Ancora oggi a Brattirò, piazza Cesare Battisti viene chiamata “Avanzi o calvariu”.
Il motivo – ben noto ai brattiroesi, specie a quelli non più giovanissimi – è molto semplice: fino agli anni ’60 in questo “spiazzo-incrocio” vi era proprio un calvario, tra le altre cose artisticamente molto gradevole.
La foto in basso, che penso faccia parte della “collezione Peppe Costa” e che ho ritrovato in un album di famiglia, documenta quanto detto.
E’interessante notare che quando il calvario fu costruito – come avviene quasi sempre in ogni paesino – venne scelto quel punto con ogni probabilità perché rappresentava l’entrata-uscita del paese. Brattirò, infatti, fino ai primi del Novecento era racchiuso nel “quartiere” soprannominato “vajuni”.
Negli anni Sessanta – dicevo – il calvario in questione venne demolito e poi ricostruito (ma in modo diverso) dove allora, col tempo, era stato “spostato” l’ingresso del paese: all’entrata di Brattirò dal lato Ciaramiti.
Peccato sia andato perduto l’antico calvario. Di esso rimangono sempre meno ricordi; e rare, preziose, storiche, immagini.
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