L’incontro prende le mosse dalla consistenza del fenomeno della povertà nel nostro Paese. De Salvo riferisce che in Italia la povertà coinvolge quasi un italiano su quattro, oltre 4 milioni di persone si trovano in una situazione di povertà assoluta (incapaci finanziariamente di comprare beni e servizi primari) e circa 8 milioni sono in una situazione di povertà relativa (in sensibile difficoltà ad acquistare beni e servizi primari). Il fenomeno si è fortemente acuito con la crisi degli ultimi anni e Libera ha individuato nell’adozione delle misure di austerità la causa principale dell’aumento della povertà in Italia come nel resto d’Europa. Propone quindi, a livello sovranazionale, principalmente di abbandonare la politica del rigore e della disciplina di bilancio fine a se stessa. Tra le misure da adottare sul piano nazionale Libera propone l’introduzione del reddito minimo, una misura che consentirebbe a chi è sprovvisto di reddito di poter vivere quanto meno dignitosamente grazie ad un sostegno finanziario pubblico.
Qui cominciano a entrare in gioco le amministrazioni comunali le quali, aderendo alla campagna sul reddito minimo lanciata da Libera, chiedono con apposita delibera l’istituzione a livello nazionale del reddito minimo, definito anche di cittadinanza. I comuni di Pizzo e Maierato l’hanno già fatto ma non si sono limitati a ciò. A Maierato hanno assegnato ad un concittadino bisognoso e privo di fissa dimora una residenza fittizia (altra proposta di Libera a livello locale) per consentirgli la materiale possibilità di accedere ad alcuni di diritti di base, prestazioni sanitarie in primis. Sempre il Sindaco Rizzo, evidenziando le ulteriori iniziative di contrasto alla povertà che il suo Comune sta adottando, ha annunciato l’introduzione del c.d. baratto amministrativo che consente di alleggerire il carico fiscale comunale ai cittadini che rendono la propria opera svolgendo delle attività in favore del Comune. L’Assessore Mazzei, dal suo canto, ha rimarcato l’impegno del Comune di Pizzo nel voler proseguire la collaborazione avviata con Libera ed ha, altresì, fatto riferimento alle misure concrete adottate in tal senso, come: la costituzione di un fondo di solidarietà destinato ai cittadini con basso reddito per il pagamento delle bollette del gas ed anche alla recente inaugurazione, nel suo Comune, di un centro di aggregazione sociale “la città dei giovani”.
L’incontro si è concluso con i saluti finali di don Giuseppe Fiorillo, coordinatore provinciale di Libera Vibo, il quale ha voluto spronare la folta platea giovanile a riporre fiducia e speranza nel loro futuro.
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