Il cambiamento climatico viene oggi percepito dalla stragrande maggioranza degli italiani come uno dei più gravi problemi ambientali, al pari dell’inquinamento dell’aria e delle acque. Il 73% lo considera un problema “molto grave”, percentuale che sommata a quella di chi lo considera “abbastanza grave” arriva al 94%. E’ questo il risultato di un sondaggio eseguito dall’istituto GfK per conto del WWF in occasione del prossimo grande evento internazionale dedicato proprio al cambiamento climatico, Ora della Terra/Earth Hour del 19 marzo. Gli Italiani dichiarano un’elevata disponibilità a cambiare le proprie abitudini per favorire la riduzione dei gas serra, complessivamente l’85%.
A questa elevatissima preoccupazione, però, corrisponde una altrettanto diffusa insoddisfazione per l’informazione da parte dei media, con un 36% che addirittura ritiene di aver ricevuto “poca o nessuna informazione”: un monito che dovrebbe indurre carta stampata e TV a moltiplicare gli sforzi di approfondimento, e non solo negli spazi dedicati.
ORA DELLA TERRA: L’EVENTO MONDIALE
La volontà di cambiare ‘il cambiamento climatico’ sarà proprio al centro dell’Ora della Terra, l‘evento mondiale del WWF che trascina con sè lo spirito delle mobilitazioni che hanno portato all’Accordo di Parigi sul clima e dunque alla decisione di affrontare globalmente il rischio climatico. Sabato 19 si spegneranno simbolicamente le luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30 di ciascun paese: si comincia dalle isole del Pacifico per compiere in 24 ore una ‘ola di buio’ fino alle coste atlantiche. Sui social si può seguire e condividere l’evento con #oradellaterra . L’Ora della Terra nel 2015 ha spento la luce in 7000 città e oltre 170 paesi e regioni del mondo, coinvolgendo oltre 2 miliardi di persone e centinaia di imprese. Quest’anno l’evento, giunto alla sua decima edizione, ha numeri da record: aderiranno ben 366 luoghi o monumenti simbolo in 178 Paesi , tra cui l’Empire State building di New York, l’Opera House di Sidney, la Tour Eiffel a Parigi, e Taipei 101, il quinto grattacielo più alto del mondo. Oltre 90 dei 178 paesi partecipanti andranno oltre il semplice spegnimento e l’iniziativa simbolica, e metteranno in campo iniziative concrete di riduzione degli impatti e dei consumi in funzione della sostenibilità, coinvolgendo cittadini, comunità e istituzioni sui temi dell’energia rinnovabile, gestione dei rifiuti, cibo e foreste.
In Italia hanno aderito finora oltre 200 luoghi tra comuni e palazzi storici dal nord al sud: Maschio Angioino, Castel dell’Ovo e piazza del Municipio a Napoli, scalinata del Pincio a Bologna, Castello Sforzesco a Milano; Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, Cupola del Duomo, Palazzo Medici Riccardi, la facciata della Stazione di SM Novella a Firenze, Piazza del Campo a Siena e Pisa con Piazza dei Miracoli. Anche nella città ‘simbolo’ dei cambiamenti climatici, Venezia, si spegne Piazza S. Marco mentre a Verona l’Arena, a Padova Piazza dei Signori, Piazza della Frutta, Piazza delle Erbe e la Facciata di Palazzo Moroni. In Molise sono ben 43 i comuni che aderiscono tra cui Campobasso (spegne il Municipio) e Isernia (Fontana Fraterna). In Sicilia aderiscono Palermo, che spegnerà le luci del teatro Massimo, e Catania (Piazza e Palazzo dell’Università.
Oasi WWF.
L’evento italiano ha già ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati: inoltre il fattivo contributo dei Comuni contribuisce al successo dell’iniziativa grazie alla partnership con l’ANCI. Per il secondo anno consecutivo la Marina Militare si unirà nel simbolico gesto dello “spegnere le luci” contribuendo al progetto di sensibilizzare il mondo ai problemi legati al riscaldamento climatico.
