Guardai negli occhi quel Michelangelo dipinto che mi avevi portato a vedere, cercai di imprimerlo il più possibile nella memoria per portarlo con me e indovinarne, poi, i pensieri. Ma mi sembrò triste, rassegnato, diverso dagli altri apostoli che testimoniavano la gloria di Maria. Era solo, distante, apparteneva a un’altra storia; anche lui sembrava mi guardasse imprigionato in quel muro e mi venne voglia di abbracciarlo.
E di sapere tutto di lui.
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Salvatore si ritrovò accampato in un fienile insieme ad altre reclute come lui costrette a marce forzate dall’alba al tramonto, compagni di sventura morti di freddo e invasi da sconforto. Non c’erano divise nuove o almeno decenti, ma solo troppo grandi o troppo piccole, a volte anche sporche; la stoffa era ruvida, prudeva e pizzicava sulla pelle. La notte, quand’era di turno, battendo i denti per il gelo e la forte tensione emotiva, montava la guardia alla bandiera o alle polveriere. Non si era sbagliato: niente gli era più odioso della vita militare. La Patria voleva servirla con la cultura, il rispetto per la natura, la bellezza, l’amore per la pace, la fratellanza tra i popoli; non poteva essere una semplice matita l’arma da impugnare? Nessuno si era accorto che gli uomini avanzano da sempre nel labirinto della storia armati di matita? E’ stato il primo utensile creato dall’uomo per comprendere il mondo, per graffiare le pietre delle caverne. Solo dopo erano stati creati coltelli e lance.
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Andasti svelto verso il corridoio, alle librerie, e li infilasti in un volume a caso, come facevi sempre quando volevi mettere a posto qualcosa di cartaceo. Per te, i libri, oltre a tutto ciò che erano – amici leali, affidabili confidenti, piacevoli ricordi, oceani di sapere, fonte di svago, unico divertimento, ragione di vita, l’universo tutto – fungevano anche da cassetti dove riporre, a casaccio, fotografie, banconote, disegni, appunti, acrostici, schizzi di presepi, santini, ex-libris, pensierini dei Baci Perugina, schedine del totocalcio, biglietti della lotteria mai controllati, documenti importanti andati perduti.
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