Se adeguatamente e sinergicamente considerati i fiumi che attraversano i nostri centri possono rappresentare una risorsa sotto diversi punti di vista. Non per niente molti comuni, per non dire tutti, sono sorti attorno ad un dato corso d’acqua.
Per questa ragione guardiamo con favore al “Contratto di fiume”, uno strumento per la loro giusta valorizzazione che la regione Calabria sta portando avanti in questi mesi, coinvolgendo i centri che gravitano attorno al bacino del fiume “Mesima”, il più importante per i comuni delle Preserre, per il fatto che, direttamente o indirettamente, per tramite del “Marepotamo, vi confluiscono tutti i fiumi che attraversano tali paesi. È necessario che detti comuni, che sono tanti, facciano sinergia e, partendo dai fiumi che percorrono i loro territori, e considerandoli come risorsa fondamentale, agiscano congiuntamente per la realizzazione di una serie di iniziative che portino alla valorizzazione dei rispettivi corsi d’acqua e, attraverso questi, del “Mesima” e, ampliando la prospettiva, dei comuni e del comprensorio in generale. Innanzitutto dal punto di vista della depurazione.
È fondamentale, infatti, che i comuni confinanti delle Preserre prendano consapevolezza che la qualità delle acque è basilare per concretizzare una migliore qualità della vita. Quindi, è imprescindibile che si uniscano e chiedano a gran voce la non più demandabile realizzazione di un depuratore consortile. Ma i fiumi rappresentano una risorsa anche dal punto di vista della prevenzione del rischio idrogeologico. In questa prospettiva, perciò, è doveroso attuare tutte le misure utili alla corretta cura dei corsi d’acqua di modo da prevenire al meglio tali rischi.
Ma non finisce qui. I fiumi, infatti, sono anche una risorsa energetica che è possibile sfruttare attraverso la creazione di centrali idroelettriche mediante cui, nel rispetto della tutela dell’ambiente circostante, dare vita a fonti di energia rinnovabile ed ecosostenibile, di cui oggi si avverte in misura sempre più crescente l’esigenza. Non si può tralasciare, poi, l’aspetto paesaggistico legato ai corsi d’acqua, attorno ai quali la natura ha spesso disegnato scenari ambientali meravigliosi, che si potrebbero utilizzare per la creazione di percorsi naturalistici, soprattutto oggi che sono tanto in voga il trekking e gli sport all’aperto.
E qui si apre un altro scenario, poiché si potrebbe incrementare la pratica degli sport acquatici, attraverso l’utilizzo di canoe o kayak, come avviene in numerosi posti. Sport, poi, è anche la pesca fluviale, che si potrebbe promuovere attraverso il ripopolamento dei nostri corsi d’acqua con la fauna ittica tipica. Questi e infiniti altri sono gli aspetti che vanno seriamente considerati per una riconsiderazione sinergica dei nostri fiumi: risorse che generano infinite possibilità per valorizzare il territorio.
Vitaliano Papillo
Sindaco di Gerocarne
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