“La Comunicazione è una cosa seria”. Esordisce così il presidente di “Giornalisti d’Azione”, Mario Tursi Prato, nello spot che decine di emittenti televisive e radiofoniche regionali calabresi stanno già mandando e manderanno in onda in questi giorni ed in quelli a venire. “Abbiamo concepito – dice Tursi Prato – una vera campagna pubblicitaria, realizzata grazie alla preziosa collaborazione delle emittenti che ospitano lo spot, che ha come obiettivo far prendere coscienza a chiunque abbia necessità di comunicare qualcosa che esiste una figura professionale ben definita, quella del giornalista, abilitata, ex lege, a svolgerla. E che se la Costituzione italiana garantisce, certo, l’espressione del libero pensiero a tutti noi, questo non significa che chiunque possa improvvisarsi giornalista o comunicatore. Anzi, come dicevo, esiste una legge che punisce, alla stregua di qualunque altra professione, l’esercizio abusivo della professione giornalistica. Lo voglio ricordare a chi, evidentemente, non lo abbia ancora ben chiaro: per giornalista s’intende, ovviamente, un iscritto agli albi, sia esso pubblicista o professionista. Non è più immaginabile né sopportabile che i comunicati stampa vengano redatti da persone che non sono iscritte a questi albi o che la Comunicazione di enti, di associazioni, di eventi venga affidata a chi non è giornalista”. “Giornalisti d’Azione” usa, prima associazione di giornalisti in Italia, ancora una volta, un vero spot promozionale per le proprie campagne a favore dell’impiego di professionisti regolarmente iscritti agli albi. Già lo scorso anno un’altra pubblicità aveva sottolineato la costituzione del movimento. “Siamo nati – continua Tursi Prato – lo scorso anno, proprio di questi tempi, per un’esigenza reale e avvertita da tanti colleghi, quella di (ri)dare dignità ad una professione che è sempre più svilita da pressappochismo, abusivismo ormai generalizzato e, talvolta, anche da vera incapacità professionale. Che l’editoria in Calabria, come nel resto d’Italia, stia attraversando una crisi profonda è evidente, ma ciò non giustifica il trattamento di sottovalutazione della figura del giornalista e del suo ruolo di comunicatore”. Tante le iniziative in itinere del movimento, e alcune anche molto pratiche, volte alla ricerca di nuove strade occupazionali. “I nostri spot, che le emittenti mandano in onda così cortesemente, ci aiutano a creare una nuova cultura di stima e di rispetto verso la figura del giornalista. Ma noi stiamo già concretizzando la nostra azione sul territorio calabrese con iniziative che, auspichiamo, possano portare presto a risultati concreti. Nei mesi scorsi abbiamo incontrato i dirigenti scolastici del Cosentino, per cominciare, e abbiamo proposto loro dei laboratori di giornalismo da tenere sotto l’egida di “Giornalisti d’Azione”. Per questo stiamo redigendo appositi progetti in cui il valore aggiunto va identificato nella nostra capacità di fare rete, di mettere insieme strutture e colleghi su tutto il territorio regionale. Stiamo lavorando, anche, ad un progetto da sottoporre alle agenzie di convegnistica e agli enti pubblici e privati, e qualcuno dei colleghi aderenti al movimento ha già potuto godere del lavoro di promozione e di relazione che stiamo svolgendo. Certo, non pensiamo assolutamente di trovare la panacea della disoccupazione, ma, in Calabria ci sono quasi 3000 giornalisti, tra professionisti e pubblicisti, la cui stragrande maggioranza è inoccupata come giornalista o disoccupata; le aziende editoriali non posso accogliere tutti, evidentemente; cercare, tentare di percorrere nuove strade occupazionali, seppure provvisorie, a tempo, precarie ci pare il minimo che un’associazione di categoria debba fare”. Lo spot di “Giornalisti d’Azione”, realizzato da “GB Production Photography”, di Cosenza, è programmato da quasi tutte le emittenti televisive calabresi, sia regionali che locali, con solo un paio di eccezioni, e da decine di emittenti radiofoniche, oltre che da moltissimi siti web. Lo spot è visibile anche su youtube, all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=Ro-U_E7gmG8, e su Facebook. E lo spot sta viaggiando anche via email con destinazione i Comuni, le associazioni, gli enti.