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Sindaco, prenda in mano la situazione…

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eccellenza rosso drapia 2014 (42)RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:

Ill.mo sig. Sindaco,

sono trascorsi ormai quasi 16 mesi da quando, quel pomeriggio del 26 maggio 2014, subito dopo la proclamazione degli eletti, tra l’entusiasmo di chi brindava all’abbattimento della “pagghjalora” (ma è poi stata abbattuta, la pagghjalora? …  forse “quella” pagghjalora!), lei – nel ribadire la volontà di perseguire gli obiettivi fissati nel programma elettorale – disegnando con l’indice un movimento semicircolare, ad includere i cittadini presenti, pronunciò, con piglio deciso, le seguenti parole: «insieme a voi!». Seguirono applausi convinti, anche da parte di chi non era affatto contento di come fossero state gestite alcune fasi della campagna elettorale (bugie, reticenze, forzature) e che, per esperienza, dubitava della buona fede di alcuni di coloro i quali quel solenne impegno sarebbero stati chiamati ad onorare negli anni a venire.

Quando più di un quarto della consiliatura è ormai alle spalle, possiamo affermare, con serena coscienza, che il valore di quell’effimera promessa si è esaurito nella gratificazione di quell’applauso. Come troppo spesso accade, i cittadini vengono considerati degni di una qualche (finta) attenzione soltanto a ridosso della campagna elettorale; superata quella fase, chi la spunta comincia ad erigere la sua nuova pagghjalora o (ci pare questo il caso) a “risistemare” quella esistente.

Se ci abbandoniamo a tali considerazioni è solo in virtù della constatazione che almeno tre sono i casi in cui i cittadini avrebbero “dovuto” essere coinvolti, zero è il numero di volte in cui ciò è avvenuto. Vediamoli:

  • Opere collettamento reflui urbani.

Tutti sanno che si è in ritardo di anni rispetto alla data prevista per la fine dei lavori; nessuno sa il perché, posto che né la passata amministrazione né quella attuale (fortemente sollecitata in tal senso) si sono presi la briga di spiegare se sono stati commessi errori (è evidente che sì), se essi afferiscono alla fase della progettazione o dell’esecuzione (ed eventualmente a quale stadio dell’esecuzione, visto che i lavori sono iniziati sotto un’amministrazione e proseguiti sotto l’altra). A noi appare abbastanza chiaro che la vecchia amministrazione abbia commesso gravi errori sul tema; quello che non riusciamo a capire è la ragione per cui la nuova non abbia voluto metterli in evidenza, finendo anzi con l’aggravarne l’entità. Ciò che è certo è che, al di là delle risibili reciproche minacce di mandare gli atti alla Procura della Repubblica, formulate per compiacere le rispettive fazioni (il termine non è buttato a caso), sembra che la vera preoccupazione, da una parte e dall’altra, sia di mettere la sordina alla vicenda. Non è escluso che, ponendo termine al “teatro”, sia alla fine qualcun altro a chiedere l’intervento della magistratura e … comu pigghja, pigghja!

  • Monetizzazione aree standard S. Angelo.

L’amministrazione comunale si è guardata bene dal coinvolgere, in qualche modo, i cittadini prima di deliberare su un problema di così grave momento (si tratta di sottrarre alla libera fruizione cospicui pezzi, di pregio, del territorio comunale). Nessuno è pregiudizialmente ostile alle monetizzazioni: si tratta solo di trovare un giusto contemperamento tra interesse pubblico e interesse privato; sempre con un occhio di riguardo verso il primo, beninteso.

  • Bilancio di previsione 2015.

Se, a dispetto delle promesse sbandierate in campagna elettorale, i cittadini non vengono ascoltati nemmeno prima che si metta mano alla redazione dello strumento che stabilisce come debbano essere impiegate le risorse comunali, parlare a vanvera di partecipazione popolare non ha alcun senso. Sfidiamo chiunque non sia intraneo all’amministrazione ad indicare, sia pure senza scendere nei dettagli del documento, quale sia il contenuto del principale strumento di programmazione (anche dal dibattito consiliare non si è capito una mazza; né di grande giovamento risulta la lettura del relativo verbale).

A parte queste considerazioni, vertenti su argomenti di portata generale, vi è la sgradevole sensazione che l’amministrazione tenda ad “arronzare” chi non è disposto a seguire acriticamente la linea (nulla di nuovo sotto il sole!). Un esempio: per un intero anno alcuni cumuli di spazzatura sono stati lasciati a marcire nei pressi dell’abitazione del sottoscritto; dall’insediamento dell’attuale amministrazione fino al 18 giugno scorso, quando finalmente si è provveduto a pulire. Tanto, però, solo in seguito ad una prima “scossa di terremoto” registratasi l’8 giugno, durante la quale gli operatori ecologici – energicamente ripresi dal sottoscritto – non hanno saputo dare una spiegazione a tale loro condotta, limitandosi a dire, con evidente imbarazzo, che avrebbero provveduto quanto prima. Quale interesse potevano avere gli operatori ecologici a trascurare per così lungo tempo proprio quella zona? Ora, si possono legittimamente addurre mille giustificazioni e dire che non c’è stata malafede; ognuno rimane della sua opinione (sottolineo opinione) per quel che concerne l’intenzionalità del fatto. Quello che certamente non si può fare è contestare il fatto nella sua oggettività (diversi testimoni possono darne conferma): chi arriva a tanto si deve solo vergognare!

Altra singolare coincidenza, la propensione di una parte della stampa (ed anche questo è un film già visto!) a confezionare in modo gradito all’amministrazione gli articoli concernenti determinati argomenti.

In conclusione, sig. Sindaco, vorremmo chiederLe, se ne è capace, di prendere in mano la situazione e tentare di riorientare l’azione amministrativa in maniera conforme agli impegni assunti in campagna elettorale, se necessario anche sbarazzandosi di chi possa costituire un elemento di freno in tale prospettiva; in caso contrario, di trarne le logiche conseguenze.

Voglia gradire distinti saluti.

DRAPIA, 11 settembre 2015                                            

                                                  Rodolfo Mamone

                               Presidente associazione DRAPIA IN EUROPA

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