbligo di legge con tale imposta va coperto l’intero costo del servizio rifiuti.
Va, altresì, precisato che nel primo anno di amministrazione Vita, la TARI, ha subito una diminuzione rispetto all’anno precedente di circa il 20%.
Al contrario quest’anno ha dovuto subire un aumento.
La ragione di tale aumento è da individuare esclusivamente nel fatto che la Regione Calabria ha aumentato la tassa del conferimento in discarica.
In particolare:
per quel che riguarda l’umido di quasi il 200% si è, infatti, passati da € 34,64 a tonnellata ad € 91,62 a tonnellata,
per quel che riguarda l’indifferenziato (il nero) fino a circa il 90%, si è passati, infatti, da € 91,84 a tonnellata fino ad arrivare ad € 169,00;
Solo grazie alla buona percentuale di R.D., per Drapia la tariffa di conferimento del nero si è attestata oggi ad € 132,00 a tonnellata.
In buona sostanza solo grazie agli importanti risultati della raccolta differenziata che il Comune di Drapia, a differenza di altri comuni anche vicini, riesce ad avere una tassa sui rifiuti contenuta.
Sul punto riteniamo giusto dovere insistere poiché il documento della minoranza oltre a dire il falso contiene in un pericolosissimo messaggio e cioè che differenziare non serve.
NON E’ COSI, per almeno tre motivi:
Il PRIMO, che ovviamente sfugge completamente agli esponenti di minoranza, è quello della tutela ambientale.
Il SECONDO è relativo alla tenuta del sistema.
E’ bene che i cittadini siano informati che ogni comune della Calabria può conferire i rifiuti indifferenziati in discarica entro un certo quantitativo, assegnato dalla regione in base al numero degli abitanti.
Questo significa che ove non venisse effettuata la raccolta differenziata il sistema imploderebbe, poiché la mancata differenzazione dei rifiuti porterebbe un aumento esponenziale del rifiuto nero e di conseguenza la impossibilità per il comune di rispettare le quantità assegnate da conferire in discarica, con la ovvia e necessaria conseguenza di trovarsi i rifiuti per strada.
E’ utile, altresì, che i cittadini sappiano che la priorità di conferire il nero in discarica aumenta con l’aumento della percentuale di differenziata che il singolo comune è riuscito a raggiungere, nonché in virtù della regolarità dei pagamenti.
IL COMUNE DI DRAPIA è tra i primi comuni della provincia di Vibo e Catanzaro a poter scaricare e ciò grazie alla percentuale di differenziata raggiunta e alla regolarità dei pagamenti.
Il TERZO, è quello economico.
E’ proprio cosi, l’aumento della tassa sui rifiuti è stato limitato proprio grazie all’impegno che la cittadinanza mette quotidianamente e che consente di avere buone percentuali di raccolta differenziata.
Per capire più a fondo la questione e quanto sia importate effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti anche sotto il profilo economico, ecco alcuni dati relativi al costo dello smaltimento dei rifiuti conferiti impropriamente:
Una tonnellata di Carta, o di altro materiale secco (vetro, plastica ecc.), non conferita in modo differenziato potrebbe arrivare a costare € 169,00 al contrario se separata costa ZERO;
Per la stessa quantità di organico la differenza è minore, ma sempre consistente. La spesa per smaltire una tonnellata di umido abbiamo visto oggi è pari ad € 91,62; senza la raccolta differenziata la stessa spesa potrebbe lievitare fino ad arrivare ad € 169,00.
Oneri di urbanizzazione.
L’amministrazione Vita ha dovuto aggiornare i costi di urbanizzazione secondo gli indici ISTAT, non si è tratto di un aumento, ma solo di un adeguamento al costo della vita.
Si badi bene ciò è imposto dalla legge e non farlo comporta danno erariale oltre ad una evidente ingiustizia sostanziale (verrebbero trattate in modo uguale situazione diverse).
Quindi nessun aumento sconsiderato, ma solo adeguamento, imposto dalla legge, al costo della vita.
Una chiosa.
Nel delirante documento della minoranza si afferma che il servizio di raccolta e di spazzamento non funziona, in realtà il contrario risulta sotto gli occhi di tutti.
Nonostante la grave crisi che investe il settore (basta guardare quello che accade nei comuni vicini che non differenziano) a Drapia i rifiuti vengono regolarmente e puntualmente raccolti, anche nelle giornate festive qualora ne siano di consecutive; i cittadini delle frazioni, dopo anni, hanno riscoperto che esiste il servizio di spazzamento che, effettuato per sei giorni a settimana nel periodo invernale e sette nel periodo estivo, consente di tenere i centri abitati in uno stato di dignitoso decoro, e tutto ciò nonostante da due anni, per un evidente sabotaggio, non si vedano e sentono più quelle festose comitive di operai, dipendenti di un altro Ente, che nel recente passato al contrario, rallegravano stabilmente il nostro territorio.
In altri termini spendendo all’incirca le stesse somme del passato si è riusciti ad ottimizzare entrambi i servizi, tanto che i comuni vicinori stanno cercando di copiarlo.
Circa l’invito finale contenuto nel documento vergato dal gruppo di minoranza, di geovista memoria, riteniamo di poterli tranquillizzare, evidenziando e ricordano loro che i cittadini drapiesi sono SVEGLI da parecchio tempo e comunque da almeno due anni, quando senza se e senza ma, hanno decretato la fine di un certo modo di fare politica, in particolare statuendo che le questioni comunali devono essere affrontate e decise all’interno delle “stanze”del municipio e non altrove, come accadeva nel recente passato. “Stanze” quelle si segrete.
Gruppo “Drapia nel Cuore”
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