L’amministrazione comunale di Drapia ha convocato i giornalisti per discutere dell’attività portata avanti nell’ultimo anno.
Molti i temi affrontati. La maggioranza non si è sottratta a nessuna domanda, in un clima di rispetto.
Frecciatine alla minoranza ce ne sono state parecchie.
Respinta al mittente, specie dal presidente del Consiglio Antonio Mamone raggiunto telefonicamente, l’accusa di bavaglio nell’ultimo consiglio, durato più di 4 ore, durante cui, secondo Mamone e secondo la maggioranza, è stata lasciata la parola a tutti nel rispetto delle regole statuarie e del funzionamento dell’organo.
Respinta al mittente anche l’enfasi sul ritardo nell’approvazione del Bilancio, ritardo dovuto in parte anche a problemi di aggiornamento continuo dei software, che ha interessato quasi tutti i comuni del vibonese e che non ha, in alcun modo, compromesso alcunché.
Respinta al mittente l’accusa di aver svenduto una parte di sant’Angelo con la “monetizzazione”. “L’abbiamo talmente svenduto – ha commentato ironicamente ed eloquentemente il sindaco Vita- che nessuno lo ha comprato”. “State tranquilli – ha aggiunto il suo vice in modo non meno ironico e sarcastico- che continueranno ad esserci sterpaglie e topi”.
Il sindaco Antonio Vita ha spiegato che, in generale, la loro azione – portata avanti con il massimo impegno possibile ed in un contesto di continui tagli statali e di relativo basso margine di manovra – si basa anzitutto su una particolare cura dell’ordinario senza pensare a opere inutili e costose.
Si è discusso di raccolta differenziata. L’assessore all’Ambiente, nonché vicesindaco, Pino Rombolà ha illustrato – dati alla mano- i risultati incoraggianti raggiunti in tal senso. Il comune di Drapia, infatti, è vicino al 50% nella percentuale di rifiuti differenziati. Un ulteriore sforzo è necessario, da parte di tutti, per arrivare almeno al 65 % ed ottenere – tra l’altro – sconti sul costo del servizio. Da segnalare che nel territorio comunale sono stati di recente posizionati i presidi per la raccolta degli indumenti e degli oli esausti (si prega vivamente di farne uso e si prega vivamente gli incivili che continuano a riversare rifiuti dappertutto, anche negli spazi ripuliti, a smetterla di comportarsi in modo inqualificabile).
Rimanendo in tema di monnezza si è provveduto, da poco, a dividere l’appalto tra due ditte: una per la raccolta e una per lo spazzamento, aspetto che – a detta di molti- sta producendo un notevole miglioramento del servizio.
In estate è stato, inoltre, migliorato il servizio navetta, da 15 a 30 giorni, effettuato, per la prima volta, col bus di proprietà del Comune del quale finalmente abbiamo potuto ammirarne almeno il colore dopo che era stato rinchiuso per mesi e mesi in qualche pseudo-box. In futuro si cercherà di aumentare sempre più le corse, magari anche in altre stagioni dell’anno e per più volte al giorno.
Per incentivare il turismo attraverso i prodotti tipici, presto sarà firmata una convenzione tra il Comune e l’università di Bologna relativa alla valorizzazione e tutela della vite coltivata a Brattirò, aspetto che supporterebbe le attività commerciali del luogo, specie le cantine nate di recente.
Imminente è l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza del versante all’entrata di Drapia capoluogo, procedura finalmente sbloccata, come pure per la pavimentazione del corso di Drapia e il miglioramento della viabilità lungo la provinciale 17 (procedure portate avanti solo in parte dall’amministrazione comunale).
Procede l’iter per l’approvazione del regolamento sulla partecipazione popolare per cui si è in fase di valutazione delle proposte pervenute.
Castello Galluppi: il vicensindaco ha parlato del forte rischio perdita del secondo lotto di 380 mila euro per mancanza di documentazione prodotta (anzi, non prodotta) dalla passata amministrazione. Il problema è stato risolto. Tutto procede. Entro la prossima estate, salvo imprevisti, i lavoro potrebbero completarsi, compresi quelli per l’annessa chiesetta di San Nicola. L’intonaco esterno del castello, ha assicurato il vicesindaco, verrà staccato e rifatto a spese della ditta. Per quel che riguarda il ricorso dei precedenti proprietari il capitolo è chiuso: la procedura avviata dall’amministrazione Aurelio Rombolà ne ha retto l’urto.
Rimanendo a Caria, c’è fiducia per la ripresa dei lavori di via Regina Elena in tempi brevi.
Rete fognaria: problema molto complesso, vicenda con punti oscuri e anomalie che poteva – a mio giudizio- essere gestita meglio. “Se è una cosa positiva il merito è dell’amministrazione Porcelli, se è negativa il demerito è della stessa amministrazione”- ha commentato il vicesindaco Pino Rombolà, secondo il quale l’attuale maggioranza ha fatto la scelta migliore, evitando contenziosi, lungaggini e rischio voragini di bilancio. A proposito di voragini, è stato assicurato che le strade verranno sistemate a dovere li dove si è scavato (al momento il manto bituminoso è a dir poco irregolare, segno inequivocabile che il riempimento è stato fatto malissimo).
Tutto fermo, invece, per quel che riguarda: la variante di Caria, il campo di sant’Angelo, il Museo del Poro. Nei primi due casi, la Provincia è ormai del tutto inesistente (fermi anche i lavori per la scuola media di Brattirò a causa del ricorso di una ditta, aspetto che ha allungato inevitabilmente l’iter).
Qualcosa si muove – sempre secondo quanto riferito durante l’incontro – per il Piano Strutturale sul quale si sta lavorando cercando di dare un’ impronta più ambientalista.
I finanziamenti ottenuti finora dall’amministrazione Vita, come riferito nell’incontro, sono due: 780 mila euro per la scuola di sant’Angelo e 180 mila per l’efficientamento energetico della sede municipale (i lavori per quest’ultimo intervento sono già iniziati).
Garanzie sono state fornite, infine, per quel che riguarda la potabilità dell’acqua.
MarioVallone
Commenti
comments