ROMA – EVENTO CENTRALE ‘BLUE/JAZZ’ A FONTANA DI TREVI
L’evento centrale sarà a Roma: sabato alle 20.30 Piero Angela, volto storico della divulgazione scientifica e testimonial del WWF, spegnerà le luci che illuminano la Fontana di Trevi.
Sempre a Roma anche la Basilica di San Pietro e il Colosseo si spegneranno insieme alle facciate di alcuni palazzi delle istituzioni: Palazzo Montecitorio, sede della camera dei Deputati, Palazzo Madama, sede del Senato.
A Vibo Valentia, grazie alla collaborazione del Museo Archeologico, il WWF partecipa all’iniziativa con una manifestazione che avrà il seguente programma:
ore 17,00: visita guidata al Museo Archeologico a cura dei ragazzi del Liceo “V. Capialbi” di Vibo Valentia
ore 18,00: breve conferenza sugli effetti dei cambiamenti climatici e sulle strategie da adottare per difendere il Pianeta;
ore 18,30 : lettura di brani dedicati alla Natura, a cura degli artisti della Compagnia Teatrale “La Ribalta”:
ore 19,00: esecuzione di brani strumentali a cura del Maestro Schipilliti.
Per tutta la manifestazione sarà attivo uno stand per la distribuzione di materiale informativo e per il tesseramento di nuovi soci.
Grazie alla collaborazione del WWF con Altromercato, i nuovi soci riceveranno l’uovo di Pasqua solidale di cioccolato proveniente da agricoltura biologica.
IL 19 MARZO SPEGNIAMO LE LUCI E ACCENDIAMO IL CAMBIAMENTO.
IL CLIMA NEL PIATTO: CENTINAIA DI CENE SOSTENIBILI INSIEME A ALTROMERCATO
La novità di quest’anno è la collaborazione con Altromercato per combattere il cambiamento climatico attraverso le buone abitudini e relazioni sociali nel segno della riduzione del proprio impatto sul clima.
LA ‘COMUNITA’ DEL CLIMA VIAGGIA ANCHE SUI SOCIAL
Earth Hour 2016 viaggerà anche sui principali social network. Le persone potranno “spegnere” simbolicamente i loro profili Facebook su www.changeclimatechange.org/it_IT/ unendosi in questo modo alla community già molto attiva di cyber attivisti. Dalle 20.30 di sabato seguendo l’hashtag #oradellaterra su Twitter, Facebook e Instagram tutti potranno partecipare pubblicando foto degli spegnimenti e guardando le gallery
aggiornate in diretta dei principali eventi in Italia. Gli scatti migliori provenienti dalla rete saranno poi pubblicati su www.oradellaterra.org già a partire da lunedì 21 marzo. Su Facebook all’alba del 19 marzo partirà il countdown per Earth Hour Italia: seguiremo in diretta l’ola degli spegnimenti per prepararci alla nostra Ora della Terra
I PARTNER DI EARTH HOUR IN ITALIA
Anche quest’anno aderiscono ad Earth Hour alcuni importanti partner WWF, aziende che da tempo hanno scelto di essere al fianco dell’Associazione, portando avanti programmi per la riduzione degli impatti e sostenendo i progetti di conservazione del WWF. Wind promuove l’iniziativa sui propri canali di comunicazione web e social, invitando inoltre i propri 22 milioni di clienti a sostenere il WWF attraverso l’invio di un SMS del valore di 2 euro al 45556, attivo dal 10 al 20 marzo in occasione di Earth Hour. Auchan e Gallerie Commerciali, Eurojersey, Gruppo Gianasso – I Provenzali, Mutti, ODS Toys, Save the Duck, Sofidel e UniCredit partecipano all’evento sia attraverso gli spegnimenti simbolici che con molteplici iniziative tra cui attività di sensibilizzazione dedicate ai propri dipendenti e promozione dei temi della mobilitazione globale sui propri canali di comunicazione