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Laboart contagia Tropea

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“Autopurificazione, deve significare purificazione in ogni condizione di vita. Ed essendo la purificazione altamente contagiosa, la purficazione di sé stessi condurrà necessariamente alla purificazione di ciò che si avrà intorno”. (Mahatma Gandhi)

L’associazione culturale LaboArt, in collaborazione con il Comune di Tropea, presenta: “Zona di Contagio”, rassegna artistica che rinvigorirà la comunità durante le feste natalizie.

Dal 25 dicembre al 6 gennaio, otto eventi e due laboratori artistici avranno luogo presso la Biblioteca Comunale “Albino Lorenzo”.

La kermesse si aprirà il giorno di Natale alle 18.30 con “Moi, un autre” di Neptune Spears 1.1.2.3,  una performance audio-video che si propone di mettere in luce aspetti fondamentali che riguardano l’individualità e le relazioni sociali degli uomini; con: Simone Petracca (chitarra), Francesco Rizzo (percussioni), Andrea Ferro (effetti), Marco Perri (immagini).

Il 27 dicembre alle ore 17:00 e alle 20:00, verrà proiettato “Inside Out” (2015), l’ultimo capolavoro della Pixar per la regia di Pete Docter.

Il 28 dicembre, alle ore 21:00, “Paris Nous Appartient” di Neptune Spears 1.1.2.3, una performance audio-video d’omaggio al cinematografo e ai suoi 120 anni d’età; con Simone Petracca (chitarra), Noemi Serrao (oboe, sax), Andrea Ferro (effetti), Marco Perri (immagini).

Il 29 dicembre ancora spazio ai bambini e alla “Notte della Fiabe”, un ritrovo per piccoli poeti all’insegna del racconto e dello stare insieme.

Il 2 gennaio, alle ore 21:00 è il momento del “Galapo”, con la tragicommedia musicale “Gli occhi della mente”, un viaggio all’interno dei vizi e delle virtù dell’uomo. Uomo: forte e spaesato, audace e codardo, comico e tragico; con Francesco Carchidi (voce), Antonella Carchidi (voce) e Giuseppe D’Aloi (pianoforte).

Il 3 gennaio, alle ore 21:00 “Spari e dispari” di Ciro Lenti, per la regia di Paco Mauriello. Una commedia che si propone di raccontare, in chiave umoristica e grottesca, una faida famigliare nata per futili motivi e che ormai nessuno più ricorda. Una faida che va avanti, in modo spietato,  fin quando il componente di una delle due famiglie cerca di far luce sui motivi per cui nacque la terribile “tradizione”; con Francesco Aiello e Paolo Mauro.

Il 4 gennaio, ore 21:00, “Camino”:  una performance di danza espressiva a cura di Viviana Mercurio (danzatrice cresciuta artisticamente a Buenos Aires) e Daniel Donamaria (pianista argentino). Un corpo narra una storia basata su esperienze e sensazioni reali. Un incontro con la metafora e la danza espressiva di Maria Fux per mettere in movimento parole, suoni e immagini che si fanno corpo.

Il 6 gennaio, alle ore 17:00, titoli di coda con il FlashMob organizzato da Viviana Mercurio e dai partecipanti al laboratorio di Teatro-danza in Piazza Vittorio Veneto; alle ore 18:00 verrà proiettato “Dancing with Maria” (2014) di Ivan Gergolet, un film documentario sullo straordinario metodo della danzatrice Maria Fux, ancora in attività a 94 anni.

L’associazione culturale LaboArt spera nella buona riuscita della manifestazione e ringrazia tutte quelle persone che nel corso degli anni si sono lasciati contagiare dallo spirito del “Si può fare”.
Certe idee si propagano per contagio. Tale contagio ha la possibilità di determinare particolari modificazioni nelle strutture sociali. E allora perché non contagiarsi?

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