Una storia infinita

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Andrea Locane
Andrea Locane

RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:             

                       L’ambiente: una storia pargheliese e calabrese infinita.    

 

Quando, il 16 giugno di quest’anno, è comparsa su questo sito la notizia dell’iniziativa della giunta comunale di Parghelia per “una giornata di educazione ambientale”, nella quale venivano coinvolti i cittadini e gli alunni delle scuole, mi sono rallegrato e stupito. Mi sono rallegrato soprattutto perché vi ho  intravisto una forma di democrazia partecipativa, inusuale nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, su temi essenziali e sensibili di valenza generale e di notevole interesse pubblico, come la questione dell’ambiente e della sua tutela e, nello specifico, la pulizia delle spiagge e del mare. Ma mi sono anche stupito, perché ho sempre pensato che nel patrimonio culturale della classe politica, che attualmente amministra il Comune, non ci fosse posto per i temi ambientali. Ed allora ho sperato che finalmente si desse inizio a una stagione di politica ambientale nuova e diversa dal solito, preparando un programma di interventi mirati che affrontassero con serietà e determinazione il problema, evitando che si potesse inquadrare l’iniziativa di cui sopra, che ho apprezzato moltissimo, in una delle tante operazioni di marketing cui la politica ricorre con frequenza ossessiva.

Fatto si è che l’estate è finita e che nessuna novità è apparsa all’orizzonte, nonostante il desolante spettacolo di sporcizia che il mare pargheliese ha offerto per tutta l’estate. Nessun programma di politica ambientale è stato stilato, con buona pace di tutti.

Confesso che per me affrontare, ancora una volta, la storia infinita della “questione ambientale” è come afferrare un mazzo di rose a mani nude all’altezza dello stelo. Ho la certezza che in qualche modo mi farò male. Ma tant’è! Parghelia  è il paese dove sono nato e che amo con forza e soffrire per esso non mi fa paura e quindi non ho alcuna remora a ribadire opinioni scritte e riscritte in tutte le mie note pubblicate su questo sito, anche a costo di attirarmi, ancora una volta, critiche o addirittura attacchi offensivi, come è successo in passato, o, bene che mi possa andare, delle antipatie.

I “riti” dell’estate pargheliese sono stati celebrati, ancora una volta, degnamente e con grande professionalità ed efficienza (lo dico con molta sincerità e con ammirazione per l’assessorato che se ne è occupato) e ciò va benissimo, è un’ottima cosa per un paese che aspira a diventare importante per il turismo della costa degli dei. Ma ciò ha avuto, a mio giudizio, il solito effetto narcotizzante per quello che ormai è “il problema” di Parghelia, cioè l’ambiente e la tutela del mare e delle spiagge, nonostante che  la “schiumazza”, anche quest’estate, abbia continuato a imperversare e, quasi ogni giorno a metà della mattinata, puntuale come la morte, a insozzare le limpidissime e bellissime acque della spiaggia di Michelino e del Palombaro (ed anche quelle di Tropea, se ciò ci può consolare)  senza che ad anima viva venisse la mirabolante e…straordinaria idea di andare a cercarne le cause, che certamente non sono naturali, ma risiedono in comportamenti illeciti o quantomeno incivili dell’uomo. Casomai organizzando un convegno o un pubblico dibattito tra i cittadini e coinvolgendo gli amministratori di tutti i comuni della tanto celebrata “costa degli dei”, dalla quale poi i turisti fuggono dopo soggiorni brevissimi. Non  è sufficiente invitare, con bellissimi filmati e con  immagini da sogno, la gente a passare le vacanze a Parghelia. E’ necessario, poi, preparare in maniera adeguata l’ambiente affinché il “carosello” pubblicitario rispecchi la realtà turistica del territorio. Questo è un discorso da prendere in considerazione, perché la questione dell’ambiente è urgente e bisogna affrontarla di petto e con coraggio, se si vuole veramente che il turismo diventi il volano per il rilancio dell’economia locale, visto che non ci sono riserve petrolifere o di gas da sfruttare. E il coraggio di andare fino in fondo alle cose arriva se le questioni e le difficoltà si affrontano collettivamente, tutti insieme, cittadini e amministratori pubblici. Perché è opportuno e necessario che nessuno resti solo in faccende che sicuramente nascondono interessi economici rilevanti e complessi.

Resta il fatto che la politica è costituita – o dovrebbe essere costituita – da fatti concreti o non è politica. Oppure è trasformazione della politica in una fiction o in uno show da televisione. Tra l’altro si è difronte a uno stato di fatto incompatibile con il modello di efficienza amministrativa che le numerose manifestazioni “culturali” fanno credere che nel piccolo comune di Parghelia esista. E i fatti continuano a darmi ragione, con mia grande amarezza, anche se la speranza che la strada per una soluzione definitiva verrà prima o poi imboccata e che la fase autunnale di pre-letargo invernale non abbia il solito effetto di far dimenticare, fino alla prossima estate, che il tema dell’ambiente è importantissimo e pregiudiziale per l’attuazione di una concreta e duratura politica turistica.

 

                                                                                                         Andrea Locane  

 

 

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