Le tante colonne, il tetto appuntito e proteso verso il cielo e la struttura in cemento armato, a San Calogero ora spiccano prorompenti sull’altura, alla luce del tramonto. Sembra ieri quando, su quel terreno di località Torretta, non c’era ancora nient’altro che erba, prato ed alberi e sembra ieri anche il tempo speciale di quella serata indimenticabile dell’8 dicembre 2014 con la posa della prima pietra della cappella e con tutto il paese attorno a Maria Maccarone, alla miracolata di San Calogero, al vescovo di Mileto Luigi Renzo, al vescovo emerito Vincenzo Rimedio, al parroco del paese, don Antonio Farina; al presidente dell’Associazione Santa Paola Frassinetti-Beati i puri di cuore, l’avv. Fortunata Staropoli.
Tutto era nato anni prima nelle idee e nei sogni ispirati dalla Santa suora miracolosa ma si concretizzava nei fatti solo dopo l’annuncio dato nel 2014: “il sogno di noi tutti si sta realizzando, il nostro vescovo, Sua Eccellenza Mons. Luigi Renzo, benedirà la “prima pietra” sul terreno sul quale si avvieranno i lavori per la realizzazione della cappella intitolata a Santa Paola Frassinetti.”
Maria, guardando quello scheletro di costruzione sull’altura, vuole lanciare un appello: “La struttura della Cappella intitolata a Santa Paola Frassinetti è pronta, adesso per completare i lavori, per finirla e rifinirla c’è bisogno di un vostro piccolo aiuto, un aiuto da parte di tutti, con offerte ed iniziative per completarla. Tutti assieme!.”
A San Calogero, il “paese del Miracolo”, i tecnici dopo la posa della prima pietra nel 2014 avevano illustrato il progetto esecutivo dell’opera da realizzare. Il 20 maggio del 2015 segna invece l’inizio ufficiale dei lavori con lo sbancamento del terreno per la costruzione della Cappella. E’ la data della forte emozione che c’è stata ed è, a tutt’oggi, immensa, profonda. All’evento erano presenti Maria Maccarone, il presidente Fortunata Staropoli; il Commissario Prefettizio Antonio Corvo, nonché i tecnici arch. Francesco Barone, arch. Enzo Rocco, arch. Giovanna Grosso, arch. Domenico Staropoli, arch. Giuseppe Lentini e ing. Salvatore Grillo, il geometra Domenico Pontoriero ed il geologo dott. Salvatore Vallone, don Antonio Farina e le Suore Dorotee di San Calogero.
Il presidente dell’Associazione ha poi inteso e voluto ringraziare “i sancalogeresi costruttori di vera e sana religiosità e devozione a Santa Paola Frassinetti che ha portato San Calogero alla conversione di tanti cuori, tutti coloro che hanno fatto proprio il sogno di tutti noi, quello di costruire la cappella a Santa Paola; i tecnici che ogni giorno hanno dedicato parte del loro tempo al nostro progetto, il vescovo che ha espresso la sua stima per l’associazione, le suore Dorotee; don Antonio Farina, vicino e sostenitore di Santa Paola e a tutti gli altri parroci che credono nel progetto ed a tutti coloro che, con grande impegno quotidiano, hanno consentito l’inizio della realizzazione di un progetto che ha l’ambizione di avere valore di forte crescita spirituale e socio-culturale per tutta la comunità”.
Intanto la signora Maria Maccarone con la serenità che la contraddistingue ha riferito più volte ed anche ieri che si festeggiava la ricorrenza della nascita della Santa (3 marzo 1809): “ho visto Santa Paola ed ha detto che vi segue e vi sta vicina, ora è il momento”.
Il miracolo di San Calogero, la guarigione improvvisa di Maria Maccarone, è una storia straordinaria narrata oggi dalla stessa protagonista, dai suoi familiari, dai medici, dai tanti testimoni e dalla stampa che in quel tempo si è occupata ampiamente del caso. Ed oggi questo appello della signora Maria Maccarone risuona forte per il proseguo ed il completamento dei lavori di Località Torretta, per la costruzione di una Cappella dedicata ad una Santa che apre il paese di San Calogero a nuovi scenari di devozione e di preghiera. Chiunque volesse rispondere a questo appello lo potrà fare attraverso
l’indirizzo Iban: IT24 Z088 8742 7100 0000 0011 013 C/C intestato all’Associazione S. Paola Frassinetti Beati i puri di cuore San Calogero. Banca Bcc di San Calogero.
Franco Vallone
